Ordinanza regionale: da oggi le nuove restrizioni e alcune considerazioni

Come anticipato, è uscita l’ordinanza regionale, in vigore da oggi per i prossimi 15 giorni, che ci fa entrare come intera area metropolitana di Bologna in zona arancione rafforzata. Qui ordinanza completa, di seguito la sintesi dei principali punti.

Giovedì, all’annuncio dei provvedimenti, ho letto diversi commenti sul tema. Vi vorrei dare alcuni elementi, necessari per valutare il quadro complessivo della norma regionale e dei dati che ci hanno comunicato, che ritrovate anche nelle immagini allegate.

IN MENO DI 10 GIORNI I NUMERI DEL CONTAGIO SONO ESPLOSI.

Fino a pochi giorni fa il trend era costante o in leggero calo, pochi e isolati erano i casi nelle scuole e accessi agli ospedali entro limiti assolutamente gestibili. Addirittura, abbiamo letto, si ipotizzavano riaperture di alcuni servizi ancora sospesi. Poi, in pochi giorni, tutto è cambiato: numeri più che raddoppiati, accessi agli ospedali molto elevati, record assoluto giornaliero di nuovi positivi. Con due caratteristiche diverse dalle altre fasi: crescita esponenziale di casi nella popolazione giovane, in particolare 6-13, età media delle persone che necessitano di cure ospedaliere crollate vicino al valore medio di 40 anni. Il tutto con un nuovo fattore significativo: nei numeri sono pressochè azzerati i casi di positivi nelle case di riposo, che prima erano una buona percentuale del totale, perchè ormai completato il ciclo di vaccinazione. Quindi, isolati e positivi, sono tutti componenti della comunità ‘circolante’.

ARANCIONE SCURO PER EVITARE IL ROSSO. Diciamolo, i numeri sono già molto vicini (e in alcune zone hanno superato, guardate la tabella allegata) i valori da zona rossa, ovvero lockdown totale. Passare da una via intermedia è stata una proposta per tentare di ridurre i numeri ed evitare il blocco totale.

OSPEDALI IN ESTREMA PRESSIONE. Sono ormai quasi 700 i posti letto a Bologna (escluse tra l’altro terapie intensive e semi intensive) dedicati a pazienti covid. Le proiezioni, senza fare nulla ci avrebbero portato a superare i 1000 in pochi giorni per poi proseguire oltre. Significherebbe conseguenze molto serie sulla gestione emergenziale delle cure non covid e di tutta l’attività ordinaria e programmata che ha già subito importanti ripercussioni. Tutti sono consapevoli che il provvedimento è estremamente duro, soprattutto sulle scuole, che però risultano penalizzate per via dall’abbassamento dell’età dei positivi. Che, nella quasi totalità dei casi (e metto quasi solo perchè non ho tutti i dati) non risultano contagiati a scuola, ma hanno portato da fuori il virus dentro la scuola con il conseguente blocco di intere classi o istituiti per via dei protocolli di sicurezza. Situazione che ha messo in crisi il tracciamento e il sistema di comunicazioni sanitarie.

Ho letto poi la polemica sui mercati settimanali. Qui vanno fatte due considerazioni: il primo è l’equiparazione delle attività mercatali con quelle in sede fissa. Quindi se sono consentite le prime, lo sono anche le seconde, sempre con le stesse regole di attenzione sanitaria. Il secondo è che, comprendendo i rischi di assembramento, tutti i mercati sono sottoposti a controlli straordinari. Questa mattina il mercato di Bazzano, ad esempio, si sta svolgendo con operatori addetti a contare le persone all’interno dell’area e a verificare l’uso delle mascherine e non risultano problemi significativi.È chiaro che ormai dopo 12 mesi di restrizioni e senza certezze sul piano vaccinale (che credo sia l’unico vero modo per uscire da questa situazione) per la mancanza stessa di certezze sulle forniture, la tensione è molto alta. Ma il quadro generale, in cui dobbiamo registrare ancora più di 200 decessi al giorno (ormai siamo vicini ai 100mila deceduti dall’inizio della pandemia), con situazioni di ricoveri in condizioni critiche anche di giovanissimi e sempre più varianti del virus in circolazione, impone a tutti ancora maggiore attenzione e rispetto delle regole che ci vengono date.

Qui il link al post che sintetizza le misure da “arancione scuro” in vigore: https://www.facebook.com/DanieleRuscigno1/posts/3828617193896749

In foto: alcune tabelle che erano allegate al provvedimento regionale, esemplificative della situazione, e i numeri di Valsamoggia aggiornati

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