Lavori in corso e interventi strutturali

Dopo i sopralluoghi operativi con l’Autorità di Bacino Regionale, ente competente per i corsi fluviali, nei giorni successivi agli eventi meteo del 16-17maggio scorso, sono iniziate le operazioni nei torrenti Ghiaia e Samoggia. In particolare sul Ghiaia, oggetto di esondazione, si stanno rimuovendo i detriti della vegetazione che la piena ha trasportato con diversi cantieri aperti in più punti, sia a valle che nel centro urbano di Monteveglio, e più a monte fino a Castello di Serravalle. Per quanto riguarda gli interventi strutturali finalizzati a ridurre il rischio in caso di eventi di questa portata – che rientrano nelle categorie dei cosiddetti eventi con tempi previsti di ritorno da cinquantennali a duecentennali – ma che ormai sappiamo, potrebbero verificarsi con tempistiche decisamente più imprevedibili e ravvicinate, saranno messi in campo due fasi di intervento.
(*nota da leggere prima di proseguire: le due fasi di intervento vengono direttamente dal confronto con l’Autorità di Bacino e i suoi tecnici specializzati. In questi giorni ho letto molte interpretazioni e proposte su quello che è successo e quanto c’è da fare. Invito tutti però a informarsi e ragionare tenendo conto di fonti ufficiali e dati scientifici, perché alcune delle cose che ho letto – sia sulle cause dell’esondazione, sia su come evitarla – sono del tutto in contrasto con i principi basilari della fluidodinamica applicata all’idrodinamica fluviale).
La prima fase consiste nell’allargamento della sede del torrente, utilizzando le aree demaniali e golenali presenti, al fine di aumentare la superficie utilizzabile, ridurre i picchi e aumentare la possibilità di laminazione naturale. Questi lavori interesseranno diversi tratti del torrente, con la rimozione anche di isole di materiale che si sono formate e vegetazione spontanea cresciuta sui sedimenti depositati. Ne approfitto per informare anche che non sarà abbassato il letto del fiume, come alcuni cittadini hanno proposto in questi giorni. Non è utile e anzi può essere dannoso perchè il movimento delle acque può creare dei dislivelli e accumuli che causano l’effetto contrario a quello voluto. La seconda è la valutazione della creazione di una cassa di espansione a monte del centro montevegliese, cioè la zona in cui il torrente è costretto ad un restringimento per via dell’abitato storico. La funzione è di intercettare e regolare parte delle acque in eccesso durante violenti eventi meteo. È un progetto che richiede analisi puntuali e un tempo di realizzazione di anni, non di mesi. Quindi è un elemento che, se sarà definito utile e/o necessario, andrà inserito nei progetti di investimento pluriennale regionali.Nei prossimi giorni vi darò anche un aggiornamento sulle frane e le strade. Anche in questo caso sono stati eseguiti i sopralluoghi per il ripristino ed è in corso la redazione dei progetti esecutivi.
Ricordo infine che stasera alle alle ore 20.30 in Sala Sognoveglio a Monteveglio, insieme ai Presidenti delle Municipalità di Monteveglio, Castello di Serravalle e Savigno, parleremo di danni, rimborsi e rendicontazioni legate agli eventi di maggio. L’incontro è aperto a cittadini, imprese e amministratori di condominio.

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