No a nuove cave in Valsamoggia

CAVA-GHIAIAIeri sera i consigli comunali di Monteveglio e Bazzano hanno approvato (nessun voto contrario) un ordine del giorno proposto dai gruppi di maggioranza che vieta l’apertura di nuove cave sul territorio. Un orientamento molto importante visto che si  è da poco aperta la Conferenza di Pianificazione per l’approvazione del Piano Infraregionale delle Attività Estrattive (PIAE) ed il parere dei comuni è ora vincolante nell’analisi delle proposte pervenute dai privati.

L’odg impegna il Sindaco e la Giunta ad attivare l’Ufficio di Piano dell’Unione dei Comuni per l’uso della cartografia e degli studi del PSC per avvalorare la posizione politica con considerazioni tecniche sulla impossibilità di nuove cave nel territorio della Valle del Samoggia, a tenere in considerazione solo opere di completamento o interventi minori alle cave esistenti, senza interessare ulteriori terreni sottratti all’agricoltura, mantenendo la riqualificazione ambientale delle zone attualmente interessate a cave e a valorizzare il recupero di materiale da demolizione quale conveniente alternativa ai materiali naturali sia per sottofondi e riempimenti, sia per malte e conglomerati, determinandone una quota significativa dei fabbisogni stimati nel PIAE stesso.

Ricordo che già nel 2009 era stata presentata dai Comuni della Valsamoggia una osservazione al Piano di Tutela delle Acque (PTA) sulla contrarietà alla realizzazione di un numero di invasi nel territorio superiori alla reale necessità dichiarata dal PTA e quindi a nuove zone estrattive per la ghiaia

(l’odg qui e sul sito del comune www.comune.monteveglio.bo.it)

Il Referendum sul Comune Unico dice SI e Valsamoggia

Maggioranza dei SI (51,46%) e del nome “Valsamoggia”, con una affluenza che ha sfiorato la metà degli aventi diritto. Prevalgono i SI a Crespellano (57,02%), Monteveglio (59,03%) e Castello di Serravalle (51,74%). Nei Comuni di Bazzano e Savigno invece in maggioranza i contrari alla proposta: i favorevoli si fermano rispettivamente al 41,48% e 43,20%. Ora la parola all’assemblea legislativa regionale. Un ringraziamento a tutti i cittadini che hanno partecipato numerosi alla consultazione. (sotto i dati da www.fusionesamoggia.it)

 

QUESITO REFERENDARIO 1
Consenso alla fusione (scheda grigia) “Volete voi che i Comuni di Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno nella Provincia di Bologna siano unificati in un unico Comune mediante fusione?”

Comune SI NO (b) (n)
Bazzano 1.081
(41,48%)
 1.525
(58,52%)
13 10
Castello di Serravalle  892
(51,74%)
 832
(48,26%)
 10 5
Crespellano 1982
(57,02%)
1494
(42,98%)
 16 14
Monteveglio 1.255
(59,03%)
871
(40,97%)
13 10
Savigno 516
(43,20%)
679
(56,80%)
6 9
Aggregati 5.726
(51,46%)
5.401
(48,54%)

(b) schede bianche – (n) schede nulle

 

QUESITO REFERENDARIO 2
Nome comune unico (scheda rossa) “Con quale dei seguenti nomi volete sia denominato il nuovo Comune? A) Valle del Samoggia; B) Valsamoggia; C) Samoggia; D) Samodia”

Comune A B C D (b) (n)
Bazzano  748  702  143  204  626 206
Castello di Serravalle  550  492  92  150  349  105
Crespellano 983 1.164 228 295 636 194
Monteveglio  678  692  116  186  361  113
Savigno 304 315 78 78 298 137
Aggregati 3.263  3.365  657  913  2.270  537 

(b) schede bianche – (n) schede nulle


AFFLUENZA FINALE ALLE URNE

Comune Quesito %  Votanti
Bazzano 1 51,88 2.629
2 51,88 2.629
Castello di Serravalle 1  46,35  1.739
2  46,33  1.738
Crespellano 1  45,83  3.506
2  45,75  3.500
Monteveglio 1  52,22  2.149
2  52,15  2.146
Savigno 1 53,30 1.210
2 53,30 1.210

Anche Rifondazione per il SI alla fusione ma chiede confronto sui futuri obiettivi

Il Partito della Rifondazione Comunista della Valle Samoggia si unisce alle altre forze politiche locali (Pd, Idv, Udc) che vedono nella fusione l’opportunità di garantire i servizi e sostenere soprattutto le fasce deboli della popolazione. Questa la risposta del Partito Democratico della Valle Samoggia al documento politico inviato dal Prc che potete leggere qui (pdf).

“Il PD della valle del Samoggia risponde positivamente alla sollecitazione contenuta nel
documento di Rifondazione comunista e dichiara fin da ora la propria disponibilità ad
aprire un tavolo di confronto sui temi da loro proposti. Considera i modi e i toni usati in
quel documento il segno di una effettiva volontà di confronto fra forze politiche diverse che hanno in comune valori portanti per il futuro della nostra società a partire dal patrimonio della lotta di Liberazione, segno distintivo anche dei comuni della nostra vallata e delle culture che hanno saputo esprimere.
Condivide che i temi indicati debbano essere al centro della discussione per le prospettive
della nostra realtà territoriale e della comunità che ci vive.
Considera di positivo per l’auspicato nuovo comune il si’ critico espresso nel documento e,
dato che lo stile non è acqua, considera il modo di procedere di Rifondazione una risposta
concreta alle posizioni preconcette e strumentali che troppo di frequente tentano di agitare
e rendere confuso il confronto in vista del referendum del 25 novembre sulla fusione dei
comuni della nostra vallata. È difficile infatti non vedere come questa sia, sul piano locale
e nazionale, l’unica e vera proposta di cambiamento e di innovazione istituzionalecostruita e pensata per il bene comune della nostra collettività e il futuro dei nostri giovani.”

Legacoop, Confcooperative e Agci: SI alla fusione per garantire i servizi e rilanciare le imprese

(ANSA) BOLOGNA, 20 NOV – A pochi giorni dal referendum consultivo con cui i cittadini di Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno si esprimeranno sulla fusione in un unico Comune e sulla relativa denominazione, anche l’Alleanza delle Cooperative Italiane Bologna, al termine del lungo e articolato processo di consultazione che ha visto coinvolte cittadini, imprese, categorie economiche e istituzioni locali, ribadisce il proprio sostegno alla riforma amministrativa.

‘Siamo stati fin da subito convinti della bonta’ di questa operazione – dichiara Gianpiero Calzolari, Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Bologna – per questo abbiamo lavorato nei mesi passati per favorire il confronto e il sostegno di tutte le associazioni imprenditoriali. L’esperienza dei Comuni della Valle del Samoggia e’ un esempio concreto di razionalizzazione degli strumenti di governo del territorio, che da tempo le imprese e i cittadini chiedono a gran voce. Al di la’ degli indubbi vantaggi economici che questo processo comportera’ – continua Gianpiero Calzolari – questa operazione rendera’ i Comuni coinvolti, estremamente complementari nelle rispettive vocazioni territoriali (turistiche, industriali, commerciali e agricole), ancor piu’ forti e capaci di definire meglio il loro destino anche nel quadro del futuro assetto metropolitano bolognese’.

‘Questa e’ una riforma amministrativa importante e positiva – conclude Calzolari – che non toglie valore e identita’ ai territori ma che al contrario attiva significativi processi di semplificazione amministrativa, di risparmio e recupero di risorse economiche; processi utili a garantire buoni servizi ai cittadini anche in un periodo di tagli alla spesa pubblica e a ridare slancio e fiducia al mondo delle imprese a fare investimenti e creare nuova occupazione. Il referendum e’ la prima tappa di un percorso di cui vediamo gli ingredienti giusti ma di cui non dobbiamo dar nulla per scontato. Per questo continueremo ad incalzare gli organi di governo di questa nuova realta’ perche’ possano cogliere appieno tutte le potenzialita’ connesse al nuovo assetto amministrativo’. (ANSA).

Anche il Val.Sa dice SI al Comune Unico: noi l’abbiamo ‘già fatto’ nel 2000!

“Il nascente progetto di unificazione dei Comuni della Valle del Samoggia non può che vedermi favorevole. La mia è una piena e convinta adesione dettata dal sentire uomini, donne, giovani e anziani che normalmente incontro per strada e sui campi da calcio.
Non sono sicuramente un esperto di scienza dell’amministrazione, ma, in tempi di razionalizzazione delle spese, credo che un progetto comune di tale natura non possa che essere foriero di positività. In una situazione economica ancora molto fosca, in cui una singola e piccola amministrazione può oggettivamente fare molto poco per la collettività, l’aggregazione consapevole e partecipata è probabilmente una delle opportunità migliori per continuare a garantire i servizi, non solo primari, alla cittadinanza.
È chiaro che taluni, spesso per campanilismo, faticheranno un po’ a percepire tale novità, lo vedemmo già nel 2000 quando fondammo il Val.Sa. e scegliemmo addirittura di mettere insieme non solo cinque Comuni, ma addirittura due Province. Tuttavia credo che una comunità, dotata di forte senso civico come la nostra, meriti di avere una sovrastruttura amministrativa che funzioni sempre al meglio e, anche in base
alla mia esperienza sportiva, quella del Comune unico può essere la strada più giusta.
Per questo il mio SÌ.” Gabriele Manzini, Presidente Valsa Gold.

(dall’intervista rilasciata al ‘il Taglio’ novembre 2012)

Fate squadra! Il mondo dello sport per il Comune Unico, insieme è meglio

Coni e Uisp provinciali hanno mandato una lettera di sostegno al progetto del Comune Unico della Valle Samoggia ai  Sindaci e alle cinque polisportive della Valle del Samoggia.

Il Coni esorta a “non piangersi addosso ma rimboccarsi le maniche” per “fare sistema rilanciare l’intero movimento sportivo adottando il principio ‘insieme è meglio’ “. Le nuove società unite e federate serviranno per garantire la continuità della gestione delle attività e degli impianti superando le difficoltà attuali.

Uisp richiama il valore dello sport declinato nel più ampio significato del benessere collettivo, e nella necessità di formare una rete in grado di progettare insieme gli interventi.

Qui le lettere Coni e Uisp.

Perchè SI al Comune Unico, Umberto Savini insegnante ex Dirigente Istituto Comprensivo Bazzano Monteveglio

“Nella mia vita professionale, di insegnante prima e direttore di scuola poi, ho sempre considerato l’innovazione come impegno normale imposto dalla necessità di risolvere i problemi quotidiani.
Naturalmente, ogni innovazione rappresenta la traduzione in fatti di ipotesi, senza
alcuna garanzia sul futuro, se non quella del personale massimo impegno per l’auspicato
successo.
Fu così quando pensammo al Tempo pieno come Scuola ordinata, attiva, educatrice.
Chi era pregiudizialmente contrario chiedeva “garanzie”: proprio come alcuni con
l’ipotesi del Comune unico. Al referendum voterò SÌ.” Umberto Savini, insegnante, ex Dirigente Istituto Comprensivo Bazzano Monteveglio

(dall’intervista de “il Taglio” novembre 2012)

Perchè SI al Comune Unico, Elisa Ravaglia educatrice Monteveglio

“Negli ultimi anni sempre più spesso si sente parlare di riduzione dei costi della politica, abolizione delle Province, accorpamento dei Comuni ed eliminazione dei privilegi. Nonostante le molteplici iniziative poco è stato fatto concretamente, se non attraverso tagli a pioggia sulle spese per i servizi che hanno avuto per effetto la deturpazione della loro qualità, ai danni di noi cittadini e lavoratori.
Ho vissuto per più di 20 anni a Monteveglio, da 6 lavoro nel plesso scolastico come educatrice e ho visto da vicino cosa significa nella pratica quotidiana questa riduzione di risorse a fronte di un sempre più conclamato bisogno da parte dei bambini e delle famiglie. È da questa considerazione, scevra di colore politico e pregiudizi, che guardo al progetto  sul Comune unico. Il punto forte di questa proposta è che finalmente i tagli non penderanno più sulle teste dei cittadini “dall’alto”, ma dal basso si genereranno risparmi in grado di dare più valore ad altri servizi che invece oggi rischiano di sparire o essere depauperati, come appunto le spese sul sociale. Non essendo più residente a Monteveglio, ma avendo a cuore l’interesse del territorio, che, lavorandoci ancora, vivo come “mio”, invito tutti i cittadini ad uno sguardo attento e ad una partecipazione a questo processo, da vivere come un’occasione, un’opportunità, una scelta di cui poter essere attori protagonisti. È una sfida difficile, il cambiamento sta già avvenendo, non aspettiamo che le scelte ci vengano imposte: prendiamo le redini del nostro futuro.” Elisa Ravaglia Educatrice Monteveglio

(dall’intervista pubblicata su “il Taglio” novembre 2012)

La Camusso in Valle Samoggia: SI al Comune Unico per rispondere ai bisogni delle persone

[Dall’intervento di Susanna Camusso a Bazzano, Seg.Generale CGIL – 14/11/2012]

Perché un segretario generale viene da Roma a parlare di FUSIONE DEI COMUNI?
Perché l’attuale situazione economica ha messo in crisi il PATTO DI CITTADINANZA, improntato sul fatto che alla base di tutto ci sia il LAVORO, tenuto insieme dal WELFARE.
Il compito di DARE IL WELFARE è stato spostato DAL GOVERNO CENTRALE AI TERRITORI, ed è per questo che la buona realizzazione della cittadinanza e dei territori diventa un problema che riguarda la condizione dei lavoratori, ovvero un problema dei sindacati.
La crisi e la tendenza al taglio delle risorse alle amministrazioni ci impongono di PENSARE A COME REAGIRE. C’è bisogno di più solidarietà e più territorio per dare risposta ai giovani. Si allunga l’età della vita e la risposta non può essere solo nazionale.
Se tutto questo è vero, soprattutto su un territorio dove la contrattazione sociale si è sempre fatta e si sono sempre messi davanti i bisogni delle persone, si può discutere di come fare al meglio questo progetto, ma va comunque affrontata la realtà di essere senza risorse. Altrimenti si può ricorrere all’approccio del governo ovvero RIASSETTO ISTITUZIONALE PER DECRETO.
Invece qui sono le amministrazioni locali che cercano di riappropriarsi positivamente delle istituzioni. L’attuale distacco nei confronti delle istituzioni non si colma ponendo barricate al cambiamento, ma piuttosto coinvolgendo i cittadini per scoprire che, con dimensioni maggiori e più forti, si possono dare risposte migliori ai loro bisogni e si possono anche superare un po’ delle tante divisioni createsi in questo periodo, così da realizzare l’idea di eguaglianza tra cittadini di comuni a pochi chilometri tra loro.
Cittadinanza, risposte ai bisogni, uguaglianza sono principi generali, di valenza nazionale.
Più che città metropolitane e titolo quinto, la PRIMA RIFORMA da fare ora è l’ACCORPAMENTO DEI COMUNI.. anche e soprattutto perché i cittadini che hanno bisogno vanno a bussare alla porta più vicina.

Questa è una scelta di responsabilità fatta da chi la propone. E’ una risposta positiva che i territori danno ai tecnici e alla politica nazionale nonché una dimostrazione che è possibile fare buona politica e buona amministrazione.
(grazie alla trascrizione di Valentina Balestrazzi e revisione GD Valle Samoggia)

SI al Comune Unico, Dott. Alessandro Baldini Comitati Dossetti Monteveglio

” Il progetto di fusione dei cinque Comuni della Valle del Samoggia mi vede oggi
molto favorevole dopo avere preso visione della documentazione e aver riflettuto,
ascoltato e discusso molte volte con persone che hanno espresso pareri
positivi, negativi o perplessi.

Argomento più convincente è il fatto che il nuovo Comune raggiungerebbe quella
dimensione oggi minima per poter meglio organizzare i servizi per il cittadino, elevando la
qualità professionale di tutti i dipendenti, specializzandone le competenze e riducendo gli
inutili doppioni di attività esigue e di modesta qualità; dimensione peraltro indispensabile
per una programmazione integrata di un territorio omogeneo, importante, ma spesso trascurato proprio per la sua frammentazione nella distribuzione di servizi essenziali per i cittadini: penso in particolare ai servizi socio-sanitari – in particolare all’Ospedale di Bazzano che avrebbe bisogno del sostegno convinto e convincente dell’Amministrazione di un Ente locale di peso –, alla mancanza di un istituto di scuole superiori, a una politica di trasporti globale, ecc.

In questa nostra società che va verso la continua frammentazione e verso lo sbriciolamento degli interessi individuali, giocati da ognuno contro gli altri, un movimento opposto, che assume implicitamente e necessariamente un principio di solidarietà verso le realtà territoriali più svantaggiate, a me pare sia il contenuto ideale ed etico più vero di questo progetto e ne rappresenti la vera identità, da costruire nel tempo pazientemente. Mi auguro una grande partecipazione al referendum e una convinta risposta positiva.” Dott. Alessandro Baldini Presidente Comitati Dossetti Monteveglio

(dall’intervista rilasciata a “il Taglio” novembre 2012)