Valsamoggia esempio positivo al convegno sull’innovazione amministrativa. Le parole di Fassino.

DSC_0882Sabato mattina ho partecipato a un convegno sui temi dell’innovazione amministrativa e delle gestioni associate dei comuni, Unioni e Fusioni, presso la sala del Consiglio dell’Unione dei Comuni Pian del Bruscolo a Tavullia (PU), dove insieme ad altri Sindaci e presidenti di Unioni e rappresentanti UNCEM, API e ANCI ho contribuito al dibattito parlando dell’esperienza di Valsamoggia.
I lavori sono stati conclusi dal presidente dell’Anci, il sindaco di Torino, Piero Fassino che ha pronunciato importanti parole sulla necessità di mettere i Sindaci, che sono le figure istituzionali spesso più conosciute e riconosciute, nelle condizioni di rispondere pienamente alle aspettative e ai bisogni della cittadinanza.

Piero Fassino ha sottolineato la necessità di invertire la tendenza di continui tagli alle risorse dei comuni, perchè il sacrosanto scopo di risanare il debito pubblico non può pesare in modo sproporzionato su questi enti locali che rappresentano soltanto il 2,5% del debito pubblico italiano e il 7,6% della spesa pubblica. Ha poi richiamato in modo forte la necessità di maggiore autonomia, fatta da un livello centrale che stabilisca macro-obiettivi per tutti, ma che poi lasci agli enti locali, che sono in contatto diretto con i cittadini e conoscono le priorità dei territori, la libertà di decidere come raggiungerli. Senza autonomia infatti non può esserci piena responsabilità.

DSC_0885Il presidente Anci è poi arrivato al tema centrale del riordino istituzionale tracciando un interessante parallelo con la variabile demografica e il suo peso nel funzionamento della macchina pubblica di una comunità, portando come esempio i Paesi scandinavi dove essa ha inciso pesantemente nella possibilità di costruire un welfare state di quel tipo.
Partendo dal fatto che in Italia ci sono 8mila comuni totali (di cui 5mila con meno di 5mila abitanti e, tra questi, 3mila con meno di 3mila abitanti), il punto centrale della sua argomentazione, che ritengo condivisibile anche alla luce della nostra esperienza, è che la dimensione dei comuni incida direttamente sulla qualità e sulla quantità dei servizi che essi riescono ad erogare. Accanto a questo e ai risparmi che avvengono con le razionalizzazioni, raggiungere la dimensione ottimale mette poi i comuni nelle condizioni – e con il giusto peso – di rivendicare la necessaria autonomia dai livelli di governo superiori. Un’autonomia che restando come sono, i comuni non saprebbero gestire, non il peso e le strutture adeguate a farlo.

Rimarcando la necessità di non accontentarsi delle Unioni che possono in ogni caso essere un utilissimo stadio intermedio per arrivare alle fusioni e dare ai comuni quelle dimensioni ottimali necessarie per dare ai cittadini più servizi e rispondere alle loro aspettative, il presidente Fassino ha poi concluso con l’intenzione di presentare come Anci nuove proposte per incentivare Unioni e Fusioni, sottolineando la necessità di valorizzare al massimo tutti i luoghi dove questo è stato fatto – con cifre ed esperienze concrete alla mano – per inserire anche il riordino istituzionale degli enti locali nel grande progetto di ridisegno istituzionale che sta attraversando il nostro Paese a tutti i livelli.

Ecco perchè sono sempre molto disponibile a presentare l’esperienza di Valsamoggia e condividere e discutere tutti i passaggi di questo percorso. Sono convinto che il nostro Paese abbia bisogno di innovazione e di diffusione di pratiche di cambiamento che, finché sono poco diffuse, possono creare timori e dubbi nella popolazione ma che in realtà sono una sfida di cui la politica e gli amministratori si devono fare pienamente carico: solo partendo dalla riforma di noi stessi, per dare risposte ai cittadini, potremo rimetterci in moto tutti insieme e realizzare un futuro migliore per noi e per le prossime generazioni.

Ripensiamo il territorio: in Abruzzo con Fabrizio Barca

Sabato scorso sono stato in Abruzzo, a Introdacqua che è un comune in provincia dell’Aquila, per partecipare al Convegno “Coesione territoriale, oltre il Campanile” organizzato da “Ripensiamo il territorio” (www.ripensiamoilterritorio.it) con il patrocinio di numerosi enti e istituzioni, per discutere il tema del riordino territoriale e dell’innovazione amministrativa in chiave locale e nazionale. Insieme al Sindaco di Spilamberto, Umberto Costantini, abbiamo portato le testimonianze dei nostri territori. Io nella mia relazione ho raccontato l’esperienza di fusione di Valsamoggia, offrendo spunti e un contributo concreto ai tanti che si stanno avvicinando a progetti di questo tipo, scommettendo sul futuro dei propri territori.

Tra i tanti interventi interessanti che abbiamo avuto modo di ascoltare, è stato particolarmente stimolante quello di Fabrizio Barca (statistico ed economista, amministratore pubblico, già Ministro per la Coesione territoriale durante il Governo Monti e oggi Dirigente generale al Ministero dell’Economia e delle Finanze) che tracciando un parallelo tra l’innovazione imprenditoriale e quella amministrativa ha sottolineato l’importanza di due fattori per decidere su chi è su che cosa investire: la valutazione della storia e dei risultati concreti di chi chiede risorse e quell’empatia che si crea tra persone, quando si decide di guardare al di là di noi stessi e scommettere sulla sinergia con qualcuno. Un atto di fiducia. Un atto di lungimiranza.
Secondo Barca troppo spesso questo non avviene nella Pubblica amministrazione, che resta troppo impantanata nella burocrazia e nella gestione dell’ordinario per riconoscere le buone pratiche, per farle emergere e creare circoli virtuosi.

Anche il presidente della regione Abruzzo Luciano D’Alfonso ha richiamato l’importanza delle persone sulle cui gambe le idee camminano, citando  Valsamoggia come esempio del fatto che le buone idee e i progetti di riforma non si sarebbero mai realizzati senza persone in grado di intravedere e disegnare concretamente una via di futuro per il proprio territorio e senza una comunità di cittadini ricettiva che ha scelto di scommettere su su stessa e sul cambiamento.

Valsamoggia: in moto la macchina dei risarcimenti

FullSizeRender-6
Quella di ieri sera è stata un’assemblea pubblica partecipatissima, non solo per le tante persone intervenute di persona ma anche per quelle collegate da casa grazie allo streaming. Abbiamo fatto il punto su quello che è stato, e lo dico senza timore di essere smentito, il più grave evento che ha colpito il nostro territorio negli ultimi 20/30 anni. Sono i numeri a dimostrare che non è un’esagerazione: migliaia di alberi caduti ovunque, circa 6mila utenze staccate pari a 10mila persone cioè un terzo dell’intera popolazione di Valsamoggia al buio, 150mila euro per gestire la prima emergenza e almeno 700mila per il ripristino del territorio.

Abbiamo avuto nevicate più abbondanti di questa, ma le caratteristiche della neve caduta tra il 5 e il 6 febbraio scorso, hanno fatto danni inimmaginabili. Ciononostante, ora che l’emergenza è finita, l’amministrazione è impegnata su un doppio versante: risarcimenti da un lato, ripristino e prevenzione dall’altro.

RISARCIMENTI FAMIGLIE
Il problema più grave è direttamente collegato al blackout ENEL che ha spento la luce a migliaia di persone. Federconsumatori, presente all’assemblea, ha rassicurato sul fatto che i rimborsi automatici previsti dalla delibera 198/2011 dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, arriveranno direttamente in bolletta Enel nel giro di 3/4 mesi, e si sono raccomandati di controllare che il rimborso corrisponda effettivamente a quanto dichiarato cioè 300euro per distacchi superiori ai 3 giorni e mezzo.

Ma in Valsamoggia ci sono famiglie che sono rimaste senza luce per un periodo di tempo molto superiore ed è per questo che sono state presentate proposte che mirano a ottenere un risarcimento più alto. Gli avvocati e i rappresentanti di Federconsumatori hanno fatto presente di avere un precedente del 2012 verificatosi in Lazio, precisamente a Frosinone, che consentì di tentare una strada alternativa, più rapida e forse più efficace della class action. Si tratta di un tavolo di conciliazione nel quale si andranno a trattare i rimborsi che andranno ad aggiungersi a quanto già previsto dalla delibera. In questo modo il capitolo “rimborso-Enel” potrebbe risolversi più velocemente e si eviterebbe una lunga causa che non dà nessuna sicurezza di soddisfazione. Quindi, non una causa collettiva ma una tutela collettiva attraverso una conciliazione. Perché l’obiettivo è rimborsare le famiglie e farlo il più in fretta possibile visto che ci sono persone che stanno sostenendo spese impreviste e ingenti. E, oltre al risarcimento, puntare anche alla prevenzione perché le grandi imprese negli ultimi anni hanno lucrato sui territorio senza fare prevenzione. E invece bisogna obbligarli a passare dall’emergenza alla prevenzione. E’ una cosa che va pretesa.

Per poter iniziare il prima possibile con la fase del risarcimento, è necessario che tutti i cittadini presentino una domanda che contenga la descrizione e la quantificazione del danno. La modulistica sarà a breve disponibile sul sito del Comune e in tutti gli Uffici Polifunzionali.

Al fine di agevolare i cittadini, l’amministrazione concederà uno spazio temporaneo a Federconsumatori (e a tutte le associazioni di consumatori che lo vorranno) che sarà così sul territorio a diretto contatto dei cittadini per ulteriori chiarimenti e nella fase di presentazione delle domande. Call center Federconsumatori: 051 6087120.

Ai disservizi di Enel, si aggiungono poi quelli legati alla mancanza di acqua da parte di Hera e quelli di TELECOM che ad oggi conta ancora decine di utenze scollegate. Proprio per Telecom, Federconsumatori ha informato che esiste una strada veloce che va intrapresa immediatamente. Si tratta di una procedura d’urgenza a costo zero per gli utenti che si chiama GU5 e che, tramite il coinvolgimento di Corecom, nella pratica obbliga il gestore a riallacciare la linea entro due giorni dalla segnalazione pena una salatissima multa per ogni utente che segnala il disservizio.

150218_assembleapubblicaneveRISARCIMENTI AMMINISTRAZIONE
Il problema più grosso che abbiamo avuto dopo Enel è stato quello dello spazzamento neve. E’ emerso in modo lampante che la ditta che ha vinto l’appalto non è stata in grado di gestire la situazione come da contratto, mostrando numerose lacune nel servizio. Abbiamo dato mandato all’ufficio legale di muoversi per ottenere il risarcimento perché il capitolato da noi realizzato è stato disatteso su punti che per noi erano fondamentali e che si sono rivelati critici nei momenti dell’emergenza. Gli errori sono imperdonabili e andremo fino in fondo.

PREVENZIONE
E mentre la macchina dei risarcimenti è avviata, arriva anche il tempo dei bilanci. Tempo di analizzare quanto è successo e agire in modo che non ci si debba più trovare in situazioni simili. Queste le azioni principali:

  • schede di priorità in modo che ogni mezzo spazzaneve sappia con certezza quali sono le strade da spazzare prima e quali da spazzare dopo;
  • suddividere il territorio in più sottozone per poter contare su un maggior numero di terzisti sulle strade;
  • fare un appalto per avere a disposizione più squadre di intervento sul verde che possano andare con i terzisti a liberare le strade da alberi caduti fin dai primi momenti dell’emergenza;
  • GPS obbligatorio su ogni mezzo e collegato online in modo che la situazione sia sotto gli occhi di tutta la popolazione in tempo reale “perché 30mila occhi – dice Ruscigno – sono meglio di pochi occhi”.
  • estendere ulteriormente i mezzi di comunicazione alla popolazione aggiungendo a quelli attualmente a disposizione (whatsapp, social, sito, megafoni per arrivare dove non c’è la luce) anche l’acquisto di alcune Radio Tetra come quelle utilizzate dalle forze dell’ordine che possano consentirci le comunicazioni anche in assenza di linea e corrente.
  • volontariato: fino ad oggi questa preziosissima attività ha funzionato con il passaparola e l’iniziativa spontanea dei cittadini ma perché sia il più efficace possibile, necessita di un coordinamento. In collaborazione con le associazioni già presenti sul territorio, si potrà dunque implementare la lista di volontari e renderla ufficiale in modo che all’occorrenza possano essere convocati per aiutarci con la comunicazione porta-a-porta e perché no, anche con la pala.

RINGRAZIAMENTI
E in conclusione, i doverosi ringraziamenti a quanti nei giorni dell’emergenza non hanno mai fatto mancare il loro supporto. Innanzitutto all’intero corpo di Polizia Municipale che non ha esitato un secondo quando abbiamo chiesto loro straordinari che si sono rivelati poi essere H24; ai Carabinieri dei quattro Comandi presenti sul territorio che hanno aperto la strada a Enel e ci hanno aiutato a soccorrere le persone; ai Vigili del Fuoco, che abbiamo sentito molto vicini nell’emergenza, che hanno segato alberi, recuperato acqua e fatto innumerevoli e preziosissime cose; la Pubblica Assistenza che ha permesso di tenere aperti i presidi di emergenza; la Protezione Civile che ha percorso chilometri e chilometri di territorio; il personale comunale che si è messo a disposizione giorno e notte per non far mancare il supporto ai cittadini in situazione di emergenza; ai Consiglieri e Assessori tutti; ai cittadini comuni che hanno spalato e a quelli che hanno aperto la loro porta ai vicini più sfortunati. Grazie davvero a tutti perché senza il supporto di ciascuno di voi, gestire l’emergenza sarebbe stato ancora più difficile.

 

Neve: ritardi, responsabilità, risarcimenti

FullSizeRender-1Ci sono ancora famiglie al buio. Non nevica più da 4 giorni eppure ci sono ancora case senza corrente elettrica. E’ lo strascico di questa nevicata da 70cm che secondo gli esperti equivalgono a 120cm. In questa situazione il Comune ha deciso, in collaborazione con Federconsumatori di tentare la via della causa collettiva, class action, contro Enel. Perché riteniamo che il rimborso, che pure arriverà in automatico in base a norme di legge per tutti gli utenti rimasti al buio per oltre tre giorni, non sia sufficiente a risarcire il danno che hanno subito quelle famiglie e quelle imprese che per giorni sono rimaste senza luce.

Sono cinque giorni che sono sul territorio insieme alla Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco, alla Polizia Municipale, ai Carabinieri e a tutti gli operatori comunali e consiglieri e assessori per rispondere alle esigenze di una cittadinanza che per troppi giorni ha avuto soltanto il Comune come unico punto di riferimento. Avrei avuto bisogno anche del supporto di Enel, perché è stato chiaro fin dai primi blackout che l’emergenza vera sarebbe stata la luce. Purtroppo così non è stato. Nessuna risposta per giorni. Nessun contatto che potesse darci un quadro della situazione e ci permettesse di organizzare al meglio la macchina dei soccorsi. E intanto moltissime famiglie erano al buio e al freddo. Famiglie con anziani, con bambini piccoli. E’ inaudito che proprio nel momento del massimo bisogno siamo stati abbandonati a noi stessi. Per questo abbiamo creato presidi per la notte, messo decine di cittadini in albergo, rifornito di acqua la cittadinanza, siamo andati a prendere cittadini in difficoltà con le poche auto a disposizione dell’amministrazione e fatto il possibile per mantenere la cittadinanza informata, sia battendo il territorio con macchine con altoparlanti e porta a porta, sia con i mezzi di comunicazione.

FullSizeRender-6Ma non c’è solo Enel nei miei pensieri. Al momento le mie energie sono ancora totalmente impegnate per superare l’emergenza. Ritengo però giusto prima di tutto scusarmi in maniera ufficiale, anche da parte dell’Amministrazione, per il servizio di pulitura strade e spazzaneve. Si sono verificati ritardi inaccettabili soprattutto in alcune zone del territorio. Una volta passata l’emergenza faremo il punto di quanto è successo e metteremo al corrente anche i cittadini che hanno il diritto di conoscere come sono andate le cose, a quanto ammontavano le cifre investite e che cosa intendiamo fare nei confronti di chi non ha rispettato il contratto di appalto. Ci sono persone che non sono potute andare a lavorare con, in alcuni casi, il conseguente blocco della produzione in un momento in cui sappiamo tutti quanto è importante non perdere giornate di lavoro. Per questo ci siamo organizzati con un nostro avvocato e andremo in fondo a questa storia con il fornitore che ha vinto l’appalto.

Il capitolo della richiesta danni è complesso e dettagliato e per questo, la prossima settimana, in una giornata che verrà definita a breve e poi comunicata in modo tempestivo alla popolazione, verrà organizzata un’assemblea pubblica (18 febbraio ore 20.45 presso palestra scuole medie di Bazzano) durante la quale, insieme a Federconsumatori, spiegheremo bene come ci si deve muovere e quali potrebbero essere i tempi di risposta, chiedendo a tutti i cittadini di unirsi al comune per la richiesta di risarcimento danni che hanno colpito la nostra intera comunità.

Intanto, fin da ora, chiunque abbia subito un danno, può presentare la richiesta di risarcimento agli sportelli Polifunzionali operativi e presenti sul territorio. La richiesta potrà essere presentata in qualunque forma (mail o carta libera) ma l’importante è che riporti nome e cognome del richiedente, la descrizione del danno e la sua entità, i recapiti per poter essere ricontattati.

Notizie in tempo reale ai cittadini con l’app Whatsapp

Whatsapp, la chat più usata al mondo, prende una piega istituzionale e, a partire da oggi, viene adottata dal Comune per comunicare in tempo reale con tutti i cittadini che ne faranno richiesta.

WhatsApp_logo-verticalNotizie di interesse pubblico, informazioni e aggiornamenti direttamente sullo smartphone per rimanere aggiornati su allerte meteo, annunci della protezione civile, emergenze dell’ultim’ora (come per esempio la rottura di una tubatura che può provocare una modifica alla viabilità), chiusura scuole causa scioperi o altro, ma anche notizie istituzionali come le scadenze dei pagamenti.

Una nuova modalità di comunicazione che affiancandosi al sito internet e ai social network, riempie uno spazio che era vuoto e modificherà sicuramente le abitudini di una parte dei cittadini che non dovranno più andare a cercare le informazioni perché saranno le informazioni ad arrivare direttamente nelle loro mani.

Whatsapp è una applicazione che viene utilizzata quotidianamente da chiunque abbia uno smartphone. Per questo partiamo con questo servizio gratuito che ha il grande vantaggio dell’immediatezza. Quando sul territorio abbiamo un’emergenza il primo pensiero è sempre quello di avvertire per tempo la popolazione. E Whatsapp in questo senso ci garantisce non solo immediatezza ma anche capillarità perché raggiunge il cittadino ovunque si trovi.

Il nuovo servizio sarà attivo a partire da oggi. I cittadini che vorranno usufruirne dovranno memorizzare tra i propri contatti il numero 335 7138712 e inviare un messaggio Whatsapp con scritto “ATTIVA NEWS VALSAMOGGIA”. Le notizie che verranno diffuse mediante questo canale saranno quelle di interesse pubblico che richiedono una maggiore capillarità.

Il servizio è gratuito ed è soggetto a libera sottoscrizione da parte dei cittadini. Con l’invio del messaggio, il titolare dell’utenza telefonica autorizza il Comune di Valsamoggia a trasmettere, tramite l’applicazione Whatsapp, news relative al territorio di interesse pubblico. Ciascun utente potrà cancellarsi dal servizio in qualsiasi momento mediante invio del messaggio “DISATTIVA NEWS VALSAMOGGIA”.

Il numero di cellulare è valido solo per questo servizio e non può essere utilizzato per contattare il Comune.

Allerta neve: tavolo di lavoro per l’eventuale emergenza

20150203_184905In corso l’incontro con la Polizia Municipale, i Carabinieri, la Protezione Civile e i tecnici Comunali per le prime disposizioni in merito all’allerta meteo che prevede fino a 50cm di neve sul nostro territorio.

Per garantire lo sgombro della neve saranno messi divieti di sosta nei punti critici della viabilità da giovedi fino alla fine delle precipitazioni.

Nella prima mattina di domani pubblicheremo gli aggiornamenti sulle decisioni per garantire la sicurezza e i servizi pubblici e tutti i dettagli compresa l’eventuale chiusura dei plessi scolastici nella giornata di giovedì.

NUMERI UTILI:

  • Polizia Municipale Valsamoggia: 051833537 – 800261616
  • Centralino Comune Valsamoggia: 051836411

 

La Fondazione Rocca dei Bentivoglio abbraccia la Valsamoggia

RoccaBazzanoLa Fondazione Rocca dei Bentivoglio, fondata nel 2007 dal Comune di Bazzano con il compito di gestire le attività culturali si amplia all’intero territorio di Valsamoggia avendo deciso di valorizzarne il ruolo e aumentarne le competenze per farla diventare strumento per la realizzazione di percorsi di valorizzazione culturale e turistica. Il tutto in stretto raccordo con l’Assessorato alla Cultura, che mantiene il compito di dare le linee di indirizzo all’attività culturale di tutta la Valsamoggia.

AUMENTO ATTIVITA’: a partire da ora faranno capo alla Fondazione, oltre alla realizzazione di attività culturali, anche le biblioteche, i musei e gli archivi storici di tutto il territorio. A questi compiti se ne aggiunge un altro, fondamentale per Valsamoggia: la promozione turistica. Non solo dei luoghi e delle iniziative, ma anche di tutte quelle tipicità che fanno unico il nostro territorio.

150126_SilviaSalmeri
Silvia Salmeri

PERSONE: il compito di raggiungere gli obiettivi indicati dall’Assessorato alla Cultura spetterà quindi al nuovo Direttore, Silvia Salmeri, in collaborazione con il Consiglio di Indirizzo di cui, insieme a Giovanni Battista Parente confermato Presidente, fanno parte Antonio Bertusi, Alberto Rodella, Laura Nanni, Gino Gianuizzi, Renzo Fattori, Riccardo Pianesani e Maria Grazia Palmieri. In Consiglio di Amministrazione, sotto la supervisione di Giovanni Battista Parente, Mario Castellari e Francesco Finotti.
Le persone che compongono il Consiglio di Indirizzo, in gran parte rinnovato, provengono da tutto il territorio perché riteniamo fondamentale che tutti i municipi di Valsamoggia siano rappresentati, così come gli ambiti delle aziende private, dell’associazionismo, del privato sociale.

BUDGET: le attività della Fondazione verranno finanziate in gran parte dal Comune di Valsamoggia. Nel 2015 – come previsto dal bilancio pluriennale previsionale – le saranno trasferite circa 450mila euro, pari a più del doppio di quanto aveva a disposizione con la precedente gestione.

Primo incontro sulla sicurezza in Valsamoggia

vertice2015Mercoledi scorso ho convocato un incontro con le principali forze dell’ordine per presentare il nuovo comandante del corpo di polizia municipale della Valsamoggia e illustrare il piano degli investimenti in materia di sicurezza previsto dal Comune, che prevede stanziamenti complessivi sul 2015 di oltre 500mila euro.

Hanno partecipato per l’Arma dei Carabinieri il Comandante di Compagnia Borgo Panigale, Capitano Calvi, il Comandante nucleo operativo, La Rovere, e i Marescialli di Valsamoggia, Carrisi, Corvino, Senatore, (int) D’Alessio; per la Polizia Stradale, Com. Pierleoni e ovviamente per la Polizia Municipale di Valsamoggia la Comandante Righi e gli Ispettori Rabboni, Michelini, Lazzeroni.

IMG_1781Si è deciso di lavorare in particolare sulle forme di collaborazione più efficaci come servizi consorziati tra forze dell’ordine, come quelli che a Bazzano hanno portato recentemente alla cattura di diversi malviventi, ad azioni di prevenzione contro reati di natura predatoria come i furti e le piccole rapine anche attraverso nuovi presidi tecnologici ed incontri pubblici per la prevenzione delle truffe alle fasce deboli della popolazione.

E’ stata confermata la possibilità gratuita di collegare il combinatore telefonico degli allarmi privati al 112 e la disponibilità a lavorare ad un protocollo di intesa sull’uso della rete di videocamere già presente in Valsamoggia e delle sue future implementazioni su tutto il territorio.

Nelle prossime settimane poi partirà la sperimentazione del “varco intelligente” con videocamere con riconoscimento targa, anche ai fine di indagine preventiva sulla validità dei tagliandi assicurativi, ormai vera piaga in quanto stime ci dicono che oltre il 10% dei veicoli circola senza assicurazione valida o con tagliando contraffatto con gli ovvi problemi in caso di incidente.

Con la Polizia Stradale poi vi saranno tavoli periodici anche per valutare la rete della viabilità che sarà fortemente modificata con l’entrata in funzione del nuovo casello autostradale di Valsamoggia e del prolungamento dell’asse attrezzato.

Da parte mia il ringraziamento per la sempre preziosa collaborazione a tutte le forze dell’ordine e agli agenti che quotidianamente prestano servizio, spesso tra mille difficoltà, a tutela delle nostre comunità.

Terremoto in Appennino. Scuole chiuse a Castiglione, Camugnano e Vergato

150123_terremotoSciame sismico nella notte. La scossa più forte, 50 secondi magnitudo 4.1 Richter, si è sentita poco prima delle 8.00 di stamattina in tante zone del bolognese.

Scosse di questa entità generalmente non sono pericolose per le strutture ma, per precauzione, nelle zone dell’epicentro – tra Castiglione e Camugnano – le scuole sono rimaste chiuse come pure in altri comuni limitrofi tra cui Vergato. E’ già stata inviata una squadra di tecnici della Città Metropolitana al fine di valutare precauzionalmente l’agibilità degli edifici scolastici ma ad ora non si rilevano danni, solo molta paura.

In Valsamoggia è tutto regolare e non sono pervenute segnalazioni di problemi.

Aggiornamento ore 14.00:
Insieme al responsabile dell’Area Manutenzioni e Cura del Territorio Dino Turatti, ho effettuato un sopralluogo precauzionale nella scuola elementare di Savigno e nella scuola materna di Cà Bortolani, ovvero quelle relativamente più vicine all’epicentro. Nessun danno è stato riscontrato e l’attività dei bambini e delle maestre prosegue regolarmente.

Energia e Ambiente: Valsamoggia nel Patto dei Sindaci con Anci

EPSON MFP imageViviamo meglio se l’ambiente che ci circonda è sano. Per questo Valsamoggia, nella convinzione che l’impegno collettivo sia la chiave del successo per i risultati più ambiziosi, ha aderito al Patto dei Sindaci e si è convenzionata con ANCI. Ma facciamo un passo alla volta.

L’Unione Europea nel 2007 ha adottato il documento «Energia per un mondo che cambia» impegnandosi unilateralmente a ridurre le proprie emissioni di C02 del 20% entro il 2020 e aumentando nel contempo del 20% il livello di efficienza energetica e del 20% la quota di utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili all’interno del mix energetico. I principi contenuti in questo documento sono stati riaffermati nel 2008 con l’approvazione del Pacchetto Energia – Cambiamento climatico che ha ridefinito il sistema delle quote di emissioni. Nello stesso momento l’Unione Europea ha individuato nelle comunità locali il contesto in cui è maggiormente utile agire per realizzare una riduzione delle emissioni e una diversificazione dei consumi energetici: le comunità locali rappresentano inoltre il luogo ideale per stimolare gli abitanti a un cambiamento delle abitudini quotidiane in materia ambientale ed energetica, al fine di migliorare la qualità della vita e del contesto urbano.
Nasce così il “Patto dei Sindaci – Covenant of Mayor” con lo scopo di coinvolgere le comunità locali ad impegnarsi in iniziative per ridurre nella città le emissioni di CO2 del 20%, attraverso l’attuazione di un Piano d’Azione che preveda tempi di realizzazione, risorse umane dedicate, monitoraggio, informazione educazione. Approvato dai consigli comunali e siglato direttamente dai sindaci con la Commissione Europea, il Patto prevede oltre all’obiettivo minimo di riduzione di emissioni (nel rispetto della Direttiva 2009/29/CE) e all’impegno politico che i consigli comunali assumono (anche nei confronti delle amministrazioni future), anche la definizione puntuale di interventi volti alla riduzione di emissioni quali interventi di efficientamento energetico, impiego di fonti rinnovabili, interventi su mobilità e trasporti che l’amministrazione comunale si impegna a realizzare entro il 2020.

Al Patto dei Sindaci, che nel 2012 è stato definito dalla Regione Emilia Romagna “lo strumento più efficace per definire politiche energetiche locali attive e consapevoli“, i comuni di Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno, hanno aderito nel 2011 e nel 2013, gli stessi Comuni hanno provveduto all’approvazione dei Piani di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES).
A Valsamoggia spetta ora riportare in un unico documento i Paes degli ex Comuni, aggiornando il documento se necessario per la peculiarità della nuova situazione.

In questo contesto, la convenzione con ANCI consente a Valsamoggia di ottenere servizi di supporto, coordinamento, assistenza metodologica, giuridica, contabile e tariffaria su materie di interesse comune degli Enti Locali e di quanto sarà ritenuto necessario a sostenere il percorso del Patto dei Sindaci, a stimolare la diffusione di processi di transizione energetica verso il sistema delle famiglie ed imprese del territorio, a favorire il confronto con il sistema delle società pubbliche e private fornitrici di servizi a rete (Energia, TLC, trasporti….), a favore di una transizione verso sistemi integrati e più efficienti (smart grid), a stimolare e sostenere l’accesso a fondi europei sia nel prossimo periodo programmatorio (2014-2020) sia su progetti specifici.

cieloObiettivo finale del percorso è una Valsamoggia senza combustibili fossili, nel rispetto della Direttiva Europea ma soprattutto nel rispetto dell’ambiente e dei cittadini.

Per approfondimenti:
La sezione “energia” del portale Ue
La strategia energetica della Ue
Strategia Ue 2020