Virgo Fidelis 2018

Si è svolta questa mattina la tradizionale cerimonia della Virgo Fidelis a cui ho partecipato insieme al Sindaco di Zola Predosa Stefano Fiorini. Di seguito il mio discorso.

VIRGO FIDELIS | Si è svolta questa mattina la tradizionale cerimonia della Virgo Fidelis a cui ho partecipato insieme al Sindaco di Zola Predosa Stefano Fiorini. Di seguito il mio discorso. Grazie per essere qui questa mattina a nome di tutta l'intera comunità di Valsamoggia, all’annuale appuntamento con l'Arma dei Carabinieri che ringrazio per il servizio che presta per tutti noi cittadini. Prima di tutto vorrei cogliere l’occasione per augurare buon lavoro al nuovo Comandante Provinciale di Bologna Colonnello Pierluigi Solazzo, al Comandante della Compagnia di Borgo Panigale Capitano Elio Norino, al Tenente Massimiliano Corbo a tutti i comandanti delle stazioni locali con collaboriamo proficuamente ogni giorno. Vorrei poi estendere i ringraziamenti a tutte le autorità presenti, agli organizzatori di questa importante celebrazione e a tutte le cittadine e i cittadini intervenuti, ricordando che molti tra questi hanno prestato servizio tra le fila della Benemerita e anche oggi continuano a presidiare con dedizione e costanza importanti servizi per le nostre comunità. E quindi un doveroso ringraziamento va a Ferruccio Gazzoli, non solo protagonista fondamentale nell’organizzazione di questa manifestazione ma instancabile volontario dell'associazione nazionale dei carabinieri. Voi non lo sapete ma i dettagliati report periodici che Ferruccio mi invia sulle attività che prestano come associazione mi stupiscono ogni volta per numero di servizi, costanza nel mantenere gli impegni presi e soprattutto qualità nello svolgimento delle attività, riconosciuta ampiamente da tutta la comunità. Grazie davvero ancora. Un grazie a Monsignore Giuseppe Grigolon, per averci onorato di officiare la Santa Messa di questa mattina, e a Don Giorgio per la dedizione con cui compiono la loro missione quotidianamente.E naturalmente saluto mamma Anna e i familiari di Otello, a cui è intitolata la nostra caserma di Bazzano. Anna dopo tanti anni, attraverso la sua presenza, non ci fa mai mancare il ricordo del suo ragazzo, che è diventato, se mi consenti Anna, un poco anche il nostro ragazzo. Di lui ricordiamo la dedizione nel servizio alla comunità, omaggiando anche quella parte di servizio che gli è stato impedito di proseguire e che lo avrebbe sicuramente portato a raggiungere importanti risultati a beneficio soprattutto di quella parte di popolazione che ha più che mai bisogno di uomini e donne come lui e i suoi compagni.Penso spesso a questo quando ricordiamo i tanti che perdono la vita in servizio per la collettività, che siano militari, componenti delle forze dell’ordine, volontari della protezione civile o dei vigili del fuoco, medici in soccorso nelle emergenze, e penso a come nonostante tutto loro abbiano continuato fino in fondo il loro lavoro, dandoci un esempio a cui ispirarci, motivandoci nei momenti di difficoltà, suggerendoci la strada da percorrere nei momenti in cui dobbiamo fare delle scelte. Grazie Otello, Andrea e Mauro.È un periodo non facile per le nostra società vista nel suo insieme più profondo, in cui si sta smarrendo il senso di compattezza necessario per superare le difficoltà e guardare al futuro, in cui sta prevalendo l’idea di prendere facili scorciatoie per risolvere problemi complessi.Non cadiamo in questa tragica trappola. Sappiamo tutti che non è possibile. È l’esperienza della vita quotidiana che ce lo insegna. Non esiste un obiettivo raggiunto senza un duro lavoro. Non esiste un progetto realmente efficace senza un’ampia condivisione. Non abbiamo la possibilità di salvarci se non lo facciamo tutti insieme.E quello che è tragicamente accaduto pochi giorni fa proprio sul nostro territorio ci deve far riflettere, sotto tanti punti di vista. Anche per questo voglio lanciare un appello a tutta la comunità da questo palco: non cediamo alla tentazione di perseguire la scorciatoia della giustizia personale, qui ci sono i nostri amati carabinieri: chiediamo che siano dati loro gli strumenti per fare il loro lavoro, affidiamoci anche alla loro cura per garantire la coesione delle nostre comunità, riconosciamogli il ruolo di pacificatori che tutto il mondo ci invidia, ad esempio quando sono chiamati nelle missioni internazionali. E non lasciamoli soli. Perchè nelle grandi e piccole cose della vita quotidiana, potremmo trovare sempre negli aspetti migliori della Benemerita un punto di riferimento. Buona Virgo Fidelis a tutti.(Video Zucchini Fotografo)

Pubblicato da Daniele Ruscigno su Domenica 7 ottobre 2018

(Video Zucchini Fotografo)

Grazie per essere qui questa mattina a nome di tutta l’intera comunità di Valsamoggia, all’annuale appuntamento con l’Arma dei Carabinieri che ringrazio per il servizio che presta per tutti noi cittadini.
Prima di tutto vorrei cogliere l’occasione per augurare buon lavoro al nuovo Comandante Provinciale di Bologna Colonnello Pierluigi Solazzo, al Comandante della Compagnia di Borgo Panigale Capitano Elio Norino, al Tenente Massimiliano Corbo a tutti i comandanti delle stazioni locali con collaboriamo proficuamente ogni giorno.
Vorrei poi estendere i ringraziamenti a tutte le autorità presenti, agli organizzatori di questa importante celebrazione e a tutte le cittadine e i cittadini intervenuti, ricordando che molti tra questi hanno prestato servizio tra le fila della Benemerita e anche oggi continuano a presidiare con dedizione e costanza importanti servizi per le nostre comunità. E quindi un doveroso ringraziamento va a Ferruccio Gazzoli, non solo protagonista fondamentale nell’organizzazione di questa manifestazione ma instancabile volontario dell’associazione nazionale dei carabinieri. Voi non lo sapete ma i dettagliati report periodici che Ferruccio mi invia sulle attività che prestano come associazione mi stupiscono ogni volta per numero di servizi, costanza nel mantenere gli impegni presi e soprattutto qualità nello svolgimento delle attività, riconosciuta ampiamente da tutta la comunità. Grazie davvero ancora.
Un grazie a Monsignore Giuseppe Grigolon, per averci onorato di officiare la Santa Messa di questa mattina, e a Don Giorgio per la dedizione con cui compiono la loro missione quotidianamente.
E naturalmente saluto mamma Anna e i familiari di Otello, a cui è intitolata la nostra caserma di Bazzano. Anna dopo tanti anni, attraverso la sua presenza, non ci fa mai mancare il ricordo del suo ragazzo, che è diventato, se mi consenti Anna, un poco anche il nostro ragazzo. Di lui ricordiamo la dedizione nel servizio alla comunità, omaggiando anche quella parte di servizio che gli è stato impedito di proseguire e che lo avrebbe sicuramente portato a raggiungere importanti risultati a beneficio soprattutto di quella parte di popolazione che ha più che mai bisogno di uomini e donne come lui e i suoi compagni.
Penso spesso a questo quando ricordiamo i tanti che perdono la vita in servizio per la collettività, che siano militari, componenti delle forze dell’ordine, volontari della protezione civile o dei vigili del fuoco, medici in soccorso nelle emergenze, e penso a come nonostante tutto loro abbiano continuato fino in fondo il loro lavoro, dandoci un esempio a cui ispirarci, motivandoci nei momenti di difficoltà, suggerendoci la strada da percorrere nei momenti in cui dobbiamo fare delle scelte. Grazie Otello, Andrea e Mauro.
È un periodo non facile per le nostra società vista nel suo insieme più profondo, in cui si sta smarrendo il senso di compattezza necessario per superare le difficoltà e guardare al futuro, in cui sta prevalendo l’idea di prendere facili scorciatoie per risolvere problemi complessi.
Non cadiamo in questa tragica trappola. Sappiamo tutti che non è possibile. È l’esperienza della vita quotidiana che ce lo insegna. Non esiste un obiettivo raggiunto senza un duro lavoro. Non esiste un progetto realmente efficace senza un’ampia condivisione. Non abbiamo la possibilità di salvarci se non lo facciamo tutti insieme.
E quello che è tragicamente accaduto pochi giorni fa proprio sul nostro territorio ci deve far riflettere, sotto tanti punti di vista.
Anche per questo voglio lanciare un appello a tutta la comunità da questo palco: non cediamo alla tentazione di perseguire la scorciatoia della giustizia personale, qui ci sono i nostri amati carabinieri: chiediamo che siano dati loro gli strumenti per fare il loro lavoro, affidiamoci anche alla loro cura per garantire la coesione delle nostre comunità, riconosciamogli il ruolo di pacificatori che tutto il mondo ci invidia, ad esempio quando sono chiamati nelle missioni internazionali.
E non lasciamoli soli. Perchè nelle grandi e piccole cose della vita quotidiana, potremmo trovare sempre negli aspetti migliori della Benemerita un punto di riferimento.
Buona Virgo Fidelis a tutti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *