Pane, amore e fantasia alla Casa tra le nuvole

Come amministratori di Valsamoggia partecipiamo ogni settimana a tante iniziative e abbiamo avuto la possibilità di inaugurare tante opere e servizi per la collettività. Spesso accompagnati da qualche immancabile polemica, anche quando si parla di una nuova scuola o della riqualificazione di un parco pubblico da decenni dimenticato.

Poi però capita di andare a fare un saluto alla Festa della Casa tra le Nuvole: pensi di stare li un pochino, ma in pochi minuti vieni trascinato nel vortice di una comunità che balla, canta e sorride alla vita tra mille sfide quotidiane da superare.

E quella struttura diventa non più solo la somma di mattoni ben posizionati, ma una progetto di vita che riesce a far esprimere al meglio quei ragazzi e quelle ragazze che la abitano e quella comunità fatta di genitori e figli, amici, educatori e sostenitori.

Un gruppo che è riuscito in questo piccolo grande miracolo perché ci ha creduto. Più forti di qualsiasi ostacolo.

Per questo ringrazio la comunità di Valsamoggia che grazie alle possibilità del nuovo comune ci ha consentito lo scorso anno di versare gli ultimi 160mila euro necessari per completare la struttura. Probabilmente uno tra i migliori investimenti del nuovo Comune Unico.

Anche perchè passando qualche ora alla Casa tra le nuvole, ti accorgi che molti dei ‘grandi’ problemi quotidiani in cui perdiamo tanto tempo sono quasi banali rispetto al valore aggiunto che potremmo generare, se tutti lavorassero insieme per raggiungere obiettivi come questi.

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