Valsamoggia: i vantaggi della fusione nella vicenda Imu agricola

La vicenda dell’Imu giunge al termine in modo estremamente favorevole per i nostri agricoltori, grazie alla fusione dei comuni. Chi non pagava nulla continuerà a non pagare e la maggior parte degli agricoltori che prima pagavano, saranno esenti.

LA VICENDA IN SINTESI

AgricolturaIl problema dell’Imu agricola risale al novembre 2014 quando il decreto attuativo firmato dai Ministeri di Economia, Interno e Politiche Agricole, suddivide i Comuni italiani in tre fasce di pagamento in base all’altitudine in cui si trova la casa comunale (nel caso di Valsamoggia, Piazza Garibaldi a Bazzano):
– fino a 280mt s.l.m. nessuna esenzione;
– fra 281 e 600mt s.l.m. esenti solo coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali;
– oltre i 601mt s.l.m esenzione totale.

Ad una successiva formulazione, i territori montani tornano ad essere totalmente esenti e in quelli parzialmente montani, come Valsamoggia, ad essere esenti sono solo gli imprenditori agricoli professionali (IAP) e i coltivatori diretti (CD) che rappresentano il 90% di quelli sul territorio.

Ma per noi sarebbe comunque rimasto il problema di alcuni agricoltori proprietari di piccoli terreni. Per questo mi sono recato a Roma e con l’On. Marilena Fabbri, la cui collaborazione è stata determinante, abbiamo proposto un ordine del giorno che specificasse come tutti quelli che erano esenti, tali dovessero rimanere. L’odg è stato approvato dal governo con il parere favorevole del MEF e quindi, in sintesi, chi non pagava nulla continuerà a non pagare e la maggior parte degli agricoltori di Bazzano, Crespellano e Monteveglio (zona Montebudello) IAP e CD che prima pagavano una salata Imu, saranno esenti: parliamo di circa 200mila euro per la nostra agricoltura.

In attesa di questa conferma arrivata solo qualche ora fa, abbiamo concesso una proroga tecnica fino al 30 aprile per chi deve pagare, al fine di permettere di adeguare tutte le normative. Chi ha già pagato ma alla luce di queste novità risulta invece esente, sarà rimborsato (a breve verranno comunicati tempi e modi).

Inoltre come Comune abbiamo deciso di esentare tutti gli immobili strumentali agricoli che significa aver investito quasi 100mila euro dei risparmi della fusione per il mondo agricolo. In conclusione: LA FUSIONE DI VALSAMOGGIA porta al mondo agricolo circa 300mila euro – che saranno impiegati per valorizzare uno tra i più importanti aspetti produttivi e di tutela del nostro territorio -, molto di più di quanto fatto negli ultimi decenni complessivamente.

agricolturaChi ha speculato su questa vicenda se ne dovrà fare una ragione: il nuovo Comune di Valsamoggia porta e porterà solo benefici per la nostra comunità e se ci saranno problemi legislativi da risolvere, di volta in volta ci metteremo al lavoro e lo faremo, come è successo in questa occasione. Il risultato raggiunto è molto importante e ringrazio in particolar modo l’On Fabbri per il prezioso e determinate contributo, le tre sigle agricole – CIA, Coldiretti e Confagricoltura – che ci hanno sostenuto in questo percorso, e gli uffici comunali.

A breve verrà convocata anche una assemblea pubblica a Savigno per raccontare a tutti il lavoro fatto e le nuove prospettive che, grazie al nuovo comune, ci saranno per l’agricoltura.

(di seguito l’odg approvato alla camera)
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ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02915/048

Dati di presentazione dell’atto

Legislatura: 17

Seduta di annuncio: 394 del 18/03/2015

Firmatari
Primo firmatario: FABBRI MARILENA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO

Data firma: 18/03/2015

Stato iter:

CONCLUSO il 18/03/2015

Partecipanti allo svolgimento/discussione

PARERE GOVERNO 18/03/2015

ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ECONOMIA E FINANZE

Fasi iter:
ACCOLTO IL 18/03/2015
PARERE GOVERNO IL 18/03/2015
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 18/03/2015
CONCLUSO IL 18/03/2015

Atto Camera Ordine del Giorno 9/02915/048

presentato da
FABBRI Marilena

testo di

Mercoledì 18 marzo 2015, seduta n. 394

La Camera,

premesso che:

il Comune di Valsamoggia deriva dalla fusione dei Comuni di Bazzano, Crespellano, Castello di Serravalle, Monteveglio e Savigno in forza della legge regionale dell’Emilia-Romagna n. 1 del 2013 che all’articolo 4 (norme di salvaguardia) prevede: «L’istituzione del Comune di Valsamoggia non priva i territori montani dei benefici e degli interventi speciali per la montagna stabiliti dall’Unione europea e dalle leggi statali e regionali. Ai fini dell’attuazione della legge regionale dell’Emilia-Romagna 20 gennaio 2004, n. 2 (Legge per la montagna) e in parziale deroga a quanto previsto dall’articolo 1, comma 5 della suddetta legge, il Comune di Valsamoggia è definito montano limitatamente ai suoi territori individuati come zone montane dalla Giunta regionale con la propria deliberazione n. 1734 del 2004, attuativa della legge regionale n. 2 del 2004, e accede ai benefici di legge in relazione alla popolazione e alla superficie dei suddetti territori;

anche la legge Delrio n. 56 del 2014 al comma 128 prevede espressamente che l’istituzione del nuovo comune non priva i territori dei comuni estinti dei benefici che a essi si riferiscono, stabiliti a loro favore dall’Unione europea e dalle leggi Statali;

in ordine al pagamento dell’IMU sui terreni agricoli la situazione pregressa era la seguente:

Savigno: territorio totalmente esentato;
Castello di Serravalle: territorio totalmente esentato;
Monteveglio: 94 per cento territorio esentato;

il provvedimento in esame penalizza i proprietari di terreni dati in affitto a coltivatori diretti siti nei comuni precedentemente esentati in quanto montati o parzialmente delimitati (come Monteveglio, al 94 per cento del suo territorio considerato montano) in quanto, per effetto della fusione, il Comune di Valsamoggia è stato classificato «parzialmente montano» mentre questi ultimi sarebbero stati classificati totalmente montani;

all’avvio del percorso di fusione dei comuni, si è sempre garantito a queste comunità che non avrebbero perso i diritti intrinsechi al loro essere zone montane, dal regime fiscale alla zonizzazione dei GAL,

impegna il Governo

a chiarire che i comuni nati da fusione, ai quali si applicano le leggi sopra citate, mantengono il diritto previgente all’esenzione dell’IMU agricola sui territori degli ex comuni montani già titolari dei suddetti benefici in quanto riconosciuti totalmente esenti o nella percentuale esentata; per quanto attiene al Comune di Valsamoggia si riconoscono i benefici già riconosciuti agli ex Comuni di Savigno, Castello di Serravalle e Monteveglio.

9/2915/48.

 

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