Si è concluso con un diniego da parte del responsabile del procedimento dello sportello unico per le attività produttive di Valsamoggia, l’iter della richiesta di un privato per la realizzazione di una centrale a syngas a Crespellano (qui avevo spiegato in sintesi).
Nel dettaglio, la prima richiesta di impianto da 200kw è stata ritirata, mentre la seconda ha avuto parere negativo in quanto l’intervento sarebbe stato ammissibile solo in caso fosse rientrato nell’uso “c6” (Definizioni – RUE, dell’art. 3.6.7. RUE per gli ambiti AAP), che ammette solo la realizzazione di impianti esclusivamente destinati all’autoproduzione di energia, mentre in sede di conferenza è emerso il contrario.
Colgo l’occasione per ribadire che il Comune di Valsamoggia, almeno fino alla fine del mio mandato da Sindaco, non ha in programma la realizzazione di alcuna centrale a biomasse, non per pregiudizio rispetto a questa tecnologia ma perchè non prioritario nel piano energetico comunale per tutta una serie di considerazioni già illustrate. Ricordo anche però che nulla vieta ad altri privati di fare richieste simili sul nostro territorio e, se rispondenti a tutti i requisiti di legge, a realizzare il progetto.
Concludo osservando come spesso, in Italia, vicende come questa rischiano di essere strumentalizzate ad arte alla ricerca di brevi lampi di visibilità, quando semplicemente basta lasciare che l’iter procedurale delle leggi e regolamenti vigenti faccia il suo corso.