Tre Comuni un unico obiettivo: il progetto di fusione di Cavezzo, Medolla e San Prospero

moIeri sera sono stato invitato ad esporre il percorso di fusione dei Comuni della Valsamoggia dal gruppo di lavoro intercomunale nominato dalle amministrazioni modenesi di Cavezzo, Medolla e San Prospero costituitosi per richiedere uno studio di fattibilità, che è stato presentato alla popolazione nell’ottobre dello scorso anno, e che è stato seguito da un odg approvato nei consigli comunali che impegna le amministrazioni ad avviare le azioni politico amministrative per favorire il perseguimento dell’obiettivo di fusione.

Qui le slide che ho usato per illustrare il nostro percorso. Faccio i miei complimenti a tutti gli intervenuti, sindaci, amministratori, dipendenti e cittadini, soprattutto per il contenuto e il merito delle domande che hanno posto. A tutti auguro un buon lavoro.

Principi per lo Statuto del nuovo Comune di Valsamoggia: la cittadinanza digitale

HowManyInternetUsers Sono iniziati i lavori delle due commissioni dell’Assemblea Costituente del nuovo Comune di Valsamoggia che dovranno produrre gli articoli che poi diventeranno parte dello Statuto comunale.

Ho inviato queste prime proposte alle commissione statuto relative ai diritti digitali dei cittadini, che credo non possano mancare tra i principi fondamentali del nuovo ente, richiedendo un’audizione per illustrarle. Oltre ai tre articoli, che sotto riporto, stiamo lavorando ad uno specifico articolo relativo a strumenti di deliberazione elettronica. Chiunque abbia suggerimenti o proposte mi può scrivere a daniele.monteveglio@gmail.com o su fb/tw/skype (gli articoli proposti sono ovviamente in bozza).

TITOLO xx – PRINCIPI DI CITTADINANZA DIGITALE

Art. xx Diritto di accesso alla Rete Internet

Tutti hanno eguale diritto di accedere alla Rete Internet, in condizione di parità, con modalità tecnologicamente adeguate e che rimuovano ogni ostacolo di ordine economico, sociale e territoriale. Il Comune si impegna a sviluppare progettualità adeguate per garantire tale diritto.

Art. xx Diritto alla trasparenza dei dati – Open Data

I dati prodotti dal Comune di Valsamoggia devono ritornare alla comunità in generale sotto forma di dati aperti (Open Data) e resi universalmente disponibili.

(L’attuazione italiana della direttiva comunitaria è avvenuta con il Decreto legislativo 24 gennaio 2006, n. 36, pubblicato nella G.U. del 14 febbraio 2006, n. 37. Il provvedimento è stato predisposto dal Ministro per le politiche comunitarie e da quello per l’innovazione e le tecnologie, in accordo con i dicasteri degli Affari Esteri, Giustizia, Economia e Finanze, Funzione pubblica).

Art. xx Uso software libero – Open Source

Il Comune di Valsamoggia si impegna ad utilizzare prioritariamente software libero o a codice sorgente aperto. Laddove il software venga sviluppato internamente o per conto della Pubblica Amministrazione esso dovrà essere distribuito con licenza Gnu/Gpl.

(Vedi modalità previste dal D.Lgs 34/12)

Anche Rifondazione per il SI alla fusione ma chiede confronto sui futuri obiettivi

Il Partito della Rifondazione Comunista della Valle Samoggia si unisce alle altre forze politiche locali (Pd, Idv, Udc) che vedono nella fusione l’opportunità di garantire i servizi e sostenere soprattutto le fasce deboli della popolazione. Questa la risposta del Partito Democratico della Valle Samoggia al documento politico inviato dal Prc che potete leggere qui (pdf).

“Il PD della valle del Samoggia risponde positivamente alla sollecitazione contenuta nel
documento di Rifondazione comunista e dichiara fin da ora la propria disponibilità ad
aprire un tavolo di confronto sui temi da loro proposti. Considera i modi e i toni usati in
quel documento il segno di una effettiva volontà di confronto fra forze politiche diverse che hanno in comune valori portanti per il futuro della nostra società a partire dal patrimonio della lotta di Liberazione, segno distintivo anche dei comuni della nostra vallata e delle culture che hanno saputo esprimere.
Condivide che i temi indicati debbano essere al centro della discussione per le prospettive
della nostra realtà territoriale e della comunità che ci vive.
Considera di positivo per l’auspicato nuovo comune il si’ critico espresso nel documento e,
dato che lo stile non è acqua, considera il modo di procedere di Rifondazione una risposta
concreta alle posizioni preconcette e strumentali che troppo di frequente tentano di agitare
e rendere confuso il confronto in vista del referendum del 25 novembre sulla fusione dei
comuni della nostra vallata. È difficile infatti non vedere come questa sia, sul piano locale
e nazionale, l’unica e vera proposta di cambiamento e di innovazione istituzionalecostruita e pensata per il bene comune della nostra collettività e il futuro dei nostri giovani.”

Il valore simbolico del processo di fusione dei comuni

In tutti questi primi mesi di dibattito sull’ipotesi progettuale di costituire un Comune Unico in Valle Samoggia, ci siamo soffermati molto sulla concretezza dei vantaggi materiali che tale processo potrebbe portare ai cittadini e meno su quello che è il valore simbolico di questo processo, inteso, come ci spiega il Prof. Zamagni,  docente di Economia Politica all’Università di Bologna, come il “mettere assieme” (dal greco ‘simbolon’) contrapposto all’idea imperante di questi decenni che è quella di dividere territori, comunità ed in generale enfatizzare il concetto del “diverso” per creare paure e spaccature ad arte nella nostra società. Di seguito uno stralcio del suo intervento tenuto a Crespellano il 14 Gennaio che qui potete anche scaricare ed ascoltare (ringrazio il Dott.Baldini per il file) in formato integrale e che sotto riporto testuale.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=S6tc-4wXZkI]

“Chiudo complimentandomi con voi perchè iniziative come queste, dell’ANPI e del Comitato Dossetti, preceduto dall’illustre medico, hanno un ruolo fondamentale, perchè sono luoghi, questi, in cui si dibattono queste cose, in cui ci sono imprenditori, sindaci, vicesindaci, gente dall’associazionismo che cominciano a capire che se si vuole ci si può veramente mettersi e anche la vostra iniziativa della fusione io la giudico molto positivamente perchè va in questa direzione.Fondere 5 comuni e raggiungere quindi la massa critica oggi è straordinario, e non vuol dire cancellare le identità perchè si fonde l’aspetto istituzionale ma le storie rimangono divise, la storia di Crespellano sarà diversa da quella di Monteveglio, ognuno dovrà mantenere la propria identità. Io vengo da una città, sono nato a Rimini, i romagnoli sapete come son fatti, sono tutti un po’ anarchici, e a Rimini addirittura la città è divisa in borghi, io ero del borgo di San Giuliano e anche noi ci tenevamo a mantenere la nostra identità e il nostro borgo, ovviamente, era superiore, era il borgo di Fellini, io abitavo vicino a Fellini, poi c’era il borgo di Sant’Andrea… Questo per dire che unire i comuni non vuol dire cancellare le identità, assolutamente. Vuol dire capire che ci sono iniziative a livello di politica locale, di sviluppo locale, che non possono essere operate a livello di comuni di 9.000- 10.000 abitanti, troppo poco, bisogna raggiungere la così detta massa critica che può essere 50.000 può essere 80.000 a seconda dei casi . Ogni realtà territoriale ha la sua storia quindi fate bene a farlo perchè non è solo un aspetto di vantaggio economico questa vs. iniziativa, ma ha un valore simbolico, di simbolo, e la parola simbolo è bella. Sapete cosa vuol dire simbolo? E’ una parola greca SIMBOLON che vuol dire “mettere assieme”, il contrario di DIABOLON in greco “colui che divide”, SIMBOLON è colui che unisce, quindi il valore simbolico di questa vostra iniziativa voi lo dovete sottolineare e spiegarlo opportunamente ai vostri concittadini di questo e di altri comuni.In ogni caso tanti cari auguri per le vostre iniziative e complementi per la vs. vivacità civile e per la vs. apertura culturale.”

( fusione valle samoggia valsamoggia vallesamoggia comuni)

La proposta di un Comune Unico nella Valle Samoggia – 1

All’inizio di questo mandato amministrativo le amministrazioni comunali della Valle Samoggia hanno deciso di intraprendere un percorso per valutare l’opportunità di fondere i comuni e procedere così ad una riorganizzazione della pubblica amministrazione locale per mantenere e migliorare i servizi erogati ed avvicinarli alla cittadinanza. Lo scenario in cui ci troviamo è quello di sempre minori risorse disponibili agli enti locali che devono far fronte alla richiesta di sempre maggiori servizi da parte dei cittadini (es. asili nido, assistenza agli anziani, cura del territorio ma anche servizi sportivi o culturali ecc. ecc.) anche a copertura di quei fondi che lo Stato ha smesso di garantire (come i fondi per le scuole elementari e le maestre di sostegno, i contributi all’affitto, borse lavoro, interventi di manutenzione del territorio e delle strade).

Perché si può avanzare ora una proposta di fusione nella valle samoggia?

Le nostre amministrazioni da circa 20 anni lavorano insieme – prima tramite la Comunità montana ora tramite l’Unione dei comuni ed il Distretto – ed un numero sempre più elevato di servizi viene erogato in forma associata senza neppure, in molti casi, che il cittadino ne abbia conoscenza. Una parte significativa del personale dei comuni è stato trasferito in Unione e nel giro dei prossimi due anni delle funzioni fondamentali di fatto all’interno dei comuni rimarranno soltanto i servizi demografici e la gestione finanziaria. Saremo quindi arrivati alla massima espressione possibile di integrazione tramite l’Unione e questo non basterà più a fronteggiare le nuove esigenze della cittadinanza. Per questo la proposta di fusione è una salto di qualità, attraverso la costruzione di una casa comune più grande e forte che permetta di fare le scelte necessarie nei tempi giusti. Approfondisci