Lotta contro la droga: arrestato il probabile sostituto dello”zio”

Da anni abbiamo intensificato l’impegno e gli investimenti contro i fenomeni di illegalità legati soprattutto allo spaccio di stupefacenti, sempre più pericolosi perché più accessibili e prodotti o tagliati con sostanze sintetiche sempre più letali. Ringrazio la Comandante e tutto il Corpo di Polizia Locale per il controllo costante sul territorio e mi complimento per gli importanti risultati raggiunti. La stretta collaborazione con i cittadini e il clima di fiducia verso le forze dell’ordine contribuisce a creare una rete importante che va a beneficio di tutti.
L’indagine della Polizia Locale che ha portato nei giorni scorsi all’arresto di un cittadino di nazionalità marocchina O.M. di 49 anni, da tempo residente sul territorio di Valsamoggia e con precedenti specifici per spaccio, colto in flagranza mentre cedeva dosi di cocaina a una italiana residente in Valsamoggia, ha avuto inizio da una serie di segnalazioni fatte da cittadini nell’ambito del controllo di vicinato promosso sul territorio. Nell’abitazione dell’uomo, gli uomini della Polizia Locale, oltre ad altre dosi di cocaina destinate allo spaccio e decine di banconote per un totale di 8.000 euro proventi di spaccio e occultati all’interno dei cuscini del divano di casa, hanno rinvenuto anche una piccola bilancia di precisione e degli involucri plastici utilizzati per il confezionamento delle dosi. O.M. è stato così arrestato e, in attesa del processo, gli è stata applicata la misura cautelare del divieto di dimora sul territorio della Città metropolitana di Bologna. Dalle indagini svolte, diversi elementi porterebbero a pensare che O.M. avesse sostituito sulla piazza dello spaccio locale il connazionale conosciuto come “lo zio”, arrestato nel mese di novembre dalla stessa Polizia Locale di Valsamoggia, con 120 grammi di cocaina equivalenti a circa 600 dosi e 50.000 euro in contanti. Un’attività che ebbe inizio nell’ambito del protocollo denominato “Scuole Sicure”, sottoscritto con la Prefettura di Bologna.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *