Valsamoggia: più legalità se tutti facciamo la nostra parte

FullSizeRender-1Se ognuno di noi fa la sua parte, tutti ne trarremo vantaggio. Ho firmato ieri insieme agli altri Sindaci metropolitani un Protocollo di Intesa che impegna i Comuni, insieme alla CNA, a contrastare operatori abusivi (non hanno il permesso di operare) e irregolari (iscritti alla Camera di Commercio ma non rispettosi delle regole) presenti nel commercio.

Per dare una dimensione, è stato calcolato che nell’area bolognese, nel solo settore del benessere (acconciatori ed estetisti), gli abusivi potrebbero rappresentare il 30% dei regolari: 600 operatori su oltre 2.200 imprese regolari, per un giro d’affari complessivo di circa 7mln di euro e un’evasione di imposte e contributi pari a 3mln di euro. E se pensiamo che l’abusivismo riguarda anche altri settori del commercio e dell’artigianato, dall’alimentare all’edilizia, dall’autoriparazione alla fotografia, capiamo bene di che volume d’affari complessivo si sta parlando.

Ma la mia firma conta poco se tutti i cittadini non collaborano alla buona riuscita dell’iniziativa. Chi si affida agli abusivi deve essere consapevole che si rende complice di concorrenza sleale e di evasione fiscale senza considerare che chi si affida alle mani di queste persone può mettere a rischio la propria stessa salute.

FullSizeRenderPer sensibilizzare i cittadini, la CNA nei prossimi giorni metterà delle locandine nei luoghi pubblici e commerciali per invitare la popolazione ad affidarsi solo ad operatori regolari e attiverà nella sua sede provinciale un apposito ufficio (e una mail stopabusivismo@bo.cna.it) per segnalazioni specifiche non anonime e documentate. In collaborazione con i Comuni, che attiveranno a loro volta un ufficio per le segnalazioni sul territorio, individuerà poi quelle fasce deboli di cittadini ai quali offrire servizi (come il parrucchiere) a prezzi agevolati e in giornate da concordare con le imprese.

Di seguito una dichiarazione significativa di Cinzia Barbieri, Segretario CNA di Bologna: “In un momento di crisi drammatica per gli artigiani e le piccole e medie imprese, tutelare l’imprenditore e il professionista che agisce nel pieno rispetto della legalità, è un modo efficace per sostenere tutta l’economia del territorio. Contrastare l’abusivismo, è un modo concreto per difendere la salute, la sicurezza e la qualità del servizio per il consumatore”.

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