I 120 anni della Farmacia Osti di Bazzano

I 120 ANNI DELLA FARMACIA OSTI | Rinnovo gli auguri alla Farmacia Osti di Bazzano per il prestigioso traguardo dei 120…

Pubblicato da Daniele Ruscigno su sabato 12 maggio 2018

Intitolata a Silvio Montaguti la biblioteca
di Castello di Serravalle

Si è svolta stamattina la cerimonia di intitolazione della biblioteca di Castello di Serravalle a Silvio Montaguti….

Pubblicato da Daniele Ruscigno su sabato 12 maggio 2018

Giovani e innovazione. Lo School Maker Day 2018

GIOVANI E INNOVAZIONE | Oggi pomeriggio ho avuto il piacere di essere “giudice” all’evento Hackathon che si è tenuto…

Pubblicato da Daniele Ruscigno su venerdì 11 maggio 2018

L’incidente non è una fatalità. Il progetto “Vivi
la strada” sensibilizza i ragazzi alla guida sicura

L’INCIDENTE NON È UNA FATALITÀ | Si chiama “Vivi la strada” il progetto di prevenzione dell’incidentalità stradale…

Pubblicato da Daniele Ruscigno su venerdì 11 maggio 2018

Tariffe in calo con Valsamoggia
E il punto sulla TARI. (I numeri)

Pubblico qui di seguito integralmente le tabelle di confronto – prima e dopo la nascita del comune unico – su Tari, asilo nido e addizionali IRPEF a Valsamoggia, basate su un campione di analisi richiestoci per un approfondimento da un quotidiano locale, che ha pubblicato ieri, domenica 6 maggio, un interessante articolo in merito, purtroppo con un titolo che non rappresenta la sintesi di quanto emerge con evidenza dai dati.

Come si vede infatti i numeri sono molto positivi, in alcuni casi anche oltre le aspettatitive. I vantaggi aumentano per le fasce più deboli in tutta Valsamoggia (vedi per es. la tabella per i nidi ISEE 10.000 euro) e soprattutto per quei territori chi partivano da tariffe più alte.

Dati evidentemente in controtendenza nel panorama italiano e anche locale. Non basta infatti confrontare due dati statici come questi. Bisognerebbe domandarsi, infatti, di quanto i nostri singoli comuni non uniti, avrebbero dovuto aumentare le loro richieste economiche ai cittadini dal 2014 a oggi o quali servizi avrebbero dovuto tagliare o ridimensionare.

Senza parlare poi degli investimenti, il triplo della media regionale, che aprirebbero un capitolo a parte.

E potremo fare ancora meglio anche sulla Tari, non appena sarà bandita e aggiudicata la gara di appalto dell’area di Bologna, di cui siamo in attesa già da alcuni anni.

Ricordo poi che abbiamo anche abolito la tassa sui passi carrai e altri tipi di agevolazioni per le famiglie di Valsamoggia, come la riduzione del contributo sulle mense scolastiche di oltre 200mila euro che ricordavo qualche giorno fa.

Insomma risultati significativi che hanno richiesto un grande lavoro di tutti. E credo che questo vada sottolineato perché se si ha coraggio anche in Italia si può risparmiare sul funzionamento della macchina pubblica per garantire livelli e numero di servizi elevati, anche nei territori più complessi. Magari senza dare sempre la colpa a qualcun’altro dell’impossibilità di far funzionare le cose.

 

 

Ufficio postale Calcara: da giovedì 10 maggio arriva la postazione mobile (con gli stessi orari dell’ufficio postale)

UFFICIO POSTALE CALCARA. GIOVEDÌ 10 MAGGIO ARRIVA IL CAMPER MOBILE | In attesa del completamento dei lavori necessari al…

Pubblicato da Daniele Ruscigno su lunedì 7 maggio 2018

Costi della politica: dal 2014 Valsamoggia
ha risparmiato oltre 800mila euro

2014 – il primo consiglio comunale di Valsamoggia convocato in Piazza Garibaldi a Bazzano

Che l’unificazione dei nostri cinque comuni avrebbe portato risparmi era previsto e infatti, dopo soli quattro anni di lavoro, sono ormai oltre 3 milioni di euro le riduzioni sulle spese generali dell’ente, come emerge dal bilancio consuntivo approvato mercoledì sera in Consiglio Comunale. Tra i vari risultati raggiunti (per esempio gli oltre 27 milioni di euro di investimenti già realizzati), credo sia significativo il dato sui risparmi dei costi della politica che ammontano a oltre 800mila euro dal 2014 a oggi. Un risparmio che deriva dalla diminuzione complessiva delle spese per le indennità non solo del Sindaco, ma degli Assessori (che per effetto dell’unificazione sono calati da 23 a 5) e dei consiglieri (passati da 77 a 16). Quest’anno quei risparmi li abbiamo usati ad esempio per ridurre le rette della mensa scolastica, abbattendo di oltre 200mila euro i costi per le famiglie. Una dimostrazione del fatto che impegnandosi concretamente, non solo a parole, si possono veramente ottenere risultati molto utili per le nostre comunità.

Questi dati, contenuti nella relazione del rendiconto della gestione per l’esercizio 2017, ci dicono inoltre che sono stati raggiunti i tre principali obiettivi per cui è nata Valsamoggia:

1) estendere i servizi. Un risultato raggiunto perché i servizi esistenti sono stati estesi a tutti, compresi i territori degli ex comuni che non li avevano perché carenti di risorse finanziarie.

2) sostenere le fasce più deboli. Un risultato raggiunto spostando su queste persone le risorse che consentissero a tutti i cittadini del comune di Valsamoggia ad avere garantiti, indipendentemente dalla condizione economica e alla residenza, i diritti di cittadinanza, salute e istruzione. Il sostegno alle fasce deboli è confermato anche dagli impegni sottoscritti con le sigle sindacali nella contrattazione annuale territoriale, siglata anche per il 2018. Come è stato fatto lo spiega l’Assessore al Bilancio, Fabio Federici“Con una politica tariffaria e tributaria che ha ridotto il prelievo – alleggerendolo – per le fasce deboli e mantenendolo praticamente inalterato per i redditi più alti. Questo perché la condizione economica non deve essere un ostacolo all’accesso ai servizi dove per servizi intendo, ad esempio, anche la gita scolastica degli studenti.”

3) qualificare la spesa“Perché è vero che avevamo l’obiettivo di ridurre le spese della PA – spiega ancora Federici – ma avevamo soprattutto quello di garantire i servizi. E per farlo, a parità di entrate, abbiamo spostato le risorse dai costi indispensabili per il funzionamento della macchina comunale, ai costi per sui quali possiamo fare scelte politiche cioè sui servizi alla persona, alla cultura e al territorio. Per esempio, i servizi generali che fino al 2015 pesavano per il 32% sul bilancio corrente, oggi pesano per circa il 21,55%. Le risorse sono passate dal finanziare il funzionamento classico della macchina a sostenere la cultura, i servizi alla persona, il territorio, le Proloco, gli impianti sportivi, le polisportive. Risultati che non tutti i Comuni possono dire di poter raggiungere con disinvoltura.”

INVESTIMENTI, ENTRATE, USCITE

Sul lato degli investimenti la media di Valsamoggia è percentualmente superiore a quasi tutti i comuni della provincia di Bologna e, dato più importante, il livello si mantiene costante nel tempo rendendo il territorio competitivo rispetto ad altri come dimostra la crescita demografica. Nell’ambito dei Comuni della Città metropolitana Valsamoggia ringiovanisce grazie all’arrivo di nuove famiglie che vedono questo territorio come un punto d’approdo interessante per il loro futuro.

Entrate: il bilancio evidenzia come nonostante siano confermate anche quest’anno le riduzioni delle aliquote fatte nel 2015, siano aumentate le entrate Irpef 2017 (+660mila euro circa) per via di un aumento del reddito e del numero dei cittadini di Valsamoggia. L’altro dato significativo sono i -200mila euro di entrate sui servizi alla persona per effetto del nuovo sistema tariffario che riduce le tariffe per le famiglie entrato in vigore nei mesi scorsi.

Le uscite sono in linea con il 2016. Il grosso della spesa corrente è su servizi e sul territorio (tra cui sport, servizi, nuovi agenti di polizia municipale). Ridurre la spesa pubblica non è un obiettivo in sé quanto piuttosto utilizzare bene i soldi che derivano da questa riduzione.

25 aprile 2018

(DISCORSO INTEGRALE)

Buongiorno e benvenuti anche quest’anno in Piazza, per ricordare, in questa data simbolica, la liberazione del nostro Paese dalla dittatura nazifascista.

Ringrazio davvero tutti voi per essere qui, a partire dal Presidente del Municipio Davide Nanni, i rappresentanti di ANPI, sempre presenti e molto attivi nell’organizzazione di importanti iniziative e il Prof. Tito Menzani dell’Università di Bologna.
Ma lasciatemi ringraziare in particolare il Teatro delle Ariette che alle 12 in sala polivalente presenterà una lettura teatrale con gli studenti del liceo Leonardo da Vinci di Casalecchio di Reno e i ragazzi del Dream Club per il lavoro intitolato “Resistenza in Valsamoggia” che dopo ci presenteranno in sala consigliare.

E’ soprattutto a questi ragazzi e ragazze che voglio rivolgere questo mio breve saluto.

Poche settimane fa, stavo ascoltando la radio in auto, e a un certo punto ho sentito un signore che parlava di “razza bianca da difendere”. Ho pensato a un programma di storia, magari in preparazione al ricordo del tragico e sciagurato periodo ventennio fascista che partorì uno dei più grandi abomini che una società civile potesse mai concepire, le leggi razziali.
E invece no. Era un candidato alla carica di Presidente di una delle Regioni più importanti d’Italia, nell’anno corrente 2018.
2018. Avrò capito male, mi sono detto. E subito a digitare sul mio telefono, scoprendo che le prime pagine di tutte le testate titolavano su questo. E i social network erano già scatenati, con migliaia di commenti… la maggior parte dei quali con contenuti che SOSTENEVANO quelle dichiarazioni. Anzi. Che ne rincaravano la dose, in una miscela di rabbia, odio e violenza senza freni.
Ve ne leggo solo uno tra i tantissimi: di un certo Alessandro Gagliano che ce l’aveva contro chi ha la pelle di colore diverso: “… Aprirei i campi di sterminio per farvi estinguere. Siete solo una razza sottosviluppata. Fiero di essere razzista”.
Chiudo l’episodio ricordando che quel signore ha poi ritrattato la frase dicendo che si era espresso male. Successivamente è stato eletto con il 50% dei voti.

Immagino che con quelli cercherà di difendere la razza bianca… o più probabilmente contribuirà solamente ad indebolire ancora di più quei principi della nostra Costituzione nata proprio dalla Resistenza Antifascista, che si ispiravano al rispetto degli altri e al garantire a tutti pari opportunità attraverso quei principi alla base della nostra democrazia.

Art.3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

E allora perchè vi ho raccontato questo episodio.

Per ricordare che il nazifascismo non è nato dal nulla. Quella che si pensava la liberale e moderna società italiana del ventennio ha progressivamente perso la capacità di distinguere il giusto dal drammaticamente sbagliato e si è lasciata andare a semplificazioni per dare risposte alla difficoltà di trovare soluzioni a problemi complessi. Auspicando prima e sostenendo poi un uomo solo al comando a cui delegare ogni forma di rappresentanza istituzionale, prima indebolite da anni di delegittimazioni e intimidazioni.
Il resto è storia. Con il popolo che arrivò ad accettare le leggi razziali, scoprendo solo dopo che, ancor prima di carnefice esso stesso divenne vittima.

Vedo molte analogie con i nostri giorni, un prolungato periodo di crisi economica, i profondi cambiamenti sociali, messaggi populisti che si fanno largo attraverso l’uso metodico e senza scrupoli dei nuovi strumenti digitali. Molto più efficaci della propaganda nei vecchi cinematografi e con i volantini perchè estremamente penetranti e invasivi, anche se costruiti su presupposti totalmente inventati.

Mi hanno detto qualche giorno fa sulle celebrazioni di oggi: “dite le solite cose, poi avete visto alle ultime elezioni, i movimenti di chiara ispirazione neofascista non hanno preso neanche l’1%. Il tema non esiste”. Credo purtroppo che sia una considerazione profondamente sbagliata, come abbiamo potuto capire meglio in un ciclo di interessanti incontri organizzati proprio dalle Anpi locali sulle “galassia nera”, fatta di associazioni, movimenti, società sportive e di volontariato che confermano che i numeri sono molto molto diversi e in forte crescita e che evidentemente hanno trovato altrove rappresentanza della loro ideologia.

Tocca a noi e decidere da che parte stare.

Possiamo stare in silenzio, lasciando che siano altri ad occuparsene e cedere alla tentazione assecondare certi istinti.
Oppure scegliere ogni giorno di rifiutare ogni tipo di discriminazione, forma di odio e incitamento alla violenza. Fare sentire la nostra voce, anche quando è più facile stare dalla parte dell’opinione prevalente. E non accettare il compromesso al ribasso di chi non ha il coraggio di esprimersi nettamente su questi temi. Una scelta – lasciatemi dire – di gran lunga molto più semplice di quei giovani partigiani che scegliendo la libertà sapevano che molto probabilmente avrebbero sacrificato la propria vita.

Per questo voglio credere che pur tra molti segnali negativi, ci possa essere ancora traccia di quegli anticorpi necessari e rispondere alle sfide di una comunità aperta e rivolta verso il futuro. Non aspettiamo però il grande gesto coraggioso di un condottiero per partire, partiamo dal nostro vivere quotidiano. E usiamo il nostro tempo per lavorare su quello che ci unisce e non su quello ci divide.

W il 25 aprile
W la Resistenza
W la libertà

Lunedì 30 aprile ricevimento in diretta FB
con l’Assessore regionale Raffaele Donini

TORNA IL RICEVIMENTO DEL SINDACO IN DIRETTA FACEBOOK. OSPITE L'ASSESSORE REGIONALE RAFFAELE DONINI | Lunedi 30 aprile…

Pubblicato da Daniele Ruscigno su martedì 24 aprile 2018

 

Nuova Bazzanese: la viabilità provvisoria
di via Lunga

Siamo ormai alle fasi conclusive della nuova S.P. 569, meglio nota come “Nuova Bazzanese”. Per consentire di ultimare il raccordo tra la Bazzanese e la Via Lunga, con rotatoria sopraelevata rispetto il piano viario della S.P. 569 (tempo stimato per la riapertura 5/6 mesi) si rende necessario chiudere parte dell’attuale viabilità (in rosso nelle immagini) e provvedere a una viabilità provvisoria di cantiere (in giallo), che consenta il passaggio ai veicoli: in particolare si utilizzerà la rampa di innesto alla nuova viabilità, provvisoriamente a doppio senso di marcia, e il nuovo innesto alla zona industriale attraverso la Via Pastore.

La viabilità provvisoria sarà operativa dal mese di maggio (a breve le date precise), così da utilizzare anche i mesi estivi, tendenzialmente con meno veicoli, per i lavori. Ovviamente, laddove possibile, si consiglia ai mezzi pesanti in direzione del comparto industriale, di usare la Via Emilia. Per favorire la circolazione sarà istituito il divieto di sosta temporaneo lungo la carreggiata di Via Pastore, realizzando la specifica segnaletica.

Nel mese di maggio sarà inoltre chiusa definitivamente anche Via Martignone, all’intersezione con la “Nuova Bazzanese” in costruzione.

Ricordo infine che nel primo semestre del 2019 è previsto per il termine dei lavori di TUTTA la nuova viabilità, mentre per l’estate 2018 è attesa l’apertura dello svincolo della Muffa.

Nelle immagini i diversi percorsi consigliati e il disegno del nuovo svincolo:

1. Direzione Crespellano Bologna – Bologna Crespellano: si usa il nuovo svincolo aperto in entrambi i sensi di marcia

2. Direzione Bologna – Via Lunga: si entra alla mano nel nuovo braccio di Via Pastore

3. Direzione Via Lunga – Crespellano: si esce alla mano dal nuovo braccio di via Pastore

4. Direzione Via Lunga – Bologna: si passa da Ponte Ronca

5. Direzione Crespellano – Via Lunga: si passa uscendo alla prima uscita e si rientra nel nuovo braccio di via Pastore

6. Disegno dello svincolo finale: la S.P. 569 (in rosso) passa sotto allo svincolo di accesso (in azzurro e in quota); il passaggio pedonale sarà garantito nel lato sinistro del nuovo svincolo