Molte persone in questi giorni mi hanno chiesto notizie sull’apertura al traffico del nuovo casello autostradale di Valsamoggia sull’A1. La risposta è che Autostrade ha comunicato che i lavori sono sostanzialmente terminati e che il 31 agosto si chiuderanno anche i lavori dell’ultima strada interessata dal passaggio, ovvero via S.Lorenzo. Non abbiamo invece la data dell’apertura ufficiale del casello ma la comunicheremo non appena l’avremo.

Nel frattempo è stata aperta al traffico parte della nuova bretella che si collegherà al casello (vedi foto a destra). ATTENZIONE però: il tratto verso il casello è ancora chiuso e quindi al momento è VIETATO PERCORRERLO! Nel video sotto potete vedere l’intero percorso con l’indicazione di quale tratto è aperto e quale no. Ricordo infine che inizialmente non sarà possibile uscire sulla via Cassoletta.

Proseguono gli investimenti sulla manutenzione dei fiumi che attraversano Valsamoggia  con l’intervento per la risagomatura e il ripristino delle sponde su un tratto del torrente Samoggia in località Bazzano.

L’intervento si è reso necessario in seguito alle forti precipitazioni del 4-7 febbraio 2015 che hanno colpito tutta la Regione compreso il territorio di Valsamoggia nei cui corsi d’acqua si sono registrati evidenti segni di erosione spondale e alle infrastrutture. In particolare, il Torrente Samoggia (in località Bazzano), ha eroso un lungo tratto di sponda adiacente infrastrutture pubbliche rendendo necessario l’intervento.

L’investimento necessario alla messa in sicurezza del tratto verrà coperto da uno stanziamento regionale di 50mila euro in base alla Deliberazione della Giunta (n. 726/2015 del 15/06/2015) che individuava gli interventi più urgenti tra quelli risultanti dall’attività di ricognizione fatta per l’occasione.

La lunghezza del tratto in questione si sviluppa per circa 630 metri e va dal ponte della Strada Provinciale 569 e la passerella ciclo-pedonale di via Paradurone con particolare attenzione per la sponda sinistra adiacente al parcheggio del supermercato. Una risagomatura del tratto, associata a una pulizia della vegetazione e all’eliminazione dei depositi sabbiosi che si sono formati, renderebbe il tratto più sicuro. I lavori saranno svolti nei prossimi mesi e comunque entro la stagione invernale.

Anche quest’anno partecipo alla commemorazione delle vittime della Strage di Bologna del 2 Agosto 1980, camminando insieme al corteo che partendo da Piazza Maggiore raggiunge la Stazione di Bologna.

Ogni anno è sempre difficile trovare le parole giuste per ricordare un evento così tragico, che ha segnato la vita di tutti noi. Mi capita ancora quando passo dalla stazione di Bologna e vedo quell’orologio fermo alle 10:25, che la mia mente per un istante si blocchi proprio come quelle lancette, e ritorni a pensare a tutte le volte che ho sentito raccontare quegli eventi.

Una tragedia rimane bloccata nel tempo, bloccata nei nomi delle vittime scolpiti nel marmo della lapide all’interno della stazione, bloccata in quell’attimo fatale e sconvolgente: spetta a noi tornare a darle vita, con l’aiuto dei racconti di chi ha vissuto quella mattinata terribile, per evitare di perdere ciò che ci può condurre alla verità.

Quest’anno però c’è una notizia positiva che è importante sottolineare: grazie all’impegno della “Associazione familiari delle vittime della Strage alla stazione di Bologna del 2 Agosto 1980” e del suo presidente Paolo Bolognesi, di tanti cittadini, associazioni e amministratori locali, è stato approvato in via definitiva alla Camera il disegno di legge che riguarda il reato di depistaggio. Per la prima volta viene punito duramente chi occulta o manipola la scena del crimine, con un inasprimento di pena se il reato riguarda processi di stragi e terrorismo.

Un provvedimento necessario per un paese che si vuole ritenere civile e giusto. Per questo lasciatemi ringraziare il duro lavoro di Paolo e di tutti i parlamentari che si sono adoperati per portare a termine questo percorso, a dimostrazione del fatto che la memoria non deve essere solo un esercizio di sterile ricordo, ma deve saper apportare cambiamenti concreti nella società per renderla migliore.

Valsamoggia significa non solo grandi nuove opere per la collettività ma anche recupero di edifici che ospitano attività di cittadini, associazioni o anche semplicemente la festa di compleanno di qualche bimba o bimbo.

È questo il senso della riqualificazione del Centro Civico Comunale di Montebudello e della realizzazione di spazio verde attrezzato nel suo cortile. I lavori di manutenzione straordinaria che la Giunta ha approvato per un importo pari a circa 50mila euro, interessano la parte dell’edificio che è stata demolita qualche anno fa a causa delle precarie condizioni strutturali e i muri confinanti con quelli abbattuti, recuperati soprattutto nelle parti danneggiate dalla demolizione.

Il primo intervento consisterà quindi nello sgombero del materiale presente nell’area esterna per liberare la zona e poter ripristinare prima il fabbricato e realizzare poi il nuovo spazio verde sistemando tutta l’area che circonda lo stabile.

Essendo uno spazio frequentato e in cui si tengono iniziative di diversa natura, l’intervento sul verde sarà duplice: verrà recuperato il giardino sul lato ovest rimuovendo le vecchie recinzioni infestate da arbusti e posando nuova recinzione metallica su tutto il perimetro. E a questo si aggiungerà un nuovo giardino che verrà creato sul lato opposto. Dopo la stesura del piano e il riporto di terra, verrà piantumato a verde, completamente ripulito dagli infestanti e recintato su tutto il perimetro creando un accesso pedonale diretto dalla via Montebudello e un accesso carraio di servizio.

In tutta la nuova area che si realizzerà verranno poi posizionati tavoli, panchine, una tettoia in legno di protezione, altri arredi e individuato uno spazio per bambini in cui installare dei giochi; il tutto diverrà utilizzabile sia dall’utenza che utilizza i locali del fabbricato che, essendo accessibile anche dalla pubblica via, come giardino aperto al pubblico.

Il progetto nato anche da momenti di progettazione partecipata con i cittadini della frazione e la municipalità di monteveglio vedrà la sua realizzazione nei prossimi mesi, con inizio lavori subito dopo l’affidamento dell’appalto.