Rete sentieristica, il dialogo possibile

wpid-img-20150119-wa0008.jpgIeri sera al teatro di Savigno si è svolto l’incontro organizzato dall’Amministrazione Comunale di Valsamoggia per discutere dell’uso e della tutela della rete sentieristica locale (pdf) sulla base della nuova legge regionale n°14 del 26 luglio 2013 (link).

Il dibattito, alla presenza di oltre cento persone, ha dato la possibilità di conoscere le varie posizioni in campo, grazie anche agli interventi particolarmente efficaci dei relatori principali invitati ad esporre le proprie valutazioni: Vittorio Monzoni, Associazione Montagna Incantata e Alberto Gambarini CER-Coordinamento Escursionisti su Ruote.

wpid-img-20150119-wa0011.jpgPresenti anche Daniela Cannetti, Presidente Munipalità Savigno e Roberto Migliori, CER Valsamoggia e vari rappresentanti del CAI.

Moltissimi interventi dal pubblico tra cui Alessandro Geri del CAI, Fiorini CER,
Rimondi Roberto collaboratore CAI,
Rossi Ermanno, Sabrina Magnani e Anna Martini, cittadini di Savigno, Odorici per il Comitato Bazzanese Ambiente e Salute,  Manlio Bastoni  e Sgarzi Arutro – cittadini di monteveglio, Migliori Matteo – campione di quad, Alessandro Conte cittadino di Casalecchio e Lanzarini Luca – Presidente MBK Savigno.

wpid-img-20150119-wa0013.jpgSu due punti la maggioranza degli intervenuti si è trovata d’accordo: separare i percorsi autorizzati ai mezzi a motore da quelli ad uso esclusivo ‘pedonale’ e consentirne l’uso in occasione di eventi dedicati con l’impegno al ripristino.

La proposta conclusiva è quella di avviare una commissione per costruire una bozza cartografica di tutela e uso della nostra rete sentieristica, con sopralluoghi in loco, con l’obiettivo di presentarla ad una seconda assemblea pubblica prima dell’estate.

Sicurezza: più agenti e telecamere sulle strade di Valsamoggia

poliziamunicipaleDopo alcuni mesi di lavoro, al via il Piano di Sicurezza del nuovo Comune di Valsamoggia per dare risposta alle legittime richieste di maggiore sicurezza da parte della cittadinanza. Tre sono le principali azioni.

Riorganizzazione della Polizia Municipale: il 12 di gennaio è entrato ufficialmente in servizio il nuovo Comandante della Polizia Municipale di Valsamoggia. In seguito a una selezione interna, Monica Righi, fino alla settimana scorsa vice comandante del Corpo e prima della fusione comandante della PM di Bazzano, ha assunto il comando. Accanto a questa novità c’è una più ampia riorganizzazione che coinvolge anche il numero degli agenti, il loro lavoro e anche la sede del Corpo. Grazie alla fusione e alla razionalizzazione dei lavoro complessivo della pubblica amministrazione, gran parte del lavoro puramente burocratico della Polizia Municipale viene trasferito agli uffici comunali. Questo si traduce in pratica in uno snellimento del lavoro di ufficio che occupava quasi il 60% del lavoro complessivo, a meno della metà. Quindi come se ci fossero 7 agenti in più sulle strade e più vicini ai cittadini, senza però aver assunto per il momento nessuna nuova unità. Assunzioni che però sono già previste per passare dalle 25 unità attuali alle 30 entro la fine del primo mandato. Sono in fase di espletamento le pratiche per la selezione di 2 nuovi agenti e l’intenzione sarebbe procedere con 1 assunzione all’anno fino a raggiungere le 30 unità.
Per l’intero corpo della Polizia Municipale si avvicina inoltre un trasloco importante: dall’attuale sede decentrata – per la quale l’amministrazione paga attualmente un affitto di 50mila euro all’anno a un privato – si sposterà in piazza a Monteveglio, in un edificio di proprietà del Comune per il quale si sono già stanziati 300mila euro per lavori di ristrutturazione. Il trasloco avverrà entro la fine del 2015. Un trasloco importante perché Monteveglio rappresenta il centro geografico di Valsamoggia e ad oggi è l’unico Municipio in cui non sono presenti sedi dei Carabinieri.

Sorveglianza: sul tema sicurezza, per il 2015, sono pronti anche investimenti in termini di tecnologia. Oltre 200mila euro sono previsti per l’acquisto di telecamere e presidi di sicurezza. In particolare videocamere intelligenti verranno installate inizialmente nella zona di Crespellano per poi coprire l’intero territorio e saranno installate 10 telecamere – primo esempio sul territorio – in collegamento con la centrale direttamente dalle auto della polizia.
L’investimento in tecnologia sarà poi affiancato da un’azione di coordinamento che consentirà un stretta collaborazione fra tutte le forze dell’ordine comprendendo anche le associazioni di volontari, la protezione civile, i vigili del fuoco.

Collaborazione: si terrà infatti nei prossimi giorni un tavolo di confronto tra Sindaco, forze dell’ordine e tutti i rappresentanti dei presidi del territorio che a vario titolo lavorano per la sicurezza del territorio come per esempio la protezione civile, i vigili del fuoco e l’associazione degli alpini. L’obiettivo del tavolo, a cui parteciperanno complessivamente una ventina di persone, è capire in che modo una sempre più stretta collaborazione attraverso una chiara definizione dei ruoli, possa essere più funzionale al controllo puntuale del territorio e alla protezione dei cittadini. E’ necessario mettere a sistema tutte le forze e collaborare quotidianamente. La collaborazione tra polizia e carabinieri, ad esempio, ha consentito di procedere con le recenti due retate che sono andate a buon fine sul territorio di Bazzano.

Rubati una parte dei pannelli fotovoltaici della nuova scuola di Monteveglio

imag1109Purtroppo l’azienda costruttrice della nuova scuola primaria di monteveglio ci ha informato che ha subito il furto di alcuni dei pannelli fotovoltaici della struttura, attualmente in fase di collaudo prima della consegna definitiva.

Nonostante fosse presente un presidio privato di guardia al cantiere, i ladri hanno agito e portato via un numero consistente di pannelli, senza, almeno, danneggiare la struttura e lasciando gli inverter.

Per questo il danno economico, tutto comunque a carico dell’azienda privata e della sua assicurazione, è limitato rispetto a quello che potenzialmente poteva essere.

Naturalmente la scuola, non appena consegnata ufficialmente all’amministrazione, sarà dotata di tutti i sistemi di allarme per arginare le ormai frequenti azioni che si svolgono sull’intero territorio italiano ad opera di bande sempre più specializzate.

Day Hospital Oncologico. Facciamo chiarezza

chemioDa ormai parecchi anni ci sono cittadini che chiedono l’attivazione sul nostro territorio di un Day Hospital oncologico utile alle persone che devono sottoporsi ai trattamenti e alle loro famiglie. Credo di poter dire che ciascuno di noi, potendo, farebbe tutto il possibile per alleviare le sofferenze del prossimo. Tutti, me compreso. Ma il Sindaco non ha potere assoluto sul suo territorio e la Sanità rientra proprio tra gli ambiti in cui il potere dell’amministrazione è limitato perchè competenza (e risorse) su questa materia sono per legge Regionali.

Su questo tema comunque ci siamo attivati sin dai primi giorni dell’insediamento per capire se vi era la possibilità di avere servizi aggiuntivi tra cui quello oggetto di questo articolo. I dati forniti da ASL sono chiari: 37 utenti (a novembre) sul 2014. Numeri ritenuti dall’azienda troppo bassi per giustificare costi elevatissimi di struttura e di personale (attualmente ridottissimo), per un servizio che di solito viene attivato con almeno 300 utenze/anno.  E’ vero che tutti vorrebbero tutte le prestazione a disposizione sotto casa, ma con le risorse attuali a disposizione, questo significherebbe ottenere servizi qualitativamente inferiori e quindi, date queste condizioni e la necessità di garantire la maggiore sicurezza possibile in questi ambiti, può anche valere la pena allontanarsi un po’ e studiare forme per limitare i disagi degli spostamenti.

150114_OspedaleDossettiBazzanoAl di là di questo discorso generale, la salute e il benessere dei cittadini di Valsamoggia sono per me una priorità quindi, fin dai primi momenti dopo l’elezione, ho preso contatto con i vertici dell’Ospedale Dossetti di Bazzano e ho anche fatto più di un incontro insieme a loro con all’Assessore alla Sanità, il Medico Chirurgo Dott. Paolo Messina. Nel corso degli incontri, oltre che la salvaguardia generale del Presidio che per noi di Valsamoggia è un punto imprescindibile, abbiamo ragionato sulla riduzione delle liste di attesa, il potenziamento dei servizi esistenti e della casa della salute. Aggiorneremo l’intera comunità con un assemblea pubblica entro pochi mesi.

Nel frattempo faccio un appello a tutte le forze politiche per evitare la strumentalizzazione di questi argomenti. Tutti noi abbiamo sofferto per la perdita di un familiare a causa del cancro, sono stati momenti difficili, disperati, indelebili. Tutti noi ci battiamo perché la sanità dia le risposte migliori in questo ambito e in tutti gli altri. Lavorare con serietà, approfondire i dati, confrontarsi con le istituzioni coinvolte e con chiunque avesse idee che possano essere valutate, diffondere informazioni accurate. E’ questo l’obiettivo che tutti noi dobbiamo avere per lavorare concretamente per il bene collettivo.

Fare leva sui sentimenti delle persone per ottenere facile visibilità, credo sia la vera battaglia di civiltà che purtroppo in Italia fino ad ora abbiamo spesso perso.

Aggiornamenti sull’impianto privato a syngas di Crespellano

sfalci-300x264Si è svolta la prima conferenza di servizi relativa all’esame della procedura abilitativa per la realizzazione di due impianti di generazione elettrica privata a Crespellano: la richiesta di valutarne solo uno come da comunicazione dell’azienda richiedente è stata giudicata tardiva e quindi non inoltrata agli enti coinvolti e pertanto la conferenza ha valutato la richiesta complessiva.

In sintesi la conferenza  sospende il procedimento per la necessità di acquisire le integrazioni richieste dagli Enti che sotto riassumo brevemente:

  •  si richiede di confermare la richiesta di archiviazione di un impianto, indicando puntualmente quale delle due istanze deve essere archiviata;
  • essendo stato indicato nella documentazione che trattasi di impianto di cogenerazione, è necessario che siano forniti gli elementi rispetto alla normativa vigenti atti a codificare tale impianto di cogenerazione, in caso contrario, trattandosi di impianti di sola produzione di energia elettrica, il procedimento a cui fare riferimento è quello dell’autorizzazione energetica unica di competenza della Provincia di Bologna;
  • è necessario definire se l’impianto è dotato di torcia;
  • in relazione alla tipicità dell’impianto è necessario valutarne le modalità di produzione del syngas per codificare l’impianto per il rispetto di quanto previsto dalla delibera dell’assemblea regionale 51/2011, ed in particolare se l’impianto viene a codificarsi come impianto a biomassa a combustione diretta dovrà allegare un documento che attesta il saldo emissivo dell’impianto.

Inoltre sono acquisiti tra gli altri i seguenti pareri:

  • Provincia di Bologna: non competente. Impianti esenti da autorizzazione fino a 1Mw
  • Comune Valsamoggia – Area Urbanistica: parere sospensivo. Mancano diversi elementi tra cui potenza impianto cumulata DGR 51/2011, documenti richiesti da LR.19/08 art.10, convenzione come art.3.6.7 RUE, layout per autorizzazione paesaggistica, pagamento diritti di istruttoria.
  • Enel: confermata fattibilità allacciamenti rete;
  • VV.FF.: necessità attivare procedure previste dal dpr 151/11 prevenzione incendi;
  • Soprintendenza: necessità integrazioni planimetriche e fotografiche;
  • ENAV: sospensiva per mancanza di alcuni elementi di valutazione;
  • Ministero Sviluppo Economico: dovrà esprimere nulla osta solo in caso di uso di cavi non elicordati per l’elettrodotto.

Presenti alla conferenza AUSL e ARPA. E’ pervenuto anche un documento di Legambiente che chiede di sospendere l’iter autorizzativo in sostanza per le stesse motivazioni già emerse in conferenza di servizi.

Ora attendiamo le eventuali risposte e le integrazioni da parte dell’azienda privata in attesa di ulteriori valutazioni. Non appena saranno disponibili ulteriori elementi e prima di qualunque altro atto sarà convocata come già annunciato una assemblea pubblica.

Nuova scuola primaria di Crespellano: finiti i collaudi. Si entra a settembre

DSC03634 (Custom)Sono terminati i principali collaudi della nuova scuola primaria di Crespellano, che sarà inaugurata a Settembre 2015, pronta per l’ingresso degli studenti con il nuovo anno scolastico. La scuola, che ospiterà tre sezioni di primaria per un totale di 15 classi, è dotata di palestra, di aree esterne dedicate e di dispositivi di produzione di energia rinnovabile (fotovoltaico e solare termico).

Nel corso della primavera saranno terminate le opere di urbanizzazione come la strada di accesso e i parcheggi, e le opere esterne con la messa a dimora delle piante e delle aree gioco e sport. Sotto alcune foto.

Divorzio breve anche in Valsamoggia

Da gennaio 2015 anche nel Comune di Valsamoggia sarà pienamente operativo il divorzio breve presso l’Ufficio di stato Civile.
Questa procedura, prevista dall’ultima Riforma della Giustizia, rappresenta un passo importante verso la semplificazione del rapporto tra il cittadino e le istituzioni nonché l’opportunità di risparmiare qualche euro in un momento già di per sé molto difficile e delicato. Abbiamo quindi voluto dare subito massima operatività alla cosa.

Come funziona quindi? IFamilierett coniugi intenzionati a separarsi potranno richiedere un appuntamento con l’ufficiale di stato civile il quale predisporrà gli atti necessari e registrerà la dichiarazione con cui ci si vuole separare o divorziare o modificare le condizioni di separazione/divorzio precedenti.
Dopo trenta giorni, se non vi saranno stati ripensamenti, arriverà la conferma della richiesta di divorzio, divorzio che diverrà effettivo dopo i canonici 3 anni.

Requisiti necessari? Il matrimonio deve essere iscritto (o trascritto) nei registri del nostro Comune e non devono esserci figli minori o figli maggiorenni non autosufficienti o con gravi disabilità. Non si potrà, infine, inserire nella dichiarazione redatta patti di trasferimento patrimoniale.

I moduli saranno disponibili sul sito del Comune a partire dal 2 gennaio.

Segnale RAI tv, metà Valsamoggia al buio

raiRaccogliendo la richieste di molti cittadini ho scritto alla Rai, sede regione emilia romagna, per sollecitare la risoluzione dell’ormai diffuso problema della mancata ricezione del segnale digitale terrestre del pacchetto RAI (la programmazione delle altre emittenti è funzionante) soprattutto nelle zone di Crespellano, Monteveglio e Castello di Serravalle.

Fateci sapere se vi sono anche altre zone con lo stesso problema.

Capodanno: divertiamoci in sicurezza

Bottiillegali1Ho firmato in mattinata la delibera che regolamenta i festeggiamenti in occasione delle feste di Capodanno, in particolare per quello che riguarda gli scoppi di petardi e simili, affinché tutti quanti possiamo passare una serata che sia solo di festa, senza pericoli o disagi.

Penso al rumore, che può creare panico tra gli animali d’affezione, ma penso anche allo scoppio di petardi e ordigni simili sul cui funzionamento non possiamo mai essere troppo sicuri, sia per la scarsa manualità nel maneggiarli, sia per la dubbia provenienza di qualcuno di questi prodotti, sia per l’utilizzo di vere e proprie armi da fuoco che in occasione come queste vengono usate in maniera inappropriata.

Perché nessuno si faccia male ho quindi disposto, tra l’altro, che dalle ore 12,00 del 24 dicembre 2014 alle ore 7,00 del 7 gennaio 2015 è VIETATO far scoppiare petardi e simili sia nei luoghi pubblici che nei luoghi privati (di seguito il testo integrale della Delibera con il dettaglio dei divieti e dei permessi).

Con la Delibera firmata le regole esistono ma significano poco se poi vengono ignorate. Chiedo quindi la collaborazione di tutta la cittadinanza affinché la notte di Capodanno possa essere una festa per tutti. Una festa sicura, una festa vera.

Bottillegali2

IL TESTO DELLA DELIBERA

Rilevato:
– che nell’approssimarsi delle feste di Capodanno, anche il Comune di Valsamoggia è per consuetudine teatro, in tutte le località, di molteplici e numerosi scoppi di petardi, mortaretti e artifici similari, nonché di fuochi pirotecnici di libera vendita, concentrati in particolare nella notte di capodanno, nei minuti dopo la mezzanotte, ma anche, seppure in modo più sporadico, nei giorni immediatamente precedenti;
– che tale pratica, anche a causa del volume di forza esplodente che viene liberata dalla contemporaneità degli scoppi, rischia di procurare danni o lesioni alle persone, anche gravi e gravissimi, provocati dall’uso improprio o dal malfunzionamento di detti ordigni, oltre ad effetti traumatici agli animali d’affezione, a causa del panico da rumore e da questi alle persone che li circondano ;
– che tale forza di fuoco può essere aggravata dall’utilizzo anche di ordigni illegali e dall’uso di armi da fuoco che, nella generale concitazione e confusione, vengono utilizzate impunemente approfittando della difficoltà di distinguere tra spari legali e spari illegali;

Considerato:
– che, in particolare, nella notte di Capodanno il personale sanitario, le strutture di pronto-soccorso della città, le sale operatorie e le altre attrezzature sanitarie necessarie ad apprestare le cure del caso ai feriti, sono fortemente impegnate ad assicurare l’assistenza ai feriti da mortaretti, ordigni pirotecnici, armi da fuoco, lanci di bottiglie, cocci di vetro, feriti che affluiscono tutti insieme nel giro di pochi minuti presso le suddette strutture;
– che ciò può comportare disagi al regolare funzionamento delle strutture di pronto soccorso, e ai feriti per altre cause che vi accedono ;

Ritenuto opportuno che, tale pratica, già vietata su tutto il territorio e durante tutto l’anno per motivi di sicurezza e di contenimento dei rumori, ai sensi dell’art 10, del Regolamento di Polizia Urbana e Rurale, venga esplicitamente vietata nelle aree pubbliche e ad uso pubblico, e fatta oggetto di particolare vigilanza nel periodo tra Natale e Capodanno, compresa la notte di Capodanno, allo scopo di prevenire danni all’incolumità pubblica;

Ritenuto, altresì, opportuno:
– a salvaguardia della pubblica incolumità, oltre che definire restrizioni specifiche, ricercare la collaborazione della popolazione anche attraverso una campagna informativa e la diffusione della conoscenza dei rischi per l’incolumità, delle sanzioni previste e delle ulteriori sanzioni di legge applicabili ai responsabili di usi impropri di ordigni illegali e di armi da fuoco ;
– in coordinamento e in collaborazione con tutte le forze dell’ordine, attuare gli interventi di vigilanza preventiva e di repressione dell’uso dei suddetti dispositivi e dei comportamenti illeciti o scorretti;
– adottare con urgenza iniziative di sensibilizzazione dei cittadini, nonché dei venditori e dei pubblici esercizi, affinchè la compravendita dei prodotti da scoppio avvenga nel rispetto della normativa, e il loro utilizzo nel rispetto delle istruzioni d’uso e delle norme di sicurezza, dell’incolumità dei cittadini, della salvaguardia del benessere degli animali, e della tutela dei beni pubblici e privati ;

Richiamati:
– l’art. 10, comma 2) lettera p), del Regolamento di Polizia Urbana e Rurale che dispone il divieto di “far esplodere giochi pirici; da tale disposizione sono da escludere gli spettacoli di fuochi d’artificio programmati per Festività o eventi particolari, preventivamente autorizzati dalle competenti Autorità”;
– l’art. 45 del medesimo regolamento “Utilizzo e vendita di prodotti pirotecnici” che disciplina la vendita dei prodotti pirotecnici e vieta, altresì, “è tassativamente vietato far esplodere botti, petardi di qualsiasi tipo, mortaretti e altri simili dispositivi in tutte le vie , piazze ed aree pubbliche, […]”;

Visti:
– l’art. 54 comma 4, del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, cosi come modificato dall’art. 6, D.L.23 maggio 2008, n. 92 e convertito con la L.24 luglio 2008, n. 125, che riconosce al Sindaco, quale Ufficiale di Governo, il potere di adottare provvedimenti, anche contingibili e urgenti, al fine di prevenire e eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana;
– il D.M. 5 agosto 2008 emanato dal Ministro dell’Interno che, ai fini della tutela dell’incolumità pubblica e della sicurezza urbana, di cui all’art.54 comma 4, Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, prevede l’intervento del Sindaco per prevenire e contrastare le situazioni urbane di degrado che favoriscono l’insorgere di fenomeni di violenza legati anche all’abuso di alcol;
– il Regolamento di Polizia Urbana e Rurale, art. 7 e allegata “Tabella sanzioni amministrative” ,che in caso di violazioni alle disposizioni previste dalle medesimo regolamento, fissa l’applicazione del pagamento in misura pecuniaria da euro 50,00 a euro 500,00, con l’importo del pagamento in misura ridotta pari a euro 100.00;

Dato atto:
– che in base a quanto previsto dall’art. 8 comma 3, della legge 7 agosto 1990, 241 e s.m.i., il numero molto elevato dei destinatari renderebbe particolarmente gravosa la comunicazione personale del presente provvedimento, e pertanto l’Amministrazione provvederà a darne ampia comunicazione tramite comunicati alla stampa, pubblicazione sul sito web e altre forme di pubblicità ritenute idonee;
– che è stata data preventiva comunicazione al Prefetto di Bologna del presente provvedimento, ai sensi dell’art. 54, comma 4, del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267;

Visto l’art 57 del TULPS;

Visto il D.lgs 4 aprile 2010, n. 58 Attuazione della direttiva 2007/23/CE relativa all’immissione sul mercato di prodotti pirotecnici;

DISPONE IL DIVIETO

A) dalle ore 12,00 del 24 dicembre 2014 alle ore 7,00 del 7 gennaio 2015 ai detentori di materiale pirotecnico, non titolari di licenza di cui all’art. 57 del TULPS, né autorizzati all’attuazione di manifestazioni pirotecniche in luoghi pubblici:
1. di effettuare e far effettuare lo scoppio di petardi, mortaretti ed artifici similari e di ogni tipo di fuoco pirotecnico in luogo pubblico o di uso pubblico, e nei luoghi privati da cui possano essere raggiunte o interessate direttamente aree e spazi ad uso pubblico;
2. l’utilizzo di fuochi pirotecnici, non posti in libera vendita, nei luoghi privati, senza la licenza di cui all’art. 57 TULPS;
3. l’utilizzo di fuochi pirotecnici, anche posti in libera vendita, nei luoghi privati senza rispettare le istruzioni per l’uso stabilite sulle etichette, e le prescrizioni di cui al D.L. 58/2010;

DISPONE PARTICOLARE VIGILANZA

per contrastare la vendita dei materiali suddetti non conforme a quanto disposto dal D.lgs n. 58/2010, (con particolare riferimento all’art. 5 che definisce vincoli per la vendita ai minori), e il loro uso non conforme a quanto disposto nella presente ordinanza per tutto il suddetto periodo;

RACCOMANDA

a) a tutti coloro che hanno la disponibilità di aree private, finestre, balconi, lastrici solari, luci e vedute e simili prospicienti la pubblica via, aree pubbliche o private ad uso pubblico di limitarne e controllarne l’uso per la effettuazione di spari, scoppi, lanci di fuochi pirotecnici, mortaretti, e simili, e comunque di evitare il lancio di detti artifici, nonché la caduta di altri oggetti pericolosi per la pubblica incolumità, verso luoghi pubblici o di uso pubblico;
b) a genitori e tutori di minori, di vigilare sul corretto uso dei dispositivi nei luoghi privati, sul rispetto delle istruzioni, e per evitare che i minori raccolgano ordigni inesplosi;
c) ai proprietari di animali d’affezione, di vigilare e attivarsi affinchè il disagio degli animali determinato dagli scoppi non causi danni alle persone e agli animali medesimi;

AVVERTE

– che le violazioni alle suddette disposizioni sono punite con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da € 25,00 a € 300,00 nel caso di violazione dell’art. 10 comma 2) lett. P) e da € 50,00 a € 500,00 nel caso di violazione all’art. 45 del vigente Regolamento di Polizia Urbana, fatte salve le sanzioni per ulteriori illeciti;
– che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso amministrativo davanti al Prefetto di Bologna nelle forme di legge;
– che, avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo della Regione Emilia Romagna entro 60 giorni dalla notifica dello stesso, oppure in via alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro il termine di 120 giorni dalla notifica del provvedimento medesimo.

Del presente provvedimento è data comunicazione :
– Al Prefetto di Bologna, ai sensi e per gli effetti dell’art .54 comma 4, Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
– Alla Questura di Bologna;
– al Comando Provinciale dei Carabinieri;
– al Comando Provinciale della Guardia di Finanza;
– al Comando della Polizia Municipale.

La Grande Bologna si fa con coraggio ed esperienza

bologna
Il Grande Bologna dello scudetto del ’64

Ieri pomeriggio la Conferenza Metropolitana dei Sindaci ha approvato il primo Statuto della Citta Metropolitana di Bologna che dal 1° di gennaio diventa pienamente operativa nei suoi organi di indirizzo e governo.

La stagione che si apre è già piena di problematiche urgentissime da risolvere prime fra tutte il nodo delle funzioni, che dovrà evitare la sovrapposizione di competenze tra Enti ed in particolare tra Comuni, Unioni e Regione e la gestione dei quasi 900 dipendenti, cuore e polmoni dei tanti servizi essenziali garantiti sino ad ora dalla uscente provincia di Bologna.

Servizi che ricordo vanno dalla gestione delle sistema scolastico di secondo grado, alla gestione delle principali arterie di mobilità, passando dalla pianificazione territoriale con l’importante lavoro sui tanti temi dell’agricoltura. E poi la cultura, la fauna, il controllo del territorio, insomma tanti servizi che dovremo decidere come dovranno essere svolti.

E qui credo sia stato il peccato originale di questo progetto, il non aver pensato alla transizione durante il necessario riordino, forse sperando che anche questa volta, come spesso in Italia, si sarebbe scampati alle ormai improrogabili riforme. Andavo ancora a scuola quando si parlava di Bologna Metropolitana e questi sono stati 20 anni che potevano essere utilizzati in modo molto più lungimirante piuttosto che arroccarsi su posizioni difensive.

Ad ogni modo ora ci siamo e per fare la “Grande Bologna” ci vuole da parte degli amministratori il coraggio di scegliere, il sostegno dell’esperienza dei tanti lavoratori di questo Ente e il supporto di tutto il milione di cittadini metropolitani, solo così potremo candidare Bologna come punto di riferimento nazionale e tentare di (ri)vincere il nostro scudetto.