Valsamoggia: in moto la macchina dei risarcimenti

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Quella di ieri sera è stata un’assemblea pubblica partecipatissima, non solo per le tante persone intervenute di persona ma anche per quelle collegate da casa grazie allo streaming. Abbiamo fatto il punto su quello che è stato, e lo dico senza timore di essere smentito, il più grave evento che ha colpito il nostro territorio negli ultimi 20/30 anni. Sono i numeri a dimostrare che non è un’esagerazione: migliaia di alberi caduti ovunque, circa 6mila utenze staccate pari a 10mila persone cioè un terzo dell’intera popolazione di Valsamoggia al buio, 150mila euro per gestire la prima emergenza e almeno 700mila per il ripristino del territorio.

Abbiamo avuto nevicate più abbondanti di questa, ma le caratteristiche della neve caduta tra il 5 e il 6 febbraio scorso, hanno fatto danni inimmaginabili. Ciononostante, ora che l’emergenza è finita, l’amministrazione è impegnata su un doppio versante: risarcimenti da un lato, ripristino e prevenzione dall’altro.

RISARCIMENTI FAMIGLIE
Il problema più grave è direttamente collegato al blackout ENEL che ha spento la luce a migliaia di persone. Federconsumatori, presente all’assemblea, ha rassicurato sul fatto che i rimborsi automatici previsti dalla delibera 198/2011 dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, arriveranno direttamente in bolletta Enel nel giro di 3/4 mesi, e si sono raccomandati di controllare che il rimborso corrisponda effettivamente a quanto dichiarato cioè 300euro per distacchi superiori ai 3 giorni e mezzo.

Ma in Valsamoggia ci sono famiglie che sono rimaste senza luce per un periodo di tempo molto superiore ed è per questo che sono state presentate proposte che mirano a ottenere un risarcimento più alto. Gli avvocati e i rappresentanti di Federconsumatori hanno fatto presente di avere un precedente del 2012 verificatosi in Lazio, precisamente a Frosinone, che consentì di tentare una strada alternativa, più rapida e forse più efficace della class action. Si tratta di un tavolo di conciliazione nel quale si andranno a trattare i rimborsi che andranno ad aggiungersi a quanto già previsto dalla delibera. In questo modo il capitolo “rimborso-Enel” potrebbe risolversi più velocemente e si eviterebbe una lunga causa che non dà nessuna sicurezza di soddisfazione. Quindi, non una causa collettiva ma una tutela collettiva attraverso una conciliazione. Perché l’obiettivo è rimborsare le famiglie e farlo il più in fretta possibile visto che ci sono persone che stanno sostenendo spese impreviste e ingenti. E, oltre al risarcimento, puntare anche alla prevenzione perché le grandi imprese negli ultimi anni hanno lucrato sui territorio senza fare prevenzione. E invece bisogna obbligarli a passare dall’emergenza alla prevenzione. E’ una cosa che va pretesa.

Per poter iniziare il prima possibile con la fase del risarcimento, è necessario che tutti i cittadini presentino una domanda che contenga la descrizione e la quantificazione del danno. La modulistica sarà a breve disponibile sul sito del Comune e in tutti gli Uffici Polifunzionali.

Al fine di agevolare i cittadini, l’amministrazione concederà uno spazio temporaneo a Federconsumatori (e a tutte le associazioni di consumatori che lo vorranno) che sarà così sul territorio a diretto contatto dei cittadini per ulteriori chiarimenti e nella fase di presentazione delle domande. Call center Federconsumatori: 051 6087120.

Ai disservizi di Enel, si aggiungono poi quelli legati alla mancanza di acqua da parte di Hera e quelli di TELECOM che ad oggi conta ancora decine di utenze scollegate. Proprio per Telecom, Federconsumatori ha informato che esiste una strada veloce che va intrapresa immediatamente. Si tratta di una procedura d’urgenza a costo zero per gli utenti che si chiama GU5 e che, tramite il coinvolgimento di Corecom, nella pratica obbliga il gestore a riallacciare la linea entro due giorni dalla segnalazione pena una salatissima multa per ogni utente che segnala il disservizio.

150218_assembleapubblicaneveRISARCIMENTI AMMINISTRAZIONE
Il problema più grosso che abbiamo avuto dopo Enel è stato quello dello spazzamento neve. E’ emerso in modo lampante che la ditta che ha vinto l’appalto non è stata in grado di gestire la situazione come da contratto, mostrando numerose lacune nel servizio. Abbiamo dato mandato all’ufficio legale di muoversi per ottenere il risarcimento perché il capitolato da noi realizzato è stato disatteso su punti che per noi erano fondamentali e che si sono rivelati critici nei momenti dell’emergenza. Gli errori sono imperdonabili e andremo fino in fondo.

PREVENZIONE
E mentre la macchina dei risarcimenti è avviata, arriva anche il tempo dei bilanci. Tempo di analizzare quanto è successo e agire in modo che non ci si debba più trovare in situazioni simili. Queste le azioni principali:

  • schede di priorità in modo che ogni mezzo spazzaneve sappia con certezza quali sono le strade da spazzare prima e quali da spazzare dopo;
  • suddividere il territorio in più sottozone per poter contare su un maggior numero di terzisti sulle strade;
  • fare un appalto per avere a disposizione più squadre di intervento sul verde che possano andare con i terzisti a liberare le strade da alberi caduti fin dai primi momenti dell’emergenza;
  • GPS obbligatorio su ogni mezzo e collegato online in modo che la situazione sia sotto gli occhi di tutta la popolazione in tempo reale “perché 30mila occhi – dice Ruscigno – sono meglio di pochi occhi”.
  • estendere ulteriormente i mezzi di comunicazione alla popolazione aggiungendo a quelli attualmente a disposizione (whatsapp, social, sito, megafoni per arrivare dove non c’è la luce) anche l’acquisto di alcune Radio Tetra come quelle utilizzate dalle forze dell’ordine che possano consentirci le comunicazioni anche in assenza di linea e corrente.
  • volontariato: fino ad oggi questa preziosissima attività ha funzionato con il passaparola e l’iniziativa spontanea dei cittadini ma perché sia il più efficace possibile, necessita di un coordinamento. In collaborazione con le associazioni già presenti sul territorio, si potrà dunque implementare la lista di volontari e renderla ufficiale in modo che all’occorrenza possano essere convocati per aiutarci con la comunicazione porta-a-porta e perché no, anche con la pala.

RINGRAZIAMENTI
E in conclusione, i doverosi ringraziamenti a quanti nei giorni dell’emergenza non hanno mai fatto mancare il loro supporto. Innanzitutto all’intero corpo di Polizia Municipale che non ha esitato un secondo quando abbiamo chiesto loro straordinari che si sono rivelati poi essere H24; ai Carabinieri dei quattro Comandi presenti sul territorio che hanno aperto la strada a Enel e ci hanno aiutato a soccorrere le persone; ai Vigili del Fuoco, che abbiamo sentito molto vicini nell’emergenza, che hanno segato alberi, recuperato acqua e fatto innumerevoli e preziosissime cose; la Pubblica Assistenza che ha permesso di tenere aperti i presidi di emergenza; la Protezione Civile che ha percorso chilometri e chilometri di territorio; il personale comunale che si è messo a disposizione giorno e notte per non far mancare il supporto ai cittadini in situazione di emergenza; ai Consiglieri e Assessori tutti; ai cittadini comuni che hanno spalato e a quelli che hanno aperto la loro porta ai vicini più sfortunati. Grazie davvero a tutti perché senza il supporto di ciascuno di voi, gestire l’emergenza sarebbe stato ancora più difficile.

 

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