24 mesi di Valsamoggia attraverso un giro su tutto il territorio

24aTra pochi giorni inizieremo con la Giunta Comunale e i Presidenti di Municipio un lungo giro su tutto il territorio per condividere i primi importanti risultati dell’attività del nuovo comune (21 milioni di investimenti, 440 mila euro di costi della politica risparmiati e riduzione di 2 milioni di euro delle spese generali) e raccogliere nuove indicazioni e richieste da inserire nella seconda parte del programma di mandato.

Questi sono i luoghi previsti per il giro che toccherà tutte le frazioni e i principali quartieri di Valsamoggia. Date e sedi degli incontri con la cittadinanza saranno comunicati la prossima settimana. Colgo l’occasione per ripubblicare anche l’opuscolo allegato allo scorso giornalino comunale (qui il PDF) su questi primi mesi di attività. Invitiamo i cittadini che hanno richieste di ulteriori incontri a comunicarcelo per inserirli in programma.

Municipio di Bazzano:

  1. Bazzano Centro
  2. Quartieri Via Resistenza – Gramsci
  3. Quartieri Via Castelfranco – Caduti di Sabbiuno – Magazzino
  4. Quartiere Sirena

Municipio di Castello di Serravalle:

  1. Castelletto
  2. Serravalle
  3. Ponzano, Zappolino, Bersagliera, Tiola

Municipio di Crespellano:

  1. Crespellano centro
  2. Calcara
  3. Ponte Samoggia

Municipio di Monteveglio:

  1. Monteveglio centro
  2. Montebudello
  3. Stiore
  4. Oliveto
  5. Ziribega

Municipio di Savigno:

  1. Savigno centro, Merlano, Samoggia
  2. Vedegheto, Vignola dei Conti
  3. Bortolani, San Prospero, Rodiano, Madonna di Rodiano
  4. Santa Croce, San Biagio

300 caschetti per bici ai bambini di Valsamoggia

300 CASCHETTI PER BICI AI BAMBINI DI VALSAMOGGIA. Dopo il successo dell'anno scorso, abbiamo ripetuto l'iniziativa e…

Pubblicato da Daniele Ruscigno su Mercoledì 25 maggio 2016

 

25 aprile: l’esempio di quei giovani nella crisi di questi tempi

13051604_1717845968454387_2801440734682411002_n“Buongiorno a tutti e benvenuti alle Celebrazioni per il 25 aprile.

Ringrazio subito l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, che svolge un lavoro prezioso e che ha contribuito alla organizzazione del lungo cartellone di eventi che da qualche settimana sta arrichendo il tutto il nostro territorio. ANPI su cui come Amministrazione abbiamo fortemente voluto investire in Valsamoggia e che ci ha portato a inaugurare infatti qualche mese fa una nuova sede a Crespellano.

È difficile quest’anno parlare di Libertà e Democrazia e delle tante e dei tanti che sono morti per realizzarla nel nostro Paese, senza pensare a quello che succede ogni giorno ai nostri confini, nei nostri mari, in Europa, senza pensare alle centinaia di morti e alla disperazione nei campi profughi.

Non è possibile ricordare la Resistenza e rendere omaggio ai partigiani e ai caduti senza dire chiaramente e ad alta voce che il filo spinato che si vuole erigere al Brennero è una sfregio e una ferita. Non solo all’idea e al progetto di Europa unita.

È uno sfregio all’umanità e a quei valori che ci rendono quello che siamo.

È una ferita che stiamo infliggendo a noi stessi credendo invece, in modo miope, di proteggerci.

I partigiani sapevano che piegare la testa poteva voler dire sicurezza momentanea. Poteva voler dire avere salva la vita invece di metterla a repentaglio combattendo.

Ma sapevano anche che, senza libertà e senza diritti, questo avrebbe avuto un significato spaventoso per loro stessi ma anche per le generazioni a venire, per i loro figli.

Il 25 aprile diventa solo retorica se smettiamo di essere capaci di riconoscere il fascismo e l’abisso in cui era sprofondato l’uomo nella seconda guerra mondiale, quando lo vediamo ripetersi.

Tocca a ognuno, ognuno al proprio livello, raccogliere l’eredità dei partigiani e difendere la libertà e la democrazia.

A chi governa, nelle politiche e nelle grandi decisioni e a ogni cittadino nella vita quotidiana.

Ancora di più oggi tocca a noi visto che, per motivi anagrafici, in sempre meno occasioni avremo l’onore di sentire raccontare quegli orrori direttamente da chi li ha vissuti. E in questa transizione la sfida per non dimenticare poggia tutta sulle spalle delle nuove generazioni. Un augurio quindi di buon lavoro va ad Anna Cocchi, prima Presidente non partigiana di Anpi Bologna.

Mi ha sempre colpito immensamente la giovane età di tanti dei partigiani che persero la vita.

Lo ricordavo anche alle ragazze e ai ragazzi della terza media di Monteveglio che ho accompagnato alla mostra sulla Linea Gotica che abbiamo allestito nella sede del parco regionale qui a San Teodoro e che vi invito a visitare. E lasciatemi ringraziare il ricercatore storico Daniel Degli Esposti che sta preparando una pubblicazione che raccoglie tutta la storia dei Cippi di Valsamoggia. Sarà un documento veramente prezioso per tutta la nostra comunità.

Ma dicevo della giovanissima età dei Partigiani. Poco più che bambini in molti casi.

Ecco, per certi versi è come se il contrasto con l’attualità per questo fosse ancora più stridente.

Ragazzini che con saggezza e maturità costruiscono il futuro democratico di un Paese da un lato, e dall’altro, oggi, il ripetersi molte volte di adulti che hanno un comportamento da bambini.

Adulti rimasti bambini che di fronte a problemi complessi e globali come guerre, carestie, sconvolgimenti climatici e tutte le conseguenze che ne derivano, preferiscono tapparsi gli occhi e le orecchie, illudendosi che qualche muro o filo spinato possa fermare la realtà e salvaguardare qualche concezione teorica, o ancora meglio, retorica di sicurezza.

Illudendosi che usare i social network per sfogare la paura e la frustrazione che tutti questi problemi e cambiamenti creano possa essere una soluzione.

Illudendosi che possa essere una soluzione fomentare odio o trovare colpevoli da insultare o a cui augurare la morte da dietro una tastiera.

Proviamo invece a seguire l’esempio dei partigiani ed essere un popolo adulto.

Anche se è difficile. Anche se fa paura. La realtà di oggi è complessa ma le soluzioni si trovano solo insieme, solo affrontando davvero i problemi, nel merito, con concretezza, a tutti i livelli necessari.

Le soluzioni si trovano se non tradiamo noi stessi e i nostri valori, quelli della Resistenza, della giustizia, della libertà.

Valori e principi fondamentali contenuti nella prima parte della nostra Costituzione e per cui per tutta una vita si è speso il dottor Alessandro Baldini, che è emozionante e doveroso ricordare oggi, motivo per cui ci ho tenuto particolarmente ad essere a Monteveglio.

Proprio qui chiesi al Dottor. Baldini di tenere l’orazione ufficiale per l’ultimo 25 aprile da Sindaco di Monteveglio prima della grande trasformazione che ha fondato Valsamoggia. Il suo impegno pubblico, professionale, sociale e il suo profilo umano sono tutti esempi da seguire, nel solco dei principi che stiamo richiamando oggi e per cui ancora una volta gli esprimiamo la nostra gratitudine.

Con il rispetto e l’ammirazione per le numerose figure come Alessandro Baldini che tanto hanno dato ai nostri territori e con l’auspicio che tutti noi possiamo seguire gli esempi migliori che ci è stato concesso di conoscere, auguro a tutti un buon 25 aprile.

Viva la Resistenza Viva l’Italia”.

Avere un territorio manutenuto è un diritto ma anche un dovere. Lettera ai frontisti.

20160320_103917Abbiamo investito centinaia di migliaia di euro in questi primi 18 mesi di Valsamoggia per manutenere fiumi, riparare frane, sistemare fossi e regimare gli argini ma spesso sono le manutenzioni più semplici che creano danni gravissimi e mettono in pericolo la comunità, ancora di più oggi che i cambiamenti climatici globali ci espongono a fenomeni atmosferici sempre più violenti a cui non siamo abituati (e preparati) alle nostre latitudini.

Molte di queste manutenzioni sono su terreni di proprietà privata e che quindi DEVONO essere svolte dai proprietari stessi. Una volta gli agricoltori le facevano per preservare le proprie culture ma oggi i nuovi ‘cittadini’ rurali non sentono di occuparsi più di questi problemi esponendo a gravi rischi la popolazione e vanificando investimenti pubblici notevoli.

Per questo in questi giorni abbiamo mandato a numerosi frontisti questa lettera che richiama la basilari norme previste della legge. Spero che la polizia municipale non debba elevare nessuna sanzione perché questo significherebbe che tutti hanno fatto il proprio dovere.

— COMUNE DI VALSAMOGGIA (BO) —

Oggetto: manutenzione fossi di guardia.

Gentile Signor Nome Cognome,

con riferimento alle Sue proprietà di via xxxxx identificate catastalmente al Comune di Valsamoggia, foglio xx, mappale xx, mi permetto di ricordarle la necessità di mantenere in piena efficienza i fossi di guardia posti a margine delle strade pubbliche, comunali o provinciali, al fine di garantire il corretto scorrimento delle acque di superficie ed evitare fenomeni di allagamento delle strade stesse e delle proprietà private contigue, compresa la Sua.

In particolar modo, considerati i cambiamenti climatici in atto ormai evidenti a tutti, che negli ultimi anni hanno comportato sempre più frequenti eventi meteorologici di elevata intensità in un intervallo di tempo molto ristretto, risulta particolarmente importante per la sicurezza idraulica del territorio garantire il rapido allontanamento delle acque di pioggia verso la pianura dove sono state realizzate apposite “casse di espansione”.

La manutenzione di entrambe le sponde dei fossi, compresa la banchina stradale (ovvero, in caso di loro completo interramento, il loro ripristino), la rimozione dei residui di lavorazione, foglie, vegetazione e terriccio eventualmente accumulatisi, la pulizia degli imbocchi intubati e dei tratti tombati, nonché la rimozione dei rifiuti ed il mantenimento delle quote di scorrimento sono altresì imposti dal Regolamento di Polizia Urbane e Rurale (art. 62) nonché dal Codice della Strada (art. 32).

La invito pertanto a concorrere alla protezione del territorio provvedendo agli obblighi richiamati entro un mese dal ricevimento della presente, anche per evitare spiacevoli sanzioni che potranno essere elevate dagli organi di vigilanza preposti che leggono in copia.

Confidando nella più piena collaborazione, La ringrazio fin d’ora e porgo distinti saluti.

Il Sindaco

(Daniele Ruscigno)

100 computer nuovi con un cuore ‘libero’ per le scuole di Valsamoggia

20160305_100836Per un amministratore la soddisfazione di risparmiare soldi pubblici riducendo la burocrazia e impiegarli per dare servizi alla cittadinanza è impagabile. Ancora di più quando parliamo di giovani e scuola.

Il nuovo Comune di Valsamoggia ha reso tutto questo possibile, consentendo di stanziare risorse per l’acquisto di 100 nuovi computer notebook per gli studenti delle scuole locali per un investimento complessivo di 50mila euro.

linux valsamoggiaLa consegna dei notebook è diventata una lezione interattiva sull’uso dei software OPEN SOURCE. Coinvolti più di 100 studenti delle nostre scuole medie che si sono cimentati nell’uso del sistema operativo libero Linux e di alcuni software di programmazione realizzando alla fine della loro giornata alcune animazioni digitali.

20160305_095455‘Docenti’ d’eccezione, gli alunni della 3 AI dell’IIS BelluzziFioravanti che ringrazio per la disponibilità e la competenza, insieme alla preziosa collaborazione della Preside Roberta Fantinato e del Prof. Marcello Ravazza.

 

20160305_100705Presenti anche i dirigenti Sergio Simoni e Enrico Zanaroli e l’Assessore alla scuola del Comune di Valsamoggia, Angela Di Pilato. Un  ringraziamento anche a tutti i funzionari comunali, le maestre, gli operatori scolastici e al servizio informatico associato (Vegetti-Dalla-Azzolini). Sotto la galleria di foto completa.

 

Il “Papa Buono” nuovo Patrono di Valsamoggia

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San Giovanni XXIII Papa (Angelo Giuseppe Roncalli), Papa dal 04/11/1958 al 03/06/1963

Valsamoggia ha il suo nuovo Patrono: si tratta di San Giovanni XXIII Papa, il “Papa Buono”, da poco canonizzato da Papa Francesco, indicato dai parrocci delle parrocchie del nostro Vicariato e la cui ricorrenza cade l’11 di ottobre.

Papa Giovanni XXIII è una figura molto amata in particolare dai cittadini italiani, fedeli e non. Ha avuto un ruolo rilevante su temi ancora oggi di stringente attualità, come la Pace e le relazioni internazionali.

Da questo punto di vista l’enciclica Pacem in Terris del 1963, resta estremamente significativa nonostante siano passati oltre 50 anni dalla sua stesura. Le parole spese a supporto della creazione di una vera e coesa comunità internazionale, operante secondo i principi di libertà, giustizia e solidarietà, sono quantomai attuali. Principi non astratti ma ancorati a terra innanzitutto da uno sguardo ben attento ai rapporti economici. E dalla consapevolezza, che emerge per esempio nel richiamo al principio di sussidiarietà, della difficoltà di trovare uno schema definitivo in un tema come quello delle organizzazioni politiche nazionali e sovranazionali.

Accanto all’attenzione data alle organizzazioni e alle strutture, non manca poi quella al fatto che esse siano composte da uomini e donne. In questo senso, chiunque abbia l’onore di servire le istituzioni non può non sentirsi toccato dall’appello ai “governanti”, a operare per il meglio a servizio del “bene comune”.

Trasportato sullo scenario internazionale, tutto questo diventa un accorato invito a fare tutto il possibile per lavorare per la Pace. Un invito improntato anche a principi spirituali, ma senza mai essere troppo ingenuo o slegato dalla realtà. Si tratta piuttosto di un realismo orientato al progresso che, per esempio, se riconosce da un lato che è la paura e non i principi morali a spingere al disarmo, auspica che sia “lecito tuttavia sperare che gli uomini, incontrandosi e negoziando, abbiano a scoprire meglio i vincoli che li legano, provenienti dalla loro comune umanità”.

home1Nelle parole “non è superfluo ricordare che i profughi politici sono persone”, in quelle dedicate all’integrazione nelle nuove comunità e ai rapporti con le minoranze, si racchiude poi il senso più profondo di una delle maggiori sfide del nostro tempo.

La grande importanza che in questo documento rivestono i diritti delle persone, è la chiave. Diritti sempre legati ai doveri e sempre sostanziati da richiami ed esempi concreti di giustizia sociale, che lo Stato è chiamato a realizzare attivamente, con un parallelo evidente con i principi di eguaglianza sostanziale dell’articolo 3 della nostra Costituzione.

Già da queste brevi riflessioni si può capire quanto Papa Giovanni XXIII sia una figura fonte di ispirazione, per cattolici e laici. Una figura che merita approfondimenti che sono certo arriveranno da qui in avanti, per onorare questo nuovo legame con la comunità di Valsamoggia.

Una comunità che fa dell’unione di storie, identità e tradizioni la sua forza. Sono certo infatti che, accanto a questa nuova festività, che diventa l’unica dal punto di vista civile (cioè relativamente alla chiusura di scuole, uffici, ecc), ogni comunità continuerà a festeggiare il proprio Santo Patrono di origine. Ognuno di essi rimane infatti dal punto di vista religioso: ciascuno riuscirà a portare avanti le proprie tradizioni e insieme ne creeremo di nuove, legate alla straordinaria figura di Papa Giovanni XXIII.

Il SI alla fusione vince dappertutto. Nati 3 nuovi Comuni

RER__fusione-di-ComuniProcede la strada dell’accorpamento dei Comuni in Emilia-Romagna, per razionalizzare la pubblica amministrazione e fare squadra tra i territori.

Con i referendum di ieri, domenica 11 ottobre, nascono tre nuovi comuni nella nostra regione, dall’accorpamento delle sei realtà territoriali pre-esistenti e che si aggiungono a Ventasso, nato recentemente dalla fusione dei quattro Comuni dell’Alto Appennino Reggiano, Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto, (250 Kmq e 4.400 abitanti).

A Bologna in particolare, diamo il benvenuto ad ALTO RENO TERME, nato dalla fusione di Porretta Terme e Granaglione, dove ho avuto il piacere di partecipare a varie iniziative a sostegno del sì, per raccontare l’esperienza di Valsamoggia, come mi è capitato di fare in diversi luoghi d’Italia.

La strada è tracciata. Insieme si è più forti per affrontare le difficili sfide del presente e del futuro.

Speriamo che la stagione di riforme partita dal basso, dalla concretezza dei Comuni e dalla forza dei cittadini, possa essere uno stimolo anche per accelerare il cambiamento necessario per tutto il nostro Paese.

Ecco i risultati (fonte sito emr).

Granaglione Porretta Terme
Referendum1 (Fusione) 771 (63,04%) 1.506 (93,14%)
No 452 (36,96%) 111 (6,86%)
Referendum2 (Nome) A
(Acque Alte)
123 (12,60%) 118 (7,78%)
B
(Alto Reno Terme)
318 (32,58%) 902 (59,46%)
C
(Granaglione Porretta Terme
535 (54,82%) 497 (32,76%)
Polesine Parmense Zibello
Referendum1 (Fusione) 297 (52,57%) 402 (51,01%)
No 268 (47,43%) 386 (48,99%)
Referendum2 (Nome) A
(Polesine Zibello)
324 (73,30%) 403 (69,97%)
B
(Terre del Po)
84 (19,01%) 99 (17,19%)
C
(Pallavicinia)
34 (7,69%) 74 (12,84%)

 

Montescudo Monte Colombo
Referendum1 (Fusione) 675 (84,48%) 577 (68,77%)
No 124 (15,52%) 262 (31,23%)
Referendum2 (Nome) A
(Monte dei Castelli)
169 (22,81%) – (-%)
B
(Monti del Conca)
60 (8,10%) – (-%)
C
(Monte Colombo e Scudo)
55 (7,42%) – (-%)
D
(Montescudo – Monte Colombo)
457 (61,67%) – (-%)

 

Buone notizie in arrivo

Valsamoggia_sett15(Editoriale Valsamoggia Settembre 2015)

“Liste di attesa zero agli asili nido e servizi sanitari
di qualità e più vicini. Tra settembre e ottobre poi, il
taglio di tanti nastri frutto di più di 20 milioni di euro
di investimenti nelle scuole, nelle strade, nei fiumi,
nei parchi e nello sport. Questo significa aver risparmiato (per davvero) sui costi della politica e della burocrazia, questo significa aver scelto con coraggio la via dell’innovazione, portando a casa risultati concreti. Valsamoggia per il nuovo anno scolastico metterà a disposizione di tutti i nostri ragazzi due nuove scuole primarie, una media, la riqualificazione di due materne e manutenzioni su tutti i plessi. Nuovi  spazi, possibilità di accesso a tutti (lista di attesa zero ai servizi scolastici per i residenti) e potenziamento di tutte le attività integrative. Buone notizie anche in sanità: il nuovo indirizzo regionale che abbatte i confini tra le aziende sanitarie, ha dato vita ad un importante accordo che permette ai cittadini di fruire di servizi che prima erano inaccessibili. E ancora, grazie all’impegno di tanti cittadini sarà inaugurata “La Casa tra le
nuvole” di Volhand: non un semplice servizio per la comunità ma una straordinaria
esperienza di vita. Questa è la Valsamoggia: 30mila cuori che battono, teste che pensano, mani che lavorano, per una comunità viva e solidale.
Ed è solo l’inizio”.

Opportunità Valsamoggia

luglio2015(Editoriale periodico Valsamoggia – luglio 2015)

“Viabilità, nuove attività produttive e valorizzazione del territorio. Una miscela vincente che sta attirando nuovi investimenti in Valsamoggia, che, per una volta, anche la solitamente complessa macchina pubblica si è fatta trovare pronta ad accogliere. Anzi.

L’ha promossa grazie alla semplificazione e alla lungimiranza che ha visto nascere il nuovo Comune Unico che può finalmente investire e pianificare. A tutto beneficio della nostra comunità, dei servizi erogati e, obiettivo probabilmente più importante di tutti, della ripresa occupazionale.

Il casello autostradale, la nuova bazzanese, i nuovi poli industriali punteranno sempre di più il faro su un territorio ricco di bellezze ed attrattive come per esempio quella dell’itinerario turistico della piccola Cassia appena recuperato e valorizzato, come leggerete in questo numero. Questo è solo l’inizio di un percorso che vuol far diventare Valsamoggia un asse portante dello sviluppo regionale”.

Valsamoggia ha il suo Stemma e Gonfalone

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con gli ideatori dello stemma, Federico e Luca Erioli

Ci è stato ufficialmente consegnato oggi in Prefettura a Bologna dal Prefetto Ennio Mario Sodano alla presenza del Sindaco Metropolitano Virginio Merola , il nuovo Gonfalone di Valsamoggia, frutto del percorso partecipativo che ha visto la proposta dei fratelli Erioli avere la meglio su tutte quelle pervenute.

[VIDEO] La consegna ufficiale

Tra le proposte sottoposte al voto, frutto della preselezione di un esperto esterno che ha individuato quelle più conformi ai criteri di araldica e dunque con maggiori probabilità di superare il vaglio degli uffici di Presidenza della Repubblica e Consiglio dei Ministri, ha prevalso quella ideata da Federico Erioli, cittadino di Valsamoggia: una torre, a evocare la storia del nostro territorio e il suo patrimonio architettonico, e cinque onde a rappresentare il Samoggia e a suggerire la fusione dei cinque ex comuni in una nuova realtà. Erioli ha ottenuto 502 voti pari all’84,8% delle preferenze dei cittadini che hanno visto nella sua proposta una sintesi efficace e originale dell’identità del nostro territorio, della nostra storia e del nostro futuro.

[VIDEO] I fratelli Erioli raccontano come è nato il gonfalone

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il decreto firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i bozzetti siglati dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi

Siamo soddisfatti per come si è svolto questo percorso. Anziché riservare la decisione all’amministrazione, abbiamo coinvolto i cittadini in tutte le fasi della scelta con una procedura trasparente che ci ha anche consentito di risparmiare molto. A Erioli le congratulazioni più vive per aver elaborato la proposta che si è rivelata vincente.

Nel presentare il nuovo Stemma e il Gonfalone, ringrazio tutti i cittadini che con il loro voto hanno contribuito alla scelta e, ancora una volta, coloro che hanno voluto dedicare un po’ del loro tempo a presentare la loro proposta. Tra loro, mi fa piacere ricordarlo, c’è anche una giovanissima: a lei il ringraziamento più sentito e le congratulazioni per aver colto in pieno cosa significa partecipare alla vita della comuni.

Prima uscita ufficiale del nuovo Gonfalone: il 2 agosto alla commemorazione della Strage di Bologna.