Valsamoggia: liste di attesa zero ai nidi

una_giornata_sMi hanno informato che è in corso su Facebook un vivace dibattito sulle graduatorie dei nidi di Valsamoggia.

Innanzitutto ci tengo a sottolineare che le graduatorie vengono fatte sulla base di criteri oggettivi (isee e residenza i principali). In secondo luogo ci tengo a ribadire – come già ha chiarito l’assessore Di Pilato qualche giorno fa sulla pagina ufficiale del comune – che le graduatorie sono nella fase in cui vengono depurate da rinunce e spostamenti e che quindi è normale che alcuni siano al momento tecnicamente fuori.

Ribadisco però che per settembre l’obiettivo è lavorare per ZERO liste di attesa per i residenti, come lo scorso anno, il 2014 e come nei 5 anni in cui sono stato Sindaco a Monteveglio. In Valsamoggia si farà lo stesso, portando allo stesso livello anche le zone in cui non era così, grazie proprio alle risorse del nuovo Comune.

Ormai quasi nessun comune d’Italia riesce a garantire questi servizi: a questo proposito provate ad andare a scorrere le graduatorie della provincia, della regione e.. no, nazionali non vi conviene nemmeno visto che in molte parti non esistono neanche i nidi per il semplice fatto che richiedono investimenti notevoli (la retta copre a malapena tra il 10% e il 50% del costo del servizio).

Credo si debba essere orgogliosi di risiedere in un territorio ancora ricco di servizi e credo non sia utile a nessuno diffondere notizie inesatte per, non si capisce bene (o forse si), quale intento polemico. Nello specifico, il signore che ha attribuito alcune frasi al Sindaco di Monteveglio, di sicuro non può riferire al mio mandato la frase riportata che liquida in malo modo le esigenze di una famiglia, presentata come all’epoca in lista di attesa.

Una frase che ovviamente non ho mai detto e che MAI mi sentirete dire perché ritengo i servizi scolastici fondamentali per la nostra comunità e per questo impiegherò ogni singola risorsa del bilancio comunale e di impegno dei funzionari per migliorare la qualità dell’offerta formativa dei ragazzi della nostra comunità.

E se ci fossero problemi, chiamate gli uffici, il nostro assessore alla Scuola o me direttamente, diffamare sui social non serve a nulla per le esigenze concrete dei bambini e delle famiglie.

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