Abbiamo appreso poco fa da una conferenza stampa che l’ordinanza regionale – un provvedimento che non abbiamo ancora – per la zona rossa di Bologna, sposterà la chiusura di nidi e scuole dell’infanzia di domani a lunedì 8 marzo. Le ragioni che sono state riportate sono quelle di lasciare più tempo alle famiglie per organizzarsi e l’aggiunta della zona rossa di Modena, che rende necessario uniformare il più possibile i provvedimenti.
Sarà possibile essere sicuri e dare risposte alle domande su tutto il resto del provvedimento, in modo certo e dettagliato, soltanto una volta che l’ordinanza regionale verrà emessa e potremo leggerne il testo.
È difficile commentare la scelta di rivedere in questo modo una decisione già comunicata, che può anche contenere elementi validi tra le sue cause ma che genera ulteriore confusione.
Il mio auspicio, che è anche un appello ai vertici decisionali, è di non trovarci più in situazioni come quella di oggi. Che si attenda l’emanazione di ordinanze ufficiali, che si cerchi per quanto possibile di evitare comunicazioni che generino ambiguità.
Senza alcun intento polemico, ritengo molto importante proteggere il filo di comunicazione, chiarezza, fiducia che unisce cittadini e istituzioni, molto prezioso e molto fragile, soprattutto in questo momento.