L’educazione stradale si impara da piccoli

Si è concluso con la consegna di un caschetto da bicicletta alle classi quinte il progetto di educazione stradale “Sulla Buona strada” che comprendeva anche lo studio di un nuovo manuale di educazione stradale e la consegna del “patentino”. Il progetto, creato e svolto interamente dalla Polizia Municipale Valsamoggia, ha interessato tutte le classi terze, quarte e quinte delle scuole primarie del Comune di Valsamoggia.

Da sempre la Polizia Municipale è particolarmente sensibile al tema della sicurezza stradale e della formazione dei più piccoli, i futuri utenti della strada.

L’appuntamento con la sicurezza stradale si rinnova oggi pomeriggio al Parco De Andrè Loc. Crespellano dove, a partire dalle ore 15, Polizia Municipale, i Carabinieri e i Vigili del Fuoco saranno presenti con un’iniziativa sul tema denominata “Parchi in Primavera”. In particolare, inVigili del Fuoco saranno presenti con Pompieropoli, i Carabinieri con un’iniziativa di educazione alla legalità e la Polizia Municipale sarà impegnata con iniziative sulla sicurezza stradale con uno stand ricco di gadget e soprattutto con un circuito allestito. Tutti i bambini sono invitati a provare il percorso con la propria bicicletta… e, ovviamente, il caschetto perfettamente allacciato.

Leishmania: 5 anni di appelli inascoltati

cani
Articolo del 2013

Ho già parlato più volte di questo argomento (Conoscere la leishmaniosi significa prevenirne le conseguenze) negli anni scorsi sia come Sindaco di Monteveglio che, insieme ai miei colleghi,  come componente dell’Unione dei Comuni, cercando di attirare l’attenzione dei vertici sanitari locali e regionali su un tema molto delicato come la Leishmania.

Ma nonostante incontri, lettere, uscite sul periodico comunale e soprattuto una serie di proposte per prevenire la trasmissione della malattia, la risposta dei vertici sanitari è sempre stata insufficiente, visto che solo quest’anno, dopo una decisa opera di convincimento sul fatto che era necessario muoversi con azioni significative, abbiamo ottenuto 2 mesi di prelievi gratuiti a tutti i residenti di Valsamoggia (qui) , prelievi che sono stati effettuati in locali messi a disposizione gratuitamente dal Comune da veterinari dell’azienda che, nelle condizioni date, hanno svolto un eccellente lavoro e che ringrazio.

leishmania-5459-2011
Lettera del 2011

Ma la cosa che mi lascia più amareggiato è che ora, ad anni di distanza, si legga sui media che l’ASL (cit. Dott. Francia) farà a me una proposta quando noi le proposte le abbiamo messe nero su bianco da anni senza essere tenuti in piena considerazione. Oppure, ancora più incredibile, che certi operatori ASL rispondano ad alcuni nostri cittadini che chiedono informazioni precise, che è “colpa dei Sindaci che non vogliono creare allarme”, con vertici sanitari che hanno continuamente sminuito i casi di contagio locali, riportando i casi più gravi di decesso non direttamente alla Leishmania ma ad altre cause.

Ritengo inaccettabile questo comportamento perchè non utile al quel principio di collaborazione necessario per risolvere i problemi e perchè credo che tutti  debbano fare il proprio mestiere e non usare la tecnica dello scarica barile.

lettera Leishmaniosi
Richiesta del 2013

Per questi motivi, se i parenti dei casi più gravi vorranno agire nei confronti dei vertici sanitari noi non potremmo fare altro che essere al loro fianco, visti gli anni di battaglie su questo tema insieme a tante associazioni come quella di Gabriele Baldazzi, Amici di Zampa e a tanti cittadini.

Qui  di seguito alcune delle proposte fatte ai vertici ASL gia negli scorsi anni:

  • prelievi ed esami gratuiti sul territorio a tutti i cani del nostro comprensorio quindi non solo nell’intorno dei 300mt dei casi accertati, anche con accordi con i veterinari privati
  • fornitura gratuita o a prezzi concordati dei kit di prevenzione (collari e/o gocce) a tutti i proprietari di cani registrati
  • informazione capillare a tutti i proprietari di cani sulle modalità di trasmissione della malattia e sulle tecniche di prevenzione.

Enel rimborsa oltre 7.000 utenze in Valsamoggia e 6 giugno termine per le richieste danni

Una circolare del Direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile del 13 maggio scorso, fissa al 6 giugno 2015 la scadenza per la richiesta dei danni al patrimonio edilizio privato, ai beni mobili e immobili, alle attività economiche e produttive, agricole ed agroindustriali causata dalla straordinaria nevicata dello scorso febbraio.
La ricognizione dei danni viene fatta dalle Amministrazioni Comunali per cui di seguito si possono trovare le schede da compilare e inviare poi alla mail di posta certificata del Comune: comune.valsamoggia@cert.provincia.bo.it. La documentazione può anche essere consegnata a mano agli Sportelli Polifunzionali presenti nelle Municipalità del territorio. Di seguito i link alle schede da compilare:
– Scheda B – Ricognizione patrimonio edilizio privato, dei beni mobili e dei beni mobili registrati
– Scheda C – Ricognizione Attività Produttive
– Scheda D – Ricognizione attività agricole

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Per quanto riguarda invece i rimborsi ENEL, girano incontrollati su Facebook (vecchi) articoli nei quali viene riportato che il gestore non avrebbe intenzione di riconoscere alcun rimborso in seguito ai gravi disservizi dello scorso febbraio. Dal momento che le cose sono in continuo aggiornamento (la scorsa settimana sono usciti anche due articoli di giornale sul tema), vi riporto le ultime notizie.

Lo scorso 19 maggio si è tenuto in Regione un incontro sull’argomento RIMBORSI DISSERVIZI ENEL NEVICATA 5/6 FEBBRAIO 2015 durante il quale Enel ha annunciato l’importo dei rimborsi calcolati sulla base dei parametri della deliberazione n. 198/2011 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e ha confermato che tali rimborsi verranno automaticamente accreditati in bolletta. I conteggi verranno ora inviati ai singoli comuni colpiti per verificarne l’esattezza.

Secondo il comunicato emesso dalla Regione Emilia Romagna, “in totale saranno rimborsati 147.222 clienti, per un importo di 26.857.468 euro. I rimborsi sono stati in parte già corrisposti, i rimanenti lo saranno nella prossima bolletta”.
Nell’area metropolitana di Bologna verranno rimborsati complessivamente 52.435 clienti, per un importo di 11.711.831 euro e in particolare, nel Comune di Valsamoggia, hanno già avuto o avranno il rimborso  7.031 clienti per un importo complessivo di € 1.781.899. Di questi:
– n. 5.605 sono clienti domestici (per un rimborso di € 851.325)
– n. 1.426 sono clienti non domestici (per un rimborso di € 930.574).

Per le utenze il cui disservizio si è prolungato oltre i termini massimi previsti dall’Authority, è in corso un’ulteriore indagine che “si concluderà a dicembre 2015, per valutare – scrive la Regione – possibili, ulteriori iniziative a garanzia dell’equità dei rimborsi”.

Nel corso dell’incontro, così come ci eravamo detti nel corso dell’assemblea pubblica post-nevone, è anche stato chiesto ai gestori, in particolare a Enel, di dare un riscontro concreto sulla programmazione di un piano di interventi di ammodernamento degli impianti, che si sono rivelati palesemente inadeguati a resistere alle condizioni atmosferiche dello scorso febbraio.

La Città Metropolitana premia le (buone) idee dei ragazzi

DSC_0471Ieri mattina ho avuto il piacere di partecipare alla premiazione del Concorso di idee per la progettazione del nuovo logo della Rete degli Istituti Tecnici ad indirizzo manifatturiero del territorio metropolitano nell’ambito del progetto “Il rilancio dell’educazione tecnica”, promosso dalla Città Metropolitana di Bologna con il supporto dell’azienda “madrina” Datalogic SPA.

Al concorso, riservato agli studenti dei 9 istituti che compongono la Rete ITI (Alberghetti, Aldini Valeriani-Sirani, Archimede, Istituto Salesiano Beata Vergine di San Luca, Belluzzi-Fioravanti, Giordano Bruno, Majorana, Malpighi e Montessori-Da Vinci) hanno aderito 87 studenti che si sono iscritti da soli o in gruppo per un totale di 55 candidature, provenienti da 7 scuole diverse.

Ad aiutare i ragazzi a capire come poter sviluppare il nuovo logo è intervenuta Datalogic con testimonianze dirette che hanno coinvolto sia l’ingegner Romano Volta, che ha raccontato il suo percorso da studente a imprenditore, sia i due manager dell’area Ricerca&Sviluppo e Marketing&Comunicazione dell’azienda, che hanno spiegato l’importanza della fase di ideazione di nome e simbolo grafico per il successo di un prodotto o servizio.

I 3 progetti vincitori – selezionati tra i 41 progetti consegnati, provenienti da 6 istituti – sono stati selezionati per la loro aderenza agli obiettivi e alle finalità del progetto di rilancio della cultura tecnica, per la coerenza con il logo del Piano Strategico Metropolitano (all’interno del quale si inserisce l’intera iniziativa), per l’originalità dell’idea e la flessibilità d’uso del marchio/logo. Ecco i vincitori:

1° classificato: Riccardo Zucchini, IIS Majorana – selezionato per la grande efficacia e forza comunicativa dell’idea creativa alla base della sua realizzazione.
2° classificato: Giulia Carelli Istituto Aldini Valeriani – selezionato per l’eleganza e la capacità espressiva che lo caratterizzano.
3° classificato: Manuela Imbrea Istituto Aldini Valeriani – selezionato per la semplicità e l’immediatezza nella divulgazione del concetto di rete tra gli Istituti.

Ringrazio Datalogic, Laura Venturi (Direttore Settore Servizi alla Persona e alla Comunità della Città Metropolitana di Bologna) e i membri della Commissione giudicatrice:

  • Marinella Lazzari, Servizio Scuola e Formazione della Città Metropolitana di Bologna, con funzioni di Presidente,
  • Grazietta Demaria, Settore Sistemi di Comunicazione E-government della Città Metropolitana di Bologna, con funzioni di membro con competenze tecniche,
  • Emanuela Tumiatti, Servizio Scuola e Formazione della Città Metropolitana di Bologna, con funzioni di membro con competenze amministrative e segretaria verbalizzante,
  • Marcello Ferrozzi, referente dell’azienda madrina del Concorso Datalogic SpA,
  • Mariagrazia Lioce, referente della società Absolut Eventi&Comunicazione che cura la Segreteria organizzativa del Concorso

Occhi puntati sulla sicurezza: anche Ascom scende in campo

wpid-20150526_000959.jpgUna ventina di persone ha partecipato ieri sera all’importante evento organizzato da Ascom a Castello di Serravalle per sensibilizzare comunità e istituzioni sul tema sicurezza. Presenti i vertici di Ascom Provinciali e locali, il Maresciallo dei Carabinieri, la Comandante della Polizia Municiaple e rappresentanti delle forze politiche locali.

wpid-20150526_001727.jpgÈ fondamentale che l’Ascom appoggi iniziative a favore della sicurezza sul nostro territorio – perché è un tema su cui non possiamo permetterci di abbassare la guardia – e se vorranno fornire telecamere private ai nostri commercianti come hanno già fatto per quelli di Bologna e come hanno proposto, sarò lieto di allacciarle gratuitamente alla nostra centrale operativa della Polizia Municipale di Valsamoggia.

L’amministrazione dallo scorso gennaio ha messo in campo una serie di azioni finalizzate a rendere il territorio più sicuro ma la collaborazione di tutti non può che aiutare a raggiungere più facilmente il risultato. Entro le prossime settimane convocherò una riunione a cui saranno invitate tutte le parti – istituzioni, rappresentanti delle forze dell’ordine, commercianti e i loro rappresentanti – in modo da mettere sul tavolo tutte le possibili azioni che possano far sentire i nostri cittadini più al sicuro.

Rispetto a un anno fa, oggi a Valsamoggia, grazie a una riorganizzazione interna e a maggiori risorse disponibili, abbiamo a disposizione più agenti sulle strade e più telecamere di videosorveglianza, fisse nelle municipalità (quelle ordinate  nei mesi scorsi stanno finalmente arrivando) e mobili sulle autopattuglie sul territorio.

Tanto è stato fatto ma tanto è ancora da fare. Auspico che l’incontro possa avvenire nel più breve tempo possibile compatibilmente con gli impegni ti tutti e che Valsamoggia possa diventare ogni giorni più sicura per il bene di tutti i cittadini.

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Lotta al degrado: una videocamera controlla “la Giuditta”

FullSizeRender-1Sta diventando più dura, a Valsamoggia, la vita degli incivili che pensano di poter inquinare impunemente il territorio in cui vivono. Dopo il trasgressore sanzionato per aver scaricato rifiuti altamente inquinanti, altre sanzioni potranno fioccare in difesa del bene comune.

E’ il caso della fontana della Giuditta, sicuramente tra i simboli più amati di Bazzano, che troppo spesso è vittima di chi pensa di poter gettare qualsiasi cosa nell’acqua. Qualche giorno fa è stato posizionato sul basamento di questa opera di Giuseppe Graziosi che risale agli inizi del ‘900, un cartello che ricorda che il regolamento di polizia urbana vieta di “sporcare e danneggiare le fontane e le vasche pubbliche in qualsiasi modo” pena una sanzione amministrativa fino a 500 euro.

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Ma visto che le raccomandazioni alle volte non bastano, è stata installata anche una videocamera che sorveglierà il monumento tanto amato.

Nessuna tolleranza: chiunque verrà ripreso nell’atto di trasgredire verrà identificato e sanzionato.

Telecamere nascoste e rifiuti: sanzionato il primo incivile inquinatore

auto 2targaL’avevamo detto. Tolleranza zero. Ed ecco la prima sanzione di 750€ per abbandono di rifiuti pericolosi emessa dalla Polizia Municipale di Valsamoggia.

Il responsabile è stato individuato grazie alla telecamera nascosta installata proprio per monitorare questo tipo di attività riprendendo la targa del veicolo da cui sono stati scaricati i rifiuti pericolosi. Dal numero di targa gli agenti sono poi risaliti alla sua identità e lo hanno sanzionato per 750€.
Da tempo, sul territorio comunale, la Polizia Municipale ha intensificato i controlli in materia ambientale per la lotta all’abbandono di rifiuti. Un’indagine che ha consentito di individuare le aree più critiche, nei dintorni delle quali agli occhi degli agenti si è aggiunto anche l’occhio elettronico di una telecamera.

auto smontata 2Questo un primissimo risultato del monitoraggio: meno di 10 giorni fa, la telecamera ha ripreso il cittadino che ha abbandonato i rifiuti all’ingresso della cava di via Muzza Spadetta a Bazzano. La Polizia Municipale ha dunque applicato la normativa speciale per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi (artt. 192 c.1 e 225 c.1 del D.lgs. 152/06)  e il regolamento di Polizia Urbana (Art. 14 c.1 l.a) per il versamento di olio motore/carburante sulla sede stradale per un totale di 750€.

pagare2Sono molto soddisfatto di questo primo risultato: passare dalle parole ai fatti è sempre importante e ringrazio la Polizia Municipale per il prezioso lavoro. La telecamera è “in servizio” su tutte le aree critiche perché viene spostata a seconda delle esigenze che emergono dalle indagini. Solo la PM sa con certezza su quale area è attivo il monitoraggio e speriamo che questo sia un deterrente sufficiente a far passare ai malintenzionati la voglia di commettere illeciti. Se così non fosse le sanzioni si moltiplicheranno, sanzioni che ricordo possono arrivare fino a 3.000 euro oltre alla denuncia penale.

Al via i lavori per la Nuova Bazzanese

Da domani iniziano i lavori con l’accantieramento cioè la parte di preparazione – quella che si vede meno ma che è fondamentale per partire  – poi con le ruspe nei prossimi mesi.

F.3.B

La durata dei lavori è prevista in circa 1.400 giorni ma si lavorerà per ridurre i tempi in accordo con l’azienda e gli enti competenti. Tra gli obiettivi anche quello di aprire man mano i tratti di strada completati, in particolare quelli di collegamento con altre strade. Questo ci aiuterà a risolvere alcune le criticità come lo svincolo della Muffa e il collegamento con il nuovo casello autostradale.

IMG_7712Stamattina si è tenuta a Bologna la conferenza stampa di presentazione del progetto che riguarda la nuova Bazzanese. Insieme a me erano presenti Virginio Merola, sindaco della Città metropolitana di Bologna; Raffaele Donini, assessore ai Trasporti, Reti infrastrutture, Programmazione territoriale e agenda digitale Regione Emilia-Romagna; Irene Priolo, consigliere delegato alla Mobilità, Viabilità e Infrastrutture della Città metropolitana di Bologna, sindaco del Comune di Calderara di Reno; Paola Carron, amministratore delegato Carron SpA e Stefano Zilio, direttore tecnico Carron SpA.

Per noi la Bazzanese non è solamente una strada ma l’occasione di sviluppo per tutta la zona. Con la Bazzanese finalmente in partenza e il nuovo casello autostradale attualmente in costruzione, il nostro territorio si trasformerà in uno dei più infrastrutturati e la risposta del mercato è già tangibile.
L’opera consentirà anche di migliorare la mobilità sostenibile: la tratta ferroviaria Bologna-Vignola verrà velocizzata dalla chiusura di alcuni passaggi a livello e, grazie declassamento delle strade, potremo procedere con la realizzazione di ciclopedonali e dare risposta al collegamento interno all’interno del nostro Comune tra le cinque municipalità e e i Comuni limitrofi.

Qualche dichiarazione significativa emersa in conferenza stampa:
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“La Bazzanese – ha esordito Raffaele Donini – è un’opera che non serve solo a risolvere un problema di viabilità ultradecennale (ogni giorno circa 30mila veicoli percorrono quei 10 km di strada) ma anche a offrire occupazione e rendere maggiormente competitivo tutto il comparto bazzanese fino alla zona modenese delle ceramiche”. “La gara – ha aggiunto Irene Priolo – ha avuto tra i criteri di priorità anche quello della sicurezza del lavoro. Sono state richieste particolari tecnologie per controllare al meglio quello che succede all’interno dei cantieri. Una maggiore sicurezza non va infatti solo a beneficio dei lavoratori ma anche a vantaggio del rispetto dei termini di consegna dei lavori. I lavori di interconnessione andranno a valorizzare tutto il territorio”.
“Sicurezza. Tempi. Qualità. Tre parole che sono alla base della nostra politica aziendale – Paola Carron lo dice molto chiaramente -. Per noi questa è una sfida e, navigando tutti nella stessa direzione, non è detto che i lavori possano procedere con più celerità di quanto non sia scritto sulla carta”.
“Nel progetto – ha chiarito l’ing. Zilio – abbiamo tenuto conto anche di prossimi eventuali sviluppi (aumentare il numero delle corsie per esempio) e quindi gli espropri sono stati fatti in questa logica.
Vista l’ampiezza del progetto e il fatto che in certi tratti ci sono proprio cantieri nel cantiere, è molto probabile che vengano man mano aperti i tratti di strada completati.
Nei punti più rumorosi è previsto un tipo di asfalto anti-rumore che attenua il rumore provocato dal contatto ruota-asfalto.”

(Gli elaborati della fotogallery non tengono conto delle migliorie concordate con i singoli territori)

Valsamoggia in Vespa 2015

FullSizeRenderIeri mattina eravamo in tantissimi all’evento “Valsamoggia in Vespa” che ci ha portato alla scoperta del territorio di Valsamoggia tra Rocche e Cantine.

Per fortuna, dopo il maltempo di venerdì e sabato, la giornata era assolata e calda: proprio il clima giusto per godersi i colli a bordo di una Vespa.

Per gli appassionati di questo amatissimo classico della “Piaggio”, è stata un’occasione per vedere Valsamoggia da un altro punto di vista.

Un evento diverso e divertente per coinvolgere le persone e valorizzare il territorio e per questo voglio ringraziare  “Gruppo Omars” di Calcara e il “Vespa Club Bologna”.

 

Valsamoggia: più legalità se tutti facciamo la nostra parte

FullSizeRender-1Se ognuno di noi fa la sua parte, tutti ne trarremo vantaggio. Ho firmato ieri insieme agli altri Sindaci metropolitani un Protocollo di Intesa che impegna i Comuni, insieme alla CNA, a contrastare operatori abusivi (non hanno il permesso di operare) e irregolari (iscritti alla Camera di Commercio ma non rispettosi delle regole) presenti nel commercio.

Per dare una dimensione, è stato calcolato che nell’area bolognese, nel solo settore del benessere (acconciatori ed estetisti), gli abusivi potrebbero rappresentare il 30% dei regolari: 600 operatori su oltre 2.200 imprese regolari, per un giro d’affari complessivo di circa 7mln di euro e un’evasione di imposte e contributi pari a 3mln di euro. E se pensiamo che l’abusivismo riguarda anche altri settori del commercio e dell’artigianato, dall’alimentare all’edilizia, dall’autoriparazione alla fotografia, capiamo bene di che volume d’affari complessivo si sta parlando.

Ma la mia firma conta poco se tutti i cittadini non collaborano alla buona riuscita dell’iniziativa. Chi si affida agli abusivi deve essere consapevole che si rende complice di concorrenza sleale e di evasione fiscale senza considerare che chi si affida alle mani di queste persone può mettere a rischio la propria stessa salute.

FullSizeRenderPer sensibilizzare i cittadini, la CNA nei prossimi giorni metterà delle locandine nei luoghi pubblici e commerciali per invitare la popolazione ad affidarsi solo ad operatori regolari e attiverà nella sua sede provinciale un apposito ufficio (e una mail stopabusivismo@bo.cna.it) per segnalazioni specifiche non anonime e documentate. In collaborazione con i Comuni, che attiveranno a loro volta un ufficio per le segnalazioni sul territorio, individuerà poi quelle fasce deboli di cittadini ai quali offrire servizi (come il parrucchiere) a prezzi agevolati e in giornate da concordare con le imprese.

Di seguito una dichiarazione significativa di Cinzia Barbieri, Segretario CNA di Bologna: “In un momento di crisi drammatica per gli artigiani e le piccole e medie imprese, tutelare l’imprenditore e il professionista che agisce nel pieno rispetto della legalità, è un modo efficace per sostenere tutta l’economia del territorio. Contrastare l’abusivismo, è un modo concreto per difendere la salute, la sicurezza e la qualità del servizio per il consumatore”.