Contenimento consumi energetici. I primi provvedimenti a Valsamoggia

Il caro energia che ha già messo in estrema difficoltà famiglie e imprese avrà significative ripercussioni anche sulla erogazione dei servizi pubblici se non si interverrà in maniera strutturale con provvedimenti di portata molto più ampia rispetto ai primi interventi. A Valsamoggia possiamo contare su tanti 𝗶𝗻𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗶𝗻 𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗮𝗿𝗺𝗶𝗼 𝗲𝗻𝗲𝗿𝗴𝗲𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗲 𝗳𝗼𝗻𝘁𝗶 𝗿𝗶𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗻𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝘁𝗶 a partire dalla 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮 𝗹𝗲𝗱 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲 𝟲𝗺𝗶𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗹𝗹𝘂𝗺𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮 che ha portato una riduzione di consumo di energia elettrica di circa il 75% e meno emissioni in atmosfera per circa 997 tonnellate di CO2 stimate l’anno, equivalente al beneficio che si otterrebbe piantando 664 nuovi alberi. Ma si è investito molto anche su edifici scolastici e pubblici per interventi negli involucri, negli infissi e in nuove centrali termiche, senza dimenticare che nel 2015 abbiamo inaugurato a Monteveglio la 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝘀𝗰𝘂𝗼𝗹𝗮 𝗲𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗻𝗼𝗺𝗮 𝗮𝗹 𝟭𝟬𝟬% 𝗰𝗲𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗮 𝗖𝗮𝘀𝗮𝗖𝗹𝗶𝗺𝗮 𝗚𝗢𝗟𝗗 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘁𝘂𝗯𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗴𝗮𝘀, ora divenuta la consuetudine costruttiva dei nuovi edifici e abitazioni. Dal 2016, inoltre, 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗮 𝗹’𝗲𝗻𝗲𝗿𝗴𝗶𝗮 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗮 𝗻𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗲𝗱𝗶𝗳𝗶𝗰𝗶 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘃𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗱𝗮 𝗳𝗼𝗻𝘁𝗶 𝗿𝗶𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶 𝗲𝗱 𝗲̀ 𝗰𝗲𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗮 𝗚𝗢 (garanzia di origine) e diversi edifici sono dotati di pannelli 𝗳𝗼𝘁𝗼𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮𝗶𝗰𝗶 𝗲/𝗼 𝘀𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗰𝗼. Ma non sarà abbastanza per contrastare gli aumenti vertiginosi della componente energia e per questo si è deciso di 𝗮𝗻𝘁𝗶𝗰𝗶𝗽𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝟲𝟬 𝗺𝗶𝗻𝘂𝘁𝗶 𝗹𝗼 𝘀𝗽𝗲𝗴𝗻𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗺𝗮𝘁𝘁𝘂𝘁𝗶𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮 𝗶𝗹𝗹𝘂𝗺𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 e 𝗿𝗶𝗱𝘂𝗿𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗮𝗰𝗰𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗹𝘂𝗰𝗶 𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗮𝗿𝗰𝗵𝗶 𝗲 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝗰𝗶𝗰𝗹𝗼-𝗽𝗲𝗱𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶, 𝗼𝘃𝗲 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲, 𝗳𝗶𝘀𝘀𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗹𝗼 𝘀𝗽𝗲𝗴𝗻𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟮𝟯.Accanto alla rimodulazione del funzionamento degli impianti di pubblica illuminazione ci sono inoltre 𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗮𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗻𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘀𝘂𝗺𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗮𝗹𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 (per esempio non riscaldare o raffrescare le stanze che restano vuote e spegnere o ridurre la temperatura quando gli uffici sono chiusi) e altre che sono 𝗺𝗶𝘀𝘂𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗶 𝗮 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗼 𝘇𝗲𝗿𝗼 (per esempio maggior utilizzo possibile della luce naturale, evitando l’accensione delle luci artificiali se non indispensabili; ridurre per quanto possibile dell’uso dell’ascensore, prediligendo l’uso delle scale e spegnimento notturno dello stand-by dei device). Si applicano agli uffici comunali ma vanno benissimo per tutti gli ambiti, aziende, uffici e case.Al netto di quanto sta accadendo, si immaginava da tempo che prima o poi sarebbe arrivato uno shock energetico derivante dall’attuale sistema di approvvigionamento troppo sbilanciato a favore di territori con crescente instabilità socio-politica e troppo poco evoluto sul fronte rinnovabili. Del resto, 10 anni fa fu presa una delle scelte più penalizzanti per un paese con pochissime disponibilità di risorse energetiche proprie: limitare il grande sviluppo delle rinnovabili italiane eliminando il sistema incentivante quando ancora eravamo lontanissimi dal raggiungimento degli obiettivi. Per risparmiare meno del 10% in bolletta, oggi ci troviamo con un +300% medio, impossibile da sostenere e che dovrà essere mitigato con risorse che letteralmente saranno bruciate dall’emergenza e non strutturali come se fossero state investite nei tempi giusti.

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