Fognatura via Caduti di Sabbiuno a Bazzano

Alcune indicazioni operative. I lavori di questa importante opera pubblica, attesa da molti anni da tutto il comparto, inizieranno l’11 settembre. Il lavori si svolgeranno in due stralci operativi. Il primo, in GIALLO nel disegno, sarà quello realizzato dall’azienda che ha vinto la gara di appalto comunale (quadro economico 550mila euro). Si partirà dall’incrocio con via Panzanesa con un cantiere itinerante di circa 50mt per volta, posando e allacciando la fognatura e sottoservizi. Il secondo stralcio, in ARANCIO (quadro economico 230mila euro), è ad opera del privato lottizzante e inizierà a seguire la conclusione del primo tratto. Successivamente ai lavori di scavo sarà ripavimentata tutta la strada. In aggiunta al progetto originale abbiamo inserito anche la pubblica illuminazione in tutti i tratti che attualmente ne sono sprovvisti. Tempi indicativi di conclusione e collaudo lavori: 6-8 mesi.

Torna a suonare l’orologio della Torre Civica di Bazzano

Il recupero del monumento frutto di una efficace collaborazione pubblico-privato

Una torre che riprende vita. Un simbolo cittadino tornato agli antichi splendori. Un suono familiare per tanti cittadini di Bazzano che è tornato a farsi sentire. Domenica mattina, dopo un recupero del meccanismo che da mesi non faceva più il suo mestiere con precisione e puntualità, è tornato ufficialmente a suonare l’orologio della Torre Civica di Bazzano.

L’abbiamo sempre detto: le municipalità non perderanno la loro identità con la fusione. E questo è un intervento che dimostra quanto questa affermazione sia alla base del nostro lavoro quotidiano a Valsamoggia. La Torre Civica è un simbolo storico di Bazzano. Un edificio intorno al quale l’identità dei bazzanesi è cresciuta nel tempo e si è radicata sempre di più. Da qualche tempo il meccanismo dell’orologio si era deteriorato fino alla completa rottura. Il suo recupero e il ritorno ai rintocchi sarà un momento importante per Bazzano e, nel ringraziare il Comitato e il suo portavoce Ezio Predieri, mi auguro che tutto il territorio possa abbracciare questo simbolo. L’orologio batterà le ore, le mezze ore e i quarti d’ora e avrà un rintocco particolare alle 12, orario che nel passato scandiva le giornate di agricoltori e lavoratori. Per evitare che arrechi disturbo nelle ore notturne, batterà l’ultima ora in serata per riprendere la mattina successiva.

Il progetto, fortemente voluto dal Comitato “La Campana di Mezzogiorno”, è stato condiviso dalla Fondazione Rocca dei Bentivoglio e cofinanziato dal Comune di Valsamoggia e dalla rete d’impresa ViviValsamoggia, che riunisce imprenditori del settore enogastronomico, agricolo e turistico impegnati nella valorizzazione della Valsamoggia e delle sue eccellenze. I fondi devoluti da ViviValsamoggia sono stati in parte raccolti in occasione della serata “Solstizio d’Estate in festa” organizzata in Rocca a Bazzano grazie alla presenza dei produttori della vallata e al supporto della Fondazione Rocca dei Bentivoglio con cui è stata promossa una Lotteria dedicata alla Torre.

Le voci di chi ha contribuito all’inaugurazione di oggi:

Elio Rigillo, Direttore della Fondazione Rocca dei Bentivoglio: “Quella Torre Civica è sempre stata, ed è ancora oggi, un elemento importante per l’identificazione civica del paese. L’intervento di recupero del monumento per ora ha riguardato il meccanismo dell’orologio ma speriamo che presto possano essere recuperati anche i bellissimi interni in legno della Torre (una Torre degli Asinelli in miniatura) affinché questo simbolo possa essere aperto alle visite. Sarebbe bellissimo che tutti potessero scoprire il panorama a 360° di cui si può godere dalla sua cima”.

Ezio Predieri, portavoce del Comitato “La Campana del Mezzogiorno”: “Mi commuove pensare che presto risentiremo i rintocchi dell’orologio. Per molti di noi la Torre era quella che ci faceva sentire a casa una volta arrivati alla curva della Muffa, punto da cui, venendo da Bologna, si inizia a vedere il suo profilo all’orizzonte. E da troppo tempo era rimasta in silenzio. Ringrazio moltissimo il Sindaco Ruscigno per aver appoggiato questa iniziativa. È vero che la Torre è soprattutto un simbolo della Municipalità di Bazzano ma io spero che lo diventi per tutti. Un simbolo di unione. Perché a dividere nessuno ci guadagna e si finisce per non apprezzare più niente”.

Alberto Bettini, Presidente di ViviValsamoggia e titolare della Trattoria Amerigo di Savigno: “I rintocchi del mezzogiorno sono cari a tutti e, per chi lavora nel mondo dell’accoglienza come noi, sono il richiamo delle persone che vengono a sedere alle nostre tavole per apprezzare i prodotti generosi di questa terra. Partecipare a questa iniziativa è stato molto più di un contributo: è frutto dell’impegno di imprenditori locali che credono e amano questa terra. Le Torri dell’Orologio e i Campanili sono da sempre il simbolo di ogni territorio e delle persone che ci vivono, ma allo stesso tempo costituiscono per chi arriva un punto di riferimento importante. Per noi, valorizzare significa anche contribuire alla tutela di beni storici e architettonici che raccontano il territorio esattamente come i prodotti e i servizi che offriamo ai nostri clienti”.

Luca Patelli, in rappresentanza della municipalità di Bazzano: “Siamo molto soddisfatti del progetto che ha coinvolto la Torre Civica. Come Municipalità sosteniamo la riqualificazione del paese e continueremo certo su questa strada anche per il futuro”.

Importante operazione antidroga messa a segno a Valsamoggia

Guardia di Finanza e Polizia Municipale hanno sequestrato oltre 90 chili di hashish e arrestato due persone per traffico di droga

Si è conclusa nelle scorse ore con due arresti, il sequestro di oltre 90 chili di Hashish (per un valore di mercato pari a oltre mezzo milione di euro) e 10mila euro in contanti, una importante operazione antidroga messa a segno dalla Guardia di Finanza in collaborazione con la Polizia Municipale di Valsamoggia.

I militari e gli agenti, nel pomeriggio del 3 agosto, stavano controllando un’auto con targa francese intenta ad effettuare uno scambio con un furgone di colore scuro. Quando si sono accorti di avere i militari alle spalle, i conducenti delle vetture – entrambi di origine nordafricana – hanno tentato una disperata fuga fallita grazie alla prontezza degli operatori che li hanno immediatamente immobilizzati.

Un controllo del furgone ha portato poi al ritrovamento di diverse chili di stupefacente che si sono aggiunti ad un’altra importante quantità recuperata nell’abitazione del conducente, residente in località Bazzano.

I due soggetti coinvolti sono stati arrestati con la pesante accusa di traffico di droga e ora si trovano nel carcere della Dozza di Bologna in attesa della decisione dell’Autorità Giudiziaria.
D.S. trentaquattrenne di origine marocchina e clandestino sul territorio italiano, è risultato avere numerosissimi precedenti penali per droga, furto, porto abusivo di armi e altri reati. Su R.A. quarantaduenne anche lui di origine marocchina e residente da diversi anni a Bazzano di Valsamoggia, gravavano invece precedenti specifici per traffico di droga.

Siamo orgogliosi del contributo dato dagli agenti del Corpo di Polizia Municipale di Valsamoggia a questa operazione. Gli importanti investimenti del nostro Comune in personale e in dispositivi di controllo elettronici di ultima generazione fatti in questi anni, ci stanno consentendo un presidio più puntuale del territorio e la possibilità di dare supporto agli altri corpi specialistici in caso di necessità. Ringrazio quindi la Comandante Monica Righi e tutti gli agenti che sono stati coinvolti e naturalmente gli operatori della Guardia di Finanza che quotidianamente svolgono un lavoro spesso nascosto ma estremamente importante per combattere l’illegalità e i fenomeni di criminalità.

2 AGOSTO 1980, Bologna non dimentica

Siamo sicuri che sia ancora così? E non mi riferisco ai famigliari delle vittime, alle forze di pronto soccorso, alle associazioni di volontariato e ai tanti cittadini che quel giorno a mani nude fecero di tutto per soccorrere le centinaia di persone ferite nel piazzale della stazione. Ma a quella parte sempre più grande della nostre comunità che scivola nell’indifferenza.

Magari gli stessi che non ricordano più chi sono Falcone e Borsellino, che sperano in un ritorno del regime fascista (“era tutto più ordinato”, dicono), o quelli che “il 2 agosto c’è una manifestazione politica in Via Indipendenza, accidenti, non so dove parcheggiare!”. O, ancora, a quella parte di istituzioni che ritiene ormai superfluo ricordare la più brutale strage dal dopoguerra (l’impressione è quella di vedere sempre meno sindaci e gonfaloni) e a quelle che dovrebbero fare il possibile per fare piena luce su quei fatti.

Dopo tanti anni a cui partecipo a questo evento in rappresentanza della nostra comunità, oggi torno a casa con questo senso di insoddisfazione, ma più che mai convinto che vadano sostenuti con maggiore forza tutti quelli che non si sono mai fermati nella ricerca della verità e della giustizia per le vittime di quella strage.

Vittime che fino alle ore 23 di oggi verranno ricordate in vari punti della città grazie a narratori della memoria della strage. Per chi fosse interessato ad assistervi qui il link con la mappa.

 


Titan, un’occasione mancata

Tutti ormai riconoscono che Valsamoggia, con il polo industriale del Martignone e di via Lunga, è diventata la principale zona di investimenti non solo metropolitana, ma probabilmente una delle maggiori a livello regionale. Questo grazie principalmente alla nuove infrastrutture di viabilità ma anche a una pianificazione unitaria che gli enti locali facero in vista della futura confluenza nel nuovo comune unico. Non solo grandi industrie ma anche ampliamenti di tante aziende locali piccole e medie, nelle varie zone artigianali locali, in parte già in corso, in parte che si attueranno con l’approvazione a settembre del nuovo piano operativo. Tradotto: tanti nuovi posti di lavoro e molte opportunità per tutto l’indotto.

Per questo, se pur formalmente legittima, ritengo un errore la scelta di Titan (raro caso di azienda che si sta spostando), che ha delocalizzato prima nel modenese e ora anche quanto rimasto nel piacentino (anche se “lascia” qui una controllata ad alta tecnologia e di progettazione sul territorio). L’ho detto due anni fa, durante la prima crisi aziendale, e l’ho ribadito ora, anche a fronte di questo ultimo atto che di fatto disapplica l’accordo sottoscritto due anni fa tra i lavoratori e azienda alla presenza delle istituzioni regionali e locali.

Detto questo, in questi giorni mi sono più volte confrontato con i sindacati e in particolare la FIOM CGIL Bologna, le RSU e anche direttamente con alcuni lavoratori, che ho incontrato al fine di trovare la migliore soluzione anche in questo frangente. Per questo sostengo pienamente l’accordo sottoscritto dai lavoratori che impegna l’azienda a ricollocare integralmente il personale che non decida di trasferirsi a Piacenza. In accordo con le parti sociali, saremo parte attiva nella fase di reperimento di proposte da aziende locali o vicine alle residenze dei lavoratori. Questo è quanto ho detto ai media locali che purtroppo, credo per motivi di spazio, non è stato riportato integralmente.

In tutto questo, poi, c’è chi dimostra ancora una volta, con le solite polemiche, di far fatica a comprendere che mai come ora c’è bisogno di tenere insieme tutti, invece che giocare a delegittimare continuamente il lavoro degli altri. Che siano lavoratori attivi otto ore in reparto, sindacati che si impegnano per chiudere accordi, istituzioni che provano a rendere concreta e duratura la ripresa economica.

Un Consiglio Comunale speciale

In una sala piena, alla presenza dei rappresentanti della comunità di Valsamoggia, abbiamo consegnato ieri sera due importanti riconoscimenti a due benemeriti concittadini.

Il primo a Elisa Ferrari, campionessa italiana di Pallamano, per meriti sportivi conseguiti quest’anno e per il suo impegno per la promozione di questo sport tra i giovani.

Il secondo al Signor Hamrahi Bari Ali, al valore civico, per essere intervenuto in un tentativo di scippo nel nostro territorio, bloccando con coraggio i malviventi e consentendo alle forze dell’ordine di intervenire.

A entrambi, tra gli applausi calorosi, i complimenti e il ringraziamento di tutta la cittadinanza del Comandante di Stazione Maresciallo Farina, della Comandante della Municipale Monica Righi e del Presidente del Municipio Luca Grasselli.

Cittadino di Valsamoggia blocca due malviventi

Qualche giorno fa Hamrahi Bari Alì, residente a Bazzano di Valsamoggia, durante un tentativo di scippo messo in atto da due malviventi di Reggio Emilia, con un gesto coraggioso ne ha ostacolato la fuga consentendo alle forze dell’ordine di identificare e fermare i due soggetti. Abbiamo invitato il nostro concittadino nel prossimo consiglio comunale del 25 luglio per ringraziarlo pubblicamente insieme al Comandante della Stazione locale dei Carabinieri che, grazie ad un tempestivo lavoro di indagine, in poco tempo sono riusciti ad individuare gli scippatori. (in foto l’articolo de Il Resto del Carlino dello scorso 11 luglio)

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In strada in mezzo alla gente

Dopo l’episodio di rissa aggravata di alcuni mesi fa abbiamo concordato con una rappresentanza di residenti alcune azioni da attuare sul comparto di Via della Resistenza a Bazzano, tra le quali il potenziamento della videosorveglianza, dell’illuminazione e alcuni dossi rallentatori.

Ho chiesto, come abbiamo fatto già tante altre volte, di illustrarle nel quartiere, nel parco, insieme alle forze dell’ordine e ai rappresentanti del municipio. Una modalità forse un po’ romantica e vecchio stile, in un periodo di social network pieni di notizie fasulle create ad arte e dibattiti sterili e inutili. Un richiamo alla realtà fatto anche dal Maresciallo Farina e dai rappresentanti delle forze dell’ordine, che invitano a segnalare i fatti a loro ad esempio tramite il 112 numero gratuito sempre attivo.

Ai professionisti della polemica da tastiera risponderemo sempre con la voglia di metterci la faccia per andare oltre i soliti stanchi tentativi di delegittimazione del lavori di tanti, che nulla producono e che non interessano a nessuno. Grazie al Maresciallo Farina, al Maggiore Calvi, alla Comandante Righi, al Presidente Grasselli ai rappresentanti di Acer e ai tanti cittadini che hanno dato un prezioso contributo.

Un nuovo percorso didattico nel Parco dell’Abbazia

Abbiamo presentato nei giorni scorsi, durante una mattinata passata insieme ai bambini e ai ragazzi di ogni grado delle scuole di Monteveglio, il progetto di riqualificazione naturalistica e sistemazione idrogeologica del Rio San Teodoro che prevede anche la creazione di un percorso didattico/ricreativo a tema naturalistico. Un esempio di come un intervento di manutenzione che ha come obiettivo principale quello connesso alla mitigazione del rischio idrogeologico, può diventare una riqualificazione che restituisce una porzione di territorio valorizzandola e rendendola fruibile per un numero maggiore di persone e attività.

Il progetto prende in esame un’ampia area incolta in via di rinaturalizzazione, collocata nelle immediate vicinanze del centro abitato di Monteveglio, all’interno del Parco dell’Abbazia. Si tratta di un ex terreno coltivo di oltre 4 ettari di proprietà pubblica, abbandonato da oltre vent’anni e su cui in passato sono stati realizzati interventi di difesa e protezione idrogeologica. L’area è habitat di vita di molte specie animali di interesse comunitario quali uccelli, rettili, anfibi, chirotteri, insetti e il progetto ha come priorità il rispetto di queste peculiarità naturalistiche. Accanto a queste esigenze, c’è però la volontà di utilizzare le aree a fini didattico/ricreativi, con la creazione di un percorso naturalistico/paesaggistico che consenta di valorizzare habitat e paesaggi circostanti. Data la vicinanza, il percorso risulterà in continuità con il principale parco pubblico (Parco Arcobaleno), a ridosso dell’abitato di Monteveglio e con il Parco naturale dell’Abbazia di Monteveglio.

Il primo tratto del tracciato avrà il carattere di percorso da parco pubblico, adatto anche ad attività sportive e a semplici passeggiate con la creazione di una serie di punti panoramici, con posa di sedute e bacheche informative, in linea con il progetto di sviluppare un percorso didattico ricreativo rivolto a scuole e cittadinanza per una completa valorizzazione, anche conoscitiva e fruitiva, delle peculiarità ambientali del sito. I camminamenti verranno realizzati in modo da consentire l’utilizzo in sicurezza anche in caso di fondo bagnato. Per una completa fruizione è prevista inoltre un’illuminazione pedonale a basso impatto da utilizzare nelle prime ore notturne.
Il tratto successivo, verso monte, ha tutte le caratteristiche di un sentiero collinare/montano, con una serie di postazioni a carattere ambientale/naturalistico.

I lavori dureranno alcuni mesi e dovrebbero garantire piena fruizione dell’area per la prossima primavera.

Banda larga a Vedegheto e non solo

Avere a disposizione una connessione ad internet veloce ed affidabile ormai fa parte dei servizi imprescindibili non solo per le imprese ma anche per tutta la cittadinanza. Purtroppo non tutte le zone sono ancora servite ed il piano regionale che porterà le infrastrutture a banda larga (in Valsamoggia entro il 2018) con collegamenti ad almeno 30Mb, sarà un tassello fondamentale per ridurre il divario digitale. A Vedegheto però anticiperemo i tempi. In tanti mi avevano chiesto di intervenire ed entro le prossime settimane il Centro Civico sarà dotato di un punto Wi-Fi libero, gratuito e veloce a banda larga. Ma non solo: il partner tecnologico della regione ha predisposto una offerta dedicata anche per i privati, per avere una connessione di almeno 20MB grazie alla banda satellitare a un prezzo competitivo, in attesa che nel 2018 si completi il cablaggio in fibra ottica sul territorio. Ringrazio la Regione, in particolare l’Assessore Raffaele Donini, e la società pubblica Lepida spa per l’attenzione e per gli importanti investimenti che stanno facendo, la Presidente Daniela Cannetti e i numerosi cittadini che hanno partecipato all’incontro.