“Senza futuro? Non dire cazzate”

wired2014In questi anni me lo sono sentito dire tante volte: non si può fare, è impossibile, non ce la farai mai, certe cose non si possono cambiare.. e tutte le volte dopo aver sentito queste frasi mi è sempre scattato in testa qualcosa che mi ha spinto ad accettare la sfida del cambiamento.

E spesso, grazie alle tante persone che ci hanno creduto e che hanno lavorato per raggiungere l’obiettivo, anche a realizzarlo.

Per questo voglio prendere a prestito la prima pagina di un storica rivista di cultura digitale come ‘titolo’ per il 2014 e fare due inviti:

il primo a tutti quelli che oggi sono in difficoltà, e ne ho conosciuti tanti in questi anni: un invito a non smettere di credere nelle proprie possibilità e continuare a perseguire i propri obiettivi

il secondo a tutti quelli che dicono sempre no, che hanno sempre una critica e mai una proposta, che sostengono la paura e mai la speranza: basta, è ora di costruire insieme, è ora di togliere steccati e non di crearne nuovi.

La gente della Valsamoggia ha da sempre dimostrato di voler scommettere sulla propria capacità di progettare il futuro senza aspettare che altri se lo prendano e la sfida del nuovo Comune, che in tutta Italia stanno seguendo e copiando, ne è solo l’ultimo esempio.

Quindi avanti e se avete un idea e vi dicono che è impossibile da realizzare, urlategli in faccia, anche da parte mia, “non dire cazzate!”.

Auguri di Buon Anno a tutti e naturalmente, benvenuto Valsamoggia!

Ps. siamo a caccia di idee e talenti da proporre al nuovo comune, se ritieni di avere qualche proposta (anche folle!) fatti avanti, è il momento giusto. daniele.monteveglio@gmail.com – fb/tw daniele ruscigno – skype daniele.monteveglio – wa/viber/line +393472308762

Quattro anni di lavoro

(Editoriale Monteveglio Dicembre 2013)

“Quando nel giugno del 2009 sono diventato Sindaco sapevo benissimo che questi anni sarebbero volati ed infatti spesso mi capita di sentire ancora viva l’emozione di quel primo consiglio comunale in piazza, come se fosse ieri. Nel documento di verifica di fine mandato andremo a ripercorre il dettaglio delle tante attività svolte, pertanto voglio qui solo ricordarne due per anticipare alcuni ringraziamenti.

Per primo, ovviamente, il progetto di unificazioni dei nostri comuni, che ha ci ha visti impegnati giorno e notte sia nella fase di progettazione che in quella attuale di preparazione della nuova struttura, ormai definita. Un progetto che riconsegnerà ai futuri amministratori la possibilità di pianificare il futuro delle nostre comunità, garantendo servizi e qualità della vita. Per questo voglio ringraziare tutti i dipendenti dei cinque comuni e dell’unione, senza il loro supporto non ce l’avremmo mai fatta, e dei cittadini che hanno creduto in questo progetto e che hanno dimostrato che, anche in Italia, le cose possono cambiare.

Secondo, la nuova scuola primaria, l’opera in cui cresceranno i futuri cittadini di Valsamoggia, che, dopo mille problemi, ha finalmente preso la strada in discesa che ne vedrà il completamento entro la fine del prossimo anno.

Concludo porgendo un sincero ringraziamento a tutti gli assessori e ai consiglieri comunali, che, nel dibattito, anche a volte acceso, hanno contribuito al raggiungimento di questi obiettivi”.

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Prevenire è meglio..

(editoriale Monteveglio n°5/2013)

Tutti gli anni alle prime piogge dobbiamo assistere, impotenti, alle ormai ricorrenti tragedie causate da fiumi in piena, da versanti che franano ricoprendo case e inghiottendo strade. Eventi che distruggono intere famiglie che in pochi attimi vedono perdere tutto quello per cui hanno lavorato e purtroppo spesso anche la stessa vita di parenti e amici.

Quello che fa più rabbia è che si potrebbero prevenire gran parte di questi disgrazie attraverso interventi di piccola manutenzione ordinaria che tuttavia ad oggi, per i vincoli economici e autorizzativi, sono di difficile realizzazione.

Sono ben 70mila le frane rilevate che fanno dell’Emilia-Romagna la regione italiana maggiormente colpita dal dissesto idrogeologico, ma non sembra che ci sia l’intenzione di procedere ad un vero piano di prevenzione. E non è solo una questione di fondi.

Sul nostro territorio in quattro anni abbiamo investito oltre mezzo milione di euro, che per la maggior parte è andato a riparare danni da dissesto. Se quei fondi fossero stati usati per la prevenzione saremmo riusciti ad intervenire su almeno cinque volte la dimensione del territorio coinvolto.

I Comuni chiedono un piano realizzabile in tempi brevi, anche per stralci funzionali, per usare meno fondi per le emergenze e più fondi per la prevenzione ma soprattutto la possibilità di intervenire direttamente, come abbiamo fatto a Monteveglio, investendo anche una parte delle limitate risorse locali, per evitare di vedere ancora una volta delle persone cercare nel fango le cornici rotte delle loro foto di famiglia”.

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Pagano sempre i deboli

(Editoriale Monteveglio – settembre 2013)

“Programmare gli investimenti ed i servizi della propria comunità ormai è diventato impossibile per gli amministratori locali. Quest’anno, addirittura il termine di approvazione dei bilanci di previsione (!) dell’anno in corso è stato spostato al 30 novembre.. Avete letto bene! È una situazione drammatica che, di fatto, impone ai rappresentanti dei comuni di assumersi la responsabilità di scelte quasi al buio, pur di garantire anche le più elementari prestazioni alla cittadinanza.

Il teatrino sulla famigerata IMU riflette appieno questa situazione, illudendo soprattutto le fasce deboli della popolazione con un risparmio immediato teorico che verrà poi in larga parte pagato (con gli interessi) attraverso nuove imposte dai nomi sempre più esotici che ci attendono entro la fine dell’anno; scaricandone inoltre addirittura l’onere della riscossione, ma non della gestione, agli enti locali.

In questo scenario i cittadini della Valsamoggia devono essere orgogliosi di aver scelto con coraggio di percorrere la strada dell’innovazione, perchè con il nuovo Comune Unico si otterranno quei risparmi e quelle efficienze che serviranno a garantire a tutti, ed in maniera equa, i servizi che ormai lo Stato non è più in grado di erogare, rimettendo tutti noi in grado di tornare a pensare come progettare la nostra comunità del futuro. E se continuano a dirvi che le cose non possono cambiare, dite pure che non è vero, perchè voi l’avete fatto“.

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Cittadini protagonisti della cura del nostro territorio

120x600_c-cDopo alcuni mesi di test, il comune di Monteveglio rende disponibile alla popolazione un nuovo servizio che consentirà ai cittadini di aiutare il comune nella gestione e nella manutenzione del territorio.

ccsComuni-Chiamo è il nuovo strumento che si va ad aggiungere a quelli già esistenti, quindi la classica telefonata o la mail all’ufficio tecnico, e consiste in un applicazione da installare nei cellulari che consentirà di far arrivare direttamente agli operatori della squadra che si occupa di manutenzioni del Comune la problematica in modo tale che possano programmare direttamente e tempestivamente l’intervento.

L’applicazione consente in pochi semplici passaggi di segnalare automaticamente la posizione esatta del problema, poter allegare anche una foto e segnalare qual è la tipologia del problema. Una volta inviata la segnalazione e la relativa conferma di presa in carico, sarà inviata direttamente al tablet dell’operatore della squadra manutentiva comunale che la metterà in lavorazione. Durante le varie fasi dell’intervento chi ha fatto la segnalazione sarà informato delle varie fasi della lavorazione.

appGli operatori, attraverso il tablet in dotazione, chiuderanno poi l’intervento senza bisogno di rientrare. A quel punto i cittadini potranno inviare anche un ulteriore commento rispetto alla qualità dell’intervento eseguito.

Il sistema ha anche un potente aggregatore di segnalazione nel caso in cui la stessa problematica venga inserita da più cittadini e questo consente alla squadra esterna di capire qual è l’intervento più importante ed essere più veloci nella risoluzione della segnalazione.

Ovviamente questo sistema non ci farà superare la carenza di fondi di personale ma ci consentirà di dare le priorità sulla risoluzione degli interventi e di gestire al meglio il personale e i fondi a disposizione. Con questo sistema i cittadini partecipano così attivamente alla cura del nostro prezioso territorio, un modo nuovo di dare un piccolo grande contributo alla nostra comunità.

(segue un breve filmato che spiega come funziona il sistema)

[youtube=http://youtu.be/c7bImRZ-DNQ]

Una bella giornata di sport a Monteveglio

20131013_155930Anche quest’anno si è svolto il Gran Premio di Ciclismo Bruno Beghelli, organizzato come sempre dalla GsEmilia.

Ha vinto Leonardo Duque con un allungo decisivo negli ultimi metri che gli ha consentito di battere tutti sul traguardo del viale montevegliese.

20131013_113854Un grande ringraziamento a tutti gli organizzatori, agli sponsor e ai volontari della Proloco di Monteveglio e dell’Avis, protagonisti degli immancabili stand gastronomici!

Sotto il video di presentazione 2011 del Circuito Tricolore con ospite d’onore Cassanelli ‘Mussein’, imperdibile se vi volete fare due risate!

mussein[youtube=http://youtu.be/XV3RG044ZJI]

Le tradizioni e la tutela di persone e animali

Spettacolo pirotecnico a tempo di musica a Rocca di Roffeno

Il Comune di Monteveglio, con ordinanza comunale n.15 dell’ 8 maggio 2012 , ha deciso di vietare l’accensione, il lancio e lo sparo di fuochi d’artificio su tutto il territorio comunale fino alla fine del mandato amministrativo.

La decisione è stato presa considerando che, l’accensione e il lancio incontrollato di fuochi d’artificio, sono spesso causa di disagio e oggetto di lamentele da parte di molti cittadini e potenziale fonte di rischio per l’integrità fisica delle persone e degli animali.

Il Sindaco, “in occasione di particolari manifestazioni, potrà autorizzare spettacoli pirotecnici musicali e/o silenziosi in deroga alla suddetta ordinanza, previa richiesta scritta e motivata dagli organizzatori”.

Per questo ho ritenuto di concedere la deroga per i fuochi del 18 di agosto, in quanto lo spettacolo pirotecnico presentato è quello usato di solito abbinato alla musica come ad esempio a Rocca di Roffeno o nella stessa Venezia, citata più volte come esempio. Infatti lo spettacolo è depurato da tutte le esplosioni superflue, come i botti di apertura e chiusura e altri effetti sonori tipicamente presenti negli spettacoli tradizionali, ed è stato ridotto a soli 15 minuti.

E’ quindi andato tutto bene? No.

Nonostante la correttezza amministrativa della richiesta e l’impegno da parte dell’azienda che ha realizzato lo spettacolo, anche le sole esplosioni necessarie per “accendere” il fuoco sono comunque ancora sopra il limite che avevo pensato quando ho emesso l’ordinanza. Pertanto tali tipi di spettacoli non avranno più le caratteristiche per avere la deroga da parte dell’Amministrazione e per il prossimo anno l’azienda e gli organizzatori stanno già studiando un nuovo tipo di spettacolo che utilizzerà effetti tipo ‘cascata’, tentando così di coniugare il tradizionale e apprezzato spettacolo luminoso con il rispetto per tutti i componenti della nostra comunità.

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Pluto e Isidoro che riposano..

Quando si intraprendono strade nuove e si cerca di praticarle, non solo a parole, si possono commettere anche errori di valutazione e me ne assumo la responsabilità, credo però che l’importante sia utilizzare le esperienze maturate per migliorare l’efficacia della norma e raggiungere così l’obiettivo prefissato (e quindi non spaventare neanche i miei due inseparabili ‘coinquilini’..).

Biblioteca popolare Peppino Impastato: cultura e partecipazione contro illegalità e neopopulismi

logo_vett1Pochi giorni fa sono stato intervistato da un gruppo di ragazzi che ha costituito una associazione a Bergamo con lo scopo di aprire una Biblioteca popolare intitolata a “Peppino Impastato”.

“L’idea di creare un polo alternativo” – dicono i ragazzi sul sito bibliotecaimpastato.org  – “è per diffondere meglio la cultura e unire ad essa la partecipazione collettiva è sorta subito dopo l’atto unilaterale dell’attuale sindaco leghista di Ponteranica, un paesino poco fuori Bergamo, il quale ha rimosso la targhetta che intestava la biblioteca comunale al martire di mafia Peppino Impastato”.

Faccio i miei complimenti a tutti quelli che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto e ringrazio i ragazzi che sono venuti a Monteveglio per avermi consegnato la tessera della biblioteca popolare.

I libri possono essere inviati per posta o portati di persona al seguente indirizzo: “Progetto Biblioteca Popolare Peppino Impastato c/o ARCI Bergamo – Associazione di promozione sociale Via Quarenghi, 34 – 24122 Bergamo”. Per maggiori informazioni si può contattare l’indirizzo e-mail bibliotecaimpastato@gmail.com

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Tre Comuni un unico obiettivo: il progetto di fusione di Cavezzo, Medolla e San Prospero

moIeri sera sono stato invitato ad esporre il percorso di fusione dei Comuni della Valsamoggia dal gruppo di lavoro intercomunale nominato dalle amministrazioni modenesi di Cavezzo, Medolla e San Prospero costituitosi per richiedere uno studio di fattibilità, che è stato presentato alla popolazione nell’ottobre dello scorso anno, e che è stato seguito da un odg approvato nei consigli comunali che impegna le amministrazioni ad avviare le azioni politico amministrative per favorire il perseguimento dell’obiettivo di fusione.

Qui le slide che ho usato per illustrare il nostro percorso. Faccio i miei complimenti a tutti gli intervenuti, sindaci, amministratori, dipendenti e cittadini, soprattutto per il contenuto e il merito delle domande che hanno posto. A tutti auguro un buon lavoro.

La via è stretta, ma c’è

(Editoriale giornale comunale n°2 maggio 2013)

“Stiamo attraversando un momento storico in cui tutti – partiti, movimenti, rappresentanti dei cittadini e delle istituzioni – e nonostante le difficoltà, dobbiamo continuare il dialogo ed il confronto, senza spaventarsi delle asprezze, per trovare quella via che è stretta, ma che esiste!

La via che da un lato ha la volontà di sfasciare tutto, non preoccupandosi del fatto che dentro a quel “tutto” ci sono anche le garanzie di libertà, democrazia e uguaglianza; e dall’altro lato ha all’opposto l’arroccamento difensivista dentro il Palazzo, che non ha la lucidità di distinguere tra populismo e invece contestazioni costruttive, e che risponde sordamente alla domanda di cambiamento con l’ostinato mantenimento dello status quo, sbattendo porte in faccia a chi prova ancora, testardamente, a portare i cittadini ad innamorarsi di nuovo delle istituzioni, come ha auspicato qualche settimana fa la neo Presidente della Camera Laura Boldrini.

Quella via stretta esiste se abbiamo tutti ben chiaro il fatto che per individuarla, le istituzioni e la politica non devono aver paura di cambiare. Ognuno ai propri livelli, con pazienza, tenendo insieme segnali di esempio e moralizzazione della vita pubblica che possono essere dati subito, ed un lavoro di prospettiva e di riforma, con lo sguardo lungo e con la consapevolezza che ogni cambiamento richiede coraggio e suscita resistenze.

Spero sia questo lo spirito con cui i cittadini della Valsamoggia parteciperanno alla fase costituente che scriverà lo Statuto del nuovo Comune unico, la carta fondante contenente i principi su cui far progredire le nostre comunità”. Il Sindaco Daniele Ruscigno.

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