Il valore simbolico del processo di fusione dei comuni

In tutti questi primi mesi di dibattito sull’ipotesi progettuale di costituire un Comune Unico in Valle Samoggia, ci siamo soffermati molto sulla concretezza dei vantaggi materiali che tale processo potrebbe portare ai cittadini e meno su quello che è il valore simbolico di questo processo, inteso, come ci spiega il Prof. Zamagni,  docente di Economia Politica all’Università di Bologna, come il “mettere assieme” (dal greco ‘simbolon’) contrapposto all’idea imperante di questi decenni che è quella di dividere territori, comunità ed in generale enfatizzare il concetto del “diverso” per creare paure e spaccature ad arte nella nostra società. Di seguito uno stralcio del suo intervento tenuto a Crespellano il 14 Gennaio che qui potete anche scaricare ed ascoltare (ringrazio il Dott.Baldini per il file) in formato integrale e che sotto riporto testuale.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=S6tc-4wXZkI]

“Chiudo complimentandomi con voi perchè iniziative come queste, dell’ANPI e del Comitato Dossetti, preceduto dall’illustre medico, hanno un ruolo fondamentale, perchè sono luoghi, questi, in cui si dibattono queste cose, in cui ci sono imprenditori, sindaci, vicesindaci, gente dall’associazionismo che cominciano a capire che se si vuole ci si può veramente mettersi e anche la vostra iniziativa della fusione io la giudico molto positivamente perchè va in questa direzione.Fondere 5 comuni e raggiungere quindi la massa critica oggi è straordinario, e non vuol dire cancellare le identità perchè si fonde l’aspetto istituzionale ma le storie rimangono divise, la storia di Crespellano sarà diversa da quella di Monteveglio, ognuno dovrà mantenere la propria identità. Io vengo da una città, sono nato a Rimini, i romagnoli sapete come son fatti, sono tutti un po’ anarchici, e a Rimini addirittura la città è divisa in borghi, io ero del borgo di San Giuliano e anche noi ci tenevamo a mantenere la nostra identità e il nostro borgo, ovviamente, era superiore, era il borgo di Fellini, io abitavo vicino a Fellini, poi c’era il borgo di Sant’Andrea… Questo per dire che unire i comuni non vuol dire cancellare le identità, assolutamente. Vuol dire capire che ci sono iniziative a livello di politica locale, di sviluppo locale, che non possono essere operate a livello di comuni di 9.000- 10.000 abitanti, troppo poco, bisogna raggiungere la così detta massa critica che può essere 50.000 può essere 80.000 a seconda dei casi . Ogni realtà territoriale ha la sua storia quindi fate bene a farlo perchè non è solo un aspetto di vantaggio economico questa vs. iniziativa, ma ha un valore simbolico, di simbolo, e la parola simbolo è bella. Sapete cosa vuol dire simbolo? E’ una parola greca SIMBOLON che vuol dire “mettere assieme”, il contrario di DIABOLON in greco “colui che divide”, SIMBOLON è colui che unisce, quindi il valore simbolico di questa vostra iniziativa voi lo dovete sottolineare e spiegarlo opportunamente ai vostri concittadini di questo e di altri comuni.In ogni caso tanti cari auguri per le vostre iniziative e complementi per la vs. vivacità civile e per la vs. apertura culturale.”

( fusione valle samoggia valsamoggia vallesamoggia comuni)

La proposta di un Comune Unico nella Valle Samoggia – 1

All’inizio di questo mandato amministrativo le amministrazioni comunali della Valle Samoggia hanno deciso di intraprendere un percorso per valutare l’opportunità di fondere i comuni e procedere così ad una riorganizzazione della pubblica amministrazione locale per mantenere e migliorare i servizi erogati ed avvicinarli alla cittadinanza. Lo scenario in cui ci troviamo è quello di sempre minori risorse disponibili agli enti locali che devono far fronte alla richiesta di sempre maggiori servizi da parte dei cittadini (es. asili nido, assistenza agli anziani, cura del territorio ma anche servizi sportivi o culturali ecc. ecc.) anche a copertura di quei fondi che lo Stato ha smesso di garantire (come i fondi per le scuole elementari e le maestre di sostegno, i contributi all’affitto, borse lavoro, interventi di manutenzione del territorio e delle strade).

Perché si può avanzare ora una proposta di fusione nella valle samoggia?

Le nostre amministrazioni da circa 20 anni lavorano insieme – prima tramite la Comunità montana ora tramite l’Unione dei comuni ed il Distretto – ed un numero sempre più elevato di servizi viene erogato in forma associata senza neppure, in molti casi, che il cittadino ne abbia conoscenza. Una parte significativa del personale dei comuni è stato trasferito in Unione e nel giro dei prossimi due anni delle funzioni fondamentali di fatto all’interno dei comuni rimarranno soltanto i servizi demografici e la gestione finanziaria. Saremo quindi arrivati alla massima espressione possibile di integrazione tramite l’Unione e questo non basterà più a fronteggiare le nuove esigenze della cittadinanza. Per questo la proposta di fusione è una salto di qualità, attraverso la costruzione di una casa comune più grande e forte che permetta di fare le scelte necessarie nei tempi giusti. Approfondisci

E se facessimo squadra?

Con questo post vorrei iniziare una serie di approfondimenti relativi al progetto di Fusione dei Comuni della Valle Samoggia, per cercare di dare risposta alle tante domande che in questi mesi di incontri pubblici e chiaccherate al bar molti mi hanno fatto. Inizio pubblicando la mia introduzione (sono circa 20 minuti, abbiate pazienza..) al primo dibattito pubblico che si è tenuto a Monteveglio il 20 Ottobre scorso che credo contenga in sintesi già molte informazioni. Qui invece trovate anche tutto il materiale relativo alla prima parte dello Studio di Fattibilità che abbiamo commissionato alla Spisa / Università di Bologna.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=QIpY1DC72vk]